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Ace Records: una breve storia raccontata da Roger Armstrong, socio fondatore

Se siete amanti del rock and roll e della musica prodotta in generale tra i primi anni ’50 e ’60 è impossibile che non abbiate mai preso in mano un CD o una compilation della ACE Records

Autore Tommaso Toma
  • Il15 Marzo 2018
Ace Records: una breve storia raccontata da Roger Armstrong, socio fondatore

Se siete amanti del rock’n’roll e della musica prodotta in generala tra i primi Anni ’50 e ’60, impossibile che non abbiamte mai preso in mano un CD, una compilation della Ace Records. Con l’impeccabile gusto di Roger e soci per esempio si è potuto riscoprire l’intero catoalgo delle canzoni critte da coppie memorabili come Goffin & King, Barry & Greenwich, Leiber & Stoller. O riscoprire le gemme della Stax o della scena mod.

Roger Armstrong, socio fondatore di Ace Records

Nel 1975 l’etichetta era stata fondata con il nome di Chiswick Records da Ted Carroll e da me e dopo poco tempo si unì a noi Trevor Churchill, come direttore. La prime uscite sono stati una registrazione dei The Count Bishops un gruppo R&B di Londra, e il miglior disco di rock and roll britannico, Brand New Cadillac di Vince Taylor inciso nel 1959. Queste due uscite danno subito dato il giusto profilo al tipo di repertorio che volevamo proporre con la ACE: un mix di dischi incisi negli anni ’50 e ’60 e di nuove produzioni con quel taglio estetico. Ricordo ancora la nostra terza uscita: l’album dei 101’ers con Joe Strummer, che poi avrebbe formato poco tempo dopo i Clash con i quali incise nell’iconico album London Calling, proprio una cover di Brand New Cadillac.

Dalla seconda metà degli anni ’70 Ace Records ha fatto uscire album di successo di band come Motörhead, The Damned, Rocky Sharpe and the Replays e negli Stati Uniti siamo usciti con una hit entrata nella Top 20: Driver’s Seat degli Sniff ‘n’ the Tears.

All’inizio degli anni ’80 ci siamo però definitivamente concentrati sulle ristampe e le riproposizioni di incisioni del passato. Nel corso degli anni abbiamo acquistato molte etichette americane tra cui: Kent-Modern (B.B. King, Elmore James), Goldwax (James Carr) e Spring Records (Millie Jackson, Fatback Band). Abbiamo anche ottenuto la licenza di pubblicazione da alcune delle grandi label indipendenti statunitensi come Westbound di Detroit (Funkadelic, Detroit Emeralds), Fame Records di Muscle Shoals in Alabama (Clarence Carter, Dan Penn) e per molti anni abbiamo gestito la label Fantasy nel Regno Unito (per questa etichetta ricordate che incidevano i Creedence Clearwater Revival?), senza dimenticare la meravigliosa Stax ed etichette storiche specializzate nel jazz come Prestige e Riverside.

Millie Jackson

Facciamo un sacco di compilation scegliendo dei tempi portanti come le canzoni scritte da alcuni famosi cantautori e produttori oppure dedicate a diversi stili musicali. Tra le più riuscite ci sono la serie Golden Age of American Rock’n’Roll e quella dedicata alla Sue Records. Abbiamo pubblicato i CD ufficiali con i brani tramessi da Bob Dylan nei suoi show radiofonici Time Radio Hour. Abbiamo avuto un discreto successo anche con la compilation Ciao Bella! Italian Girl Singers Of The 60s.

Ace Records ha anche la licenza di pubblicare le ristampe per la Kent, che è principalmente un’etichetta di Northern Soul, e abbiamo riscosso un grande successo con una serie chiamata Dave Godin’s Deep Soul Treasures. La serie Mod Jazz su Kent è anche un buon esempio delle nostre iniziative editoriali, inventando così addirittura un genere completamente nuovo per la pista da ballo. A proposito di dancefloor siamo stati itra i maggiori promotori della scena Acid Jazz attraverso l’etichetta BGP, anche se ora è più un’etichetta funk e soul. Big Beat è principalmente un’etichetta di uscite rock e uno dei nostri grandi successi in questo caso è stato il cofanetto dedicato ai Zombies. Abbiamo anche pubblicato molte delle grandi band della West Coast degli anni ’60, come Chocolate Watchband, Seeds e Charlatans.

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