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“Concerto del Cuore”: la musica ha (di nuovo) vinto su tutto

Ecco cosa ci ha dimostrato il Concerto del Cuore, tra le performance (emozionanti e coinvolgenti) di molti artisti e un unico scopo benefico

Autore Giovanni Ferrari
  • Il30 Settembre 2019
“Concerto del Cuore”: la musica ha (di nuovo) vinto su tutto

Francesco Prandoni

Chi ama la musica sa bene che non si tratta solo di un mero insieme di accordi, testi (in rima o meno) o studi per saper interpretare – in modo più o meno credibile – un messaggio. La musica può salvare le persone. Può salvare chi la fa di mestiere (che abbia raggiunto la popolarità o meno), ma pure chi è abituato ad ascoltarla, a viverla come una compagna di vita fedele e comprensiva. Ieri sera il Teatro degli Arcimboldi di Milano ha ospitato il Concerto del Cuore, l’evento benefico della Fondazione del Gruppo San Donato (GSD Foundation) che noi di Billboard Italia abbiamo avuto il privilegio di produrre.

Nella serata, che ha visto salire sul palcoscenico molti ospiti, si è parlato proprio di quello che fa il Gruppo San Donato, per la ricerca sulle malattie cardiovascolari (il ricavato dell’evento è andato proprio per questo scopo). E la musica è stato il miglior modo per farlo perché chi condivide la propria arte con il pubblico con sincera passione è abituato ad allenare il proprio cuore. A vivere il proprio lavoro con dedizione, con una vocazione personale ma pure universale. Chi mette a disposizione il proprio talento  con semplicità e limpidezza, infatti, mette davanti a tutti e a tutto il cuore. Che si tratti di artisti, medici o giornalisti. E questa è la cosa più bella che abbiamo visto ieri.

La serata – condotta dal nostro direttore artistico Stefano Fisico insieme a Katia Follesa e Angelo Pisani – è aperta da Virginio. L’artista dà il benvenuto al pubblico con una sua versione emozionantissima della celebre Hallelujah, poi un mash-up (con loopstation) di Royals di Lorde e Limpido, il brano che ha scritto per Laura Pausini. Poi, il suo ultimo singolo Cuba Libre e, in acustico, Ad Occhi Chiusi, il pezzo con il quale ha incontrato il suo primo grande successo.

Subito dopo, un’altra artista che ha dimostrato di avere una grande anima. Parliamo di Paola Iezzi. Con uno stile impeccabile, arriva sul palco con un messaggio importante: «Non fate mai sentire trascurate le persone che amate. E parlo anche degli artisti che ascoltate». Con lei facciamo un passo indietro nel tempo con Festival e Vamos a Bailar (hit che ci ricordano gli anni del suo celebre duo con la sorella Chiara). Ma non è solo un amarcord, anzi: la sua Lovenight riscuote un grande successo. Così come l’ultimo singolo Gli Occhi del Perdono, un brano che non ha sicuramente ricevuto il successo che meritava. Per il suo spirito  e per il suo sound così fresco e attuale.

È il momento di Bianca Atzei. Inizia con una sua versione di Cuore (in occasione della quale la troviamo anche alle percussioni). Subito dopo, un talk con i conduttori è l’opportunità per l’artista di raccontare alcune sue esperienze personali, proprio nel campo delle malattie cardiovascolari. La Atzei non ha mai nascosto di aver subìto un’operazione al cuore e la sua presenza sul palco degli Arcimboldi assume un valore ancora più forte e vero. Congeda il pubblico con Ora Esisti Solo Tu e l’ultima La Mia Bocca.

Vent’anni e una grande voglia di fare del bene. Federica Carta si presenta al Concerto del Cuore con le sue Ti Avrei Voluto Dire Raro. Il pubblico più giovane ha decisamente apprezzato le sue performance, anche se l’applausone è arrivato con Senza Farlo Apposta, purtroppo senza la presenza di Shade. Ma altrettanto coinvolgente.

Tra gli artisti più “di cuore” che abbiamo nel nostro Paese c’è sicuramente lui: Enrico Nigiotti. Autentico e passionale, l’artista di Livorno è sempre una garanzia. Apre con Complici (il brano che ha avuto il privilegio di lanciare con Gianna Nannini), poi l’intensità di Nonno Hollywood (impossibile non commuoversi). E infine «il brano che mi ha salvato la vita»: L’Amore È. Giusto per ricordarci di quanto dicevamo all’inizio di questo racconto. Tiè.

Il momento più carico della serata arriva quando sono salgono sul palcoscenico i The Kolors. I tre artisti fanno letteralmente impazzire il pubblico, con un lungo medley tra loro brani e cover di hit del passato. Il loro sound è coinvolgente e trascinante. E tra la loro Pensare Male e la loro cover di We Are Young dei Fun fanno alzare tutto il pubblico in sala. Solo applausi per il loro ritmo.

I brividi veri tornano quando arriva sul palco una delle voci più belle che può vantare il nostro Paese. Sì, stiamo parlando di Arisa. Accompagnata al pianoforte, l’artista regala al Concerto del Cuore delle esibizioni davvero emozionanti. Da Controvento a La Notte, ma pure l’ultima Mi Sento Bene. Un momento in cui è evidente lo scambio di energia tra lei e il suo pubblico. E nel quale ognuno dei presenti si è sentito coinvolto e interpellato.

Arisa rimane poi sul palcoscenico per regalare alla platea un duetto inedito, di quelli che – a ripensarci – sono una vera e propria benedizione. Canta infatti Come Mai insieme a Max Pezzali, testimonial del 5×1000 alla GSD Foundation e uno dei primi idoli della stessa Arisa. Una performance che ci ha lasciato tutti a bocca aperta. E che ci ha fatto commuovere, anche grazie alla verità dei due artisti sul palco.

Max Pezzali, poi, ha salutato il pubblico con la sua hit Gli Anni. Con questo brano facciamo tutti un salto nel passato, e ci ricordiamo che a volte basta davvero poco per cambiare l’andamento di una vita. Una canzone, per esempio. Che ci regala una fotografia del nostro tempo. E che, facendolo, ci può pure rendere immortali.

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