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Arca, Jamie XX, Autechre, Caribou: Il ventennale di C2C Festival promette bene

Il Festival torna con un’edizione celebrativa, per il suo ventennale, che alterna veterani dell’evento al Lingotto di Torino e nuovi nomi

Autore Claudio Biazzetti
  • Il27 Gennaio 2022
Arca, Jamie XX, Autechre, Caribou: Il ventennale di C2C Festival promette bene

Arca, foto ufficio stampa

Torna C2C, ma stavolta lo fa nella sua veste che ci è mancata di più: quella del Lingotto di Torino. Proprio oggi, il festival che ha fatto dell’Avant Pop la sua missione ha messo subito le cose in chiaro. La sua tanto attesa ventesima edizione si farà dal 3 al 6 novembre 2022, e i primi nomi annunciati promettono bene: Arca, Autechre, Bicep, Caribou, Jamie xx, Lyra Pramuk, per dirne alcuni.

Bisogna ammettere che, come primo annuncio, tutto quadra. Volendo essere un’edizione celebrativa, la scelta più sensata per la lineup è stata quella di alternare grandi veterani del Festival-quindi Arca e il suo pop mutante, gli Autechre, Caribou o Jamie xx che ormai a Torino è di casa-a nomi che in zona Club To Club non si sono ancora visti. Tipo i Bicep, che per l’occasione presenteranno per la prima volta in Italia il loro live. Oppure nomi più nuovi, per non perdere mai la bussola del nasino orientata verso il futuro. È il caso di Pa Salieu, giovane artista inglese che, per dire, ho scoperto grazie alla collaborazione nell’ultimo album di FKA Twigs.

Il ventennale di C2C Festival, un inno alla libertà del corpo

Edizione tanto attesa, dicevamo, perché le annate 2020 e 2021 non sono state molto favorevoli per festeggiare 20 anni di uno degli eventi più interessanti d’Europa. Si è preferito quindi caricare una versione ridotta, come un sistema operativo in modalità provvisoria, in attesa che i tempi fossero più favorevoli. Una versione completamente senza pubblico fisico ma in streaming per il 2020 e un 2021 invece con pubblico, rinunciando però ai grandi spazi dell’ex fabbrica FIAT.

Noi l’avevamo già previsto qualche mese fa che C0C 2021, con quello zero appunto a sottolineare la dimensione incompleta, fosse un’edizione di transizione. Per tornare a sgambettare tutti insieme al Lingotto c’era per forza bisogno di riprendere le misure, l’abitudine di ballare al chiuso, seppur nell’ambiente più ristretto delle OGR.

«Il ventennale di C2C Festival vuole essere un inno alla libertà del corpo, una celebrazione collettiva della danza e dell’ascolto» commenta Sergio Ricciardone, il Direttore Artistico. Dopo tanto, troppo tempo passato in un limbo di torpore, Zoom call, piaghe da divano e tamponi infilati nel naso, la migliore idea è riprendere possesso del nostro corpo. E al Lingotto questa cosa viene sempre naturale.

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