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Musica e break dance: verso Parigi 2024 con Antilai Sandrini

Per la prima volta le Olimpiadi ospiteranno anche una competizione dedicata al celebre ballo hip hop. Incontriamo una delle protagoniste italiane

Autore Billboard IT
  • Il25 Gennaio 2024
Musica e break dance: verso Parigi 2024 con Antilai Sandrini

Antilai Sandrini (foto di Little Shao)

Il countdown è iniziato: esattamente cento anni dopo gli ultimi Giochi estivi organizzati a Parigi, la Francia si sta preparando ad accogliere nuovamente le Olimpiadi (a proposito, qui un approfondimento sul rapporto fra la musica e i cinque cerchi olimpici). Dal 26 luglio all’8 settembre, con 15 giorni di gare olimpiche e 10 giorni di gare paralimpiche, i Giochi renderanno Parigi il cuore pulsante di tutto il pianeta. Si stima che accoglieranno 15mila atleti, 45mila volontari, 26mila operatori media e attireranno l’attenzione di circa 3 miliardi di telespettatori.

Non tutti ancora lo sanno, ma a Parigi farà il suo esordio tra le discipline delle Olimpiadi anche la break dance: molto più che un semplice sport, una vera e propria forma di espressione, tra arte, danza e musica. Appartenente alla cultura hip hop americana degli anni ’90, prima di diventare popolare in tutto il mondo la break dance si svolge sotto formava di “battle”, dove i ragazzi si affrontano per sfoggiare la loro creatività acrobatica e la loro dimestichezza di movimento al ritmo di musica.

Alle OIimpiedi di Parigi gli atleti si daranno battaglia a Place de la Concorde e tra loro – con ogni probabilità – ci sarà anche Antilai Sandrini, 27 anni, la punta di diamante della break dance italiana che farà di tutto per conquistare una medaglia a cinque cerchi. Nata nel 1997 a Livorno, Antilai cresce ad Aviano, in Friuli, insieme a mamma e papà, in una famiglia con altri quattro fratelli, le cui iniziali del nome sono tutte con la A: Arlette, Amina, Akim, Annika.

La campionessa di break dance Antilai Sandrini (foto di Fran Ortiz)

Antilai Sandrini dalla break dance alle Olimpiadi? L’intervista

Che rapporto hai con la musica, nella tua vita e nelle tue passioni?

È entrata a far parte della mia vita fin da quando ero bambina. Mio padre Nadir fa il DJ per passione e ha sempre messo musica in casa per far ballare me e le mie sorelle. Mia mamma Annalisa, insegnante di scienze motorie, mi ha spinto ad iscrivermi a ginnastica artistica quando avevo sei anni. Anche nei miei primi sport, la musica ha avuto un ruolo da protagonista.

Poi la svolta, sempre grazie ad una serata in musica.

Crescendo, capitava che accompagnassi papà alle serate in cui organizzava animazione nei locali. In occasione di una di queste serate ho avuto una folgorazione per la break dance, guardando mio padre che si esibiva in alcuni passi. Ho subito pensato che quella sarebbe stata la mia passione: guardando i video di Michael Jackson e provando ad imitarlo, ho iniziato a muovere i miei primi passi di break dance.

Da lì non ti sei più fermata…

Ho chiesto a mia mamma di iscrivermi ad un corso, ma ho anche iniziato a fare cheerleading e hip hop. Adoravo ballare, la musica e il movimento mi hanno sempre fatto sentire felice. Ho poi scelto di fare anche Wushu, un’arte marziale cinese che mi ha poi portato anche a partecipare ai Giochi del Mediterraneo, dove ho vinto l’argento nel 2019. La mia più grande passione, però, è sempre stata la break dance.

Quando è arrivata la svolta?

Sicuramente con la vittoria del Red Bull BC One Italy 2021, un evento che ha dato molta visibilità al nostro mondo. Dopo quella vittoria ho iniziato a girare l’Europa e il mondo a tempo di break, fino a conquistare un posto per le qualificazioni alle Olimpiadi di Parigi.

A Parigi 2024 la break dance farà la sua prima storica apparizione tra le discipline delle Olimpiadi. Come vivi questa novità?

Sarà una figata pazzesca: quando il CIO lo ha annunciato, ho subito pensato che avrei voluto esserci. Tra maggio e giugno avremo due tappe di qualificazione a Shanghai e Budapest, darò il massimo per conquistare un pass per Parigi.

Che musica ascolti, anche fuori dal palco in cui competi?

Vivo di musica, la ascolto ogni mattina appena mi sveglio. Adoro il funk, ma anche il soul, il pop, l’R&B. Mi piace anche il reggaeton e i balli di gruppo, dove mi diverto come una pazza.

Artista preferito?

Sicuramente James Brown, una vera e propria fonte d’ispirazione.

Quanto la musica condizione la tua performance sul palco?

Moltissimo: se il DJ mette un pezzo funk mi sento molto a mio agio. Faccio più fatica con l’elettronica. Per questo motivo è fondamentale curare l’allenamento ma anche saper improvvisare durante una “battle”. È questa la magia della break dance.

C’è una playlist che ascolti prima di competere?

Ascolto musica, ma la mia playlist cambia sempre. In generale metto tutto ciò che mi diverte, per scendere sul palco con le giuste vibrazioni.

Suoni qualche strumento?

Suonavo la chitarra e vorrei ricominciare a farlo. Durante la quarantena ho passato ore in camera da letto a suonare. Ora mi sto dedicando a preparare le qualificazioni per Parigi 2024. Appena avrò un attimo sicuramente riprenderò.

Ultima domanda: cosa significa Antilai?

È un nome di fantasia, coniato da un amico di mamma che ha scritto un romanzo ambientato in oriente, in cui il personaggio principale si chiamava Antilai. Significa “figlia del vento”.

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