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Radio: -17% di ascoltatori dopo il lockdown, ma con nuove tendenze di fruizione

Dopo il lockdown, la radiofonia italiana ha registrato un calo di ascoltatori dovuto alla riduzione della mobilità delle persone. Ma le nostre nuove abitudini si riflettono in nuove modalità di ascolto

Autore Billboard IT
  • Il18 Aprile 2020
Radio: -17% di ascoltatori dopo il lockdown, ma con nuove tendenze di fruizione

Foto di Rayan Almuslem / Unsplash

Rispetto al periodo pre-lockdown, il totale degli ascoltatori della radio in Italia è calato del 17%. Lo rivela una ricerca diffusa da GfK intitolata “L’ascolto della Radio ai tempi del Covid-19” e commissionata da TER (Tavolo Editori Radio, che racchiude quasi tutte le emittenti pubbliche e private italiane).

Radio e mobilità

Il dato, come si era rilevato nel caso dell’iniziale flessione dello streaming, è largamente dovuto alla riduzione di mobilità delle persone. Gran parte degli utenti solitamente ascoltano la radio in auto nel tragitto casa-lavoro, ma ad oggi solo il 22,6% della popolazione (rispetto al 52,4% di prima) continua a spostarsi regolarmente. Complessivamente il 67,4% delle persone usa di meno l’auto. Si tratta di circostanze che hanno prevedibilmente influito sull’andamento degli ascolti radiofonici.

Calano sia il giorno medio (-20,2%) che la settimana media (-19,1%). In compenso, l’81,1% degli ascoltatori del pre-lockdown si è mantenuto e si è persino guadagnato un 2,4% di nuovi utenti. Cresce anche il tempo medio di ascolto per utente: +11%.

Nuove tendenze di fruizione

Le nostre nuove abitudini si riflettono nel modo in cui accediamo alla radio e nel tempo che le dedichiamo. «Alla riduzione netta dell’ascolto tramite autoradio corrisponde un aumento dell’ascolto attraverso tutti gli altri device», spiega Giorgio Licastro, Responsabile Area Media di GfK. «Non soltanto la classica radio FM, alla quale si stanno affiancando gli apparecchi DAB+, ma anche la TV, lo smartphone e il PC. Crescono pure tablet e smart speaker, i quali, pur partendo da basi contenute nel periodo pre-crisi, vedono tassi di incremento analoghi a quelli degli altri device».

Notevole, fra i device menzionati da Licastro, la crescita dell’uso del televisore per l’ascolto radiofonico. Si passa infatti dal 19% al 26,4%: un dato che premia il mondo della radiovisione.

Fra le tendenze di fruizione registrate dopo il lockdown si rileva una netta avanzata dell’accesso da digitale. Gli ascolti tramite siti web e app, infatti, sono cresciuti del 24% nel giorno medio, con un 61% in più di tempo trascorso su quei canali di diffusione.

Infine si inverte la curva di ascolto giornaliero. Rispetto a prima, ci sono più ascoltatori al mattino (fra le 6 e le 12) e meno al pomeriggio (fra le 12 e le 18).

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