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Club to Club raccontato da chi lo pensa e lo organizza

Sta per iniziare la 19ma edizione del Club to Club. Dal quartier generale ci accompagna lungo il ricco calendario il fondatore Sergio Ricciardone

Autore Billboard IT
  • Il29 Ottobre 2019
Club to Club raccontato da chi lo pensa e lo organizza

La diciannovesima edizione di Club To Club, #C2C19, è una tappa fondamentale per il nostro Festival, che in questi anni di percorso è cresciuto, è diventato sempre più globale, è entrato in dialogo con le realtà creative più significative sia nel campo della musica che delle arti visive e performative. Dalla musica elettronica di fine anni ’90 ci siamo aperti ad altri generi sperimentali, per intercettare il cambiamento e non rimanere ancorati a paradigmi che sarebbero inevitabilmente invecchiati. Forse è proprio questa la forza di Club To Club, che noi amiamo definire un festival avant-pop. Portare sul palco artisti molto diversi tra loro, che nella loro ricerca uniscono gusto per l’avanguardia e sensibilità pop, raccontando oggi quello che domani diventerà classico o cult.

L’appuntamento a Torino

A Torino, dal 30 ottobre al 3 novembre cercheremo di fare ancora una volta proprio questo. E dato che ci piace sparigliare le carte, ci siamo immaginati come una serie TV, La Luce al Buio: Season 2. Dal titolo, al format, a parte della comunicazione, fino al palinsesto del Festival, abbiamo messo in atto un’esplorazione interculturale del significato di luce e buio, come se dovessimo portarla sul piccolo schermo.

Il successo della scorsa edizione del Festival è la ragione di questa seconda stagione, ancora una volta ispirata a L’ombra della Luce di Franco Battiato, che ha calcato il palco del Festival nel 2014 aprendo un nuovo ciclo nella storia di Club To Club.

Partendo da quest’idea e per tracciare un segno di continuità con lo scorso anno, abbiamo affidato la direzione creativa della campagna ufficiale del festival a Weirdcore, l’artista che tutti ricordano per gli spettacolari visual del concerto di Aphex Twin al Lingotto nel 2018. Il suo lavoro è il risultato di anni di design sperimentale e lavoro di animazione, che si spinge oltre i confini della coscienza e dell’interpretazione visiva: non poteva che essere lui il nostro braccio destro in questa evoluzione del Festival.

Il cuore di Club to Club: la musica

Venendo al cuore di Club To Club, ossia la musica: saranno 5 giorni di show no-stop da vivere in alcune delle location più iconiche di Torino. Dagli spazi rinnovati delle OGR alla maestosa Reggia di Venaria, passando per i padiglioni post-industriali del Lingotto, fino al block party domenicale. Come sempre la proposta è unica e articolata, muovendosi tra generi, linguaggi e sperimentazioni ibride capaci di restituire al meglio tutte le sfaccettature del contemporaneo in musica. Non a caso, la madre del percorso che poi ha dato luce a C2C è il Link di Bologna, dove c’era musica dal vivo, teatro sperimentale, arte contemporanea, cinema e letteratura, tutto insieme. E non a caso il Festival si posiziona oggi nella Contemporary Art Week, in cui Torino si trasforma nella capitale europea del contemporaneo.

Arriva anche Holly Herndon

Mercoledì 30 ottobre il protagonista sarà il ventiquattrenne Slowthai, the “Brexit Bandit”, che poggia le sue rime ruvide su un peculiare mix fra grime, hip hop ed elettronica. Giovedì ci sarà uno dei nomi più interessanti e innovativi del momento: Holly Herndon, l’artista americana che arriva per la prima volta e in esclusiva in Italia, presentando il suo ultimo album, Proto.

Parliamo di un’artista che opera al centro dell’evoluzione tecnologica e dell’euforia musicale, il cui ultimo album realizzato in collaborazione con l’A.I. elabora di fatto un’intelligenza non umana, un ensemble contemporaneo di voci e canti folk senza tempo.

Ma i nomi del Festival sono davvero tanti, impossibile sceglierli o fare delle “classifiche”, perché ce n’è davvero per tutti i gusti. Dal produttore, cantante e compositore James Blake a Flume. Forti di un seguito di culto sempre più nutrito, approdano a Club To Club in esclusiva italiana anche i Chromatics, che il grande pubblico conosce per la loro esibizione, nel 2017, in un episodio della serie revival di Twin Peaks.

Poi ci sono Romy, chitarrista e cantante della band londinese The XX, che a Club To Club proporrà da solista uno speciale set in esclusiva e debutto italiano. E ancora i Battles, l’inglese Sam Shepherd ovvero Floating Points – uno dei musicisti più rispettati e ricercati nella scena moderna, che nel suo nuovo album Crush mette insieme una tempestosa esplosione di sperimentalismo elettronico con alcune delle sue canzoni più espressive.

Un’unica macrocity Torino-Milano

Non riesco a elencare qui tutti gli artisti, e me ne dispiaccio. Ma c’è ancora un tema caro a Club To Club che voglio sottolineare. Da anni lavoriamo all’idea di un’unica macrocity Torino-Milano. Dal 2007 il Festival esplora e si muove sull’asse delle due città. Da una parte Torino, hub al quale il festival è intrinsecamente legato, dove è nato e si è sviluppato producendo cultura sul territorio in una dimensione internazionale. Dall’altra Milano, unica città europea in Italia, nonché vetrina e luogo di confronto per il Festival. Le due città, distanti 126 km unite da un’affinità e complementarietà nei modi di essere e pensare, saranno protagoniste sui palchi di #C2C19 con le crew di artisti ed etichette più sorprendenti e rappresentative di entrambe.

Impossibile aggiungere altro: vi aspettiamo sotto la Mole!

*articolo di Sergio Ricciardone, presidente di Xplosiva, direttore artistico del festival internazionale
Club To Club, e consulente progettuale per importanti brand e autorevoli istituzioni culturali. Ideatore di format innovativi e progetti culturali che valorizzano la relazione tra linguaggi e arti differenti, coinvolgendo un pubblico giovane, italiano ed europeo, interessato a un nuovo approccio creativo.

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