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L’esilio è il tema del settimo Concerto del Giorno della Memoria

Si terrà giovedì 23 gennaio, a Roma, il Concerto del Giorno della Memoria. Un cast di interpreti farà rivivere le canzoni composte da musicisti esiliati

Autore Billboard IT
  • Il21 Gennaio 2020
L’esilio è il tema del settimo Concerto del Giorno della Memoria

Si terrà giovedì 23 gennaio, a Roma, il Concerto istituzionale del Giorno della Memoria, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il tema scelto per il settimo Concerto della Memoria, dal titolo Là Dove Giace il Cuore. Note e Parola d’Esilio, è appunto quello dell’esilio. L’evento vuole far risuonare, attraverso parole e musica, l’esperienza di tutti coloro che ieri e oggi, ebrei e non, hanno condiviso un destino segnato dalla separazione, dall’allontanamento e dall’abbandono della propria identità.

Gli artisti sul palco

Durante l’evento sarà presente un cast di interpreti internazionali che farà rivivere le canzoni composte da musicisti esiliati in epoche e paesi diversi. Protagonista, per il terzo anno, Cristina Zavalloni, accompagnata dall’ensemble di solisti jazz Lagerkapelle.

Le guest star di quest’anno saranno Raiz, protagonista della scena musicale partenopea e interprete della pellicola di John Turturro Passione. E ancora: dall’Armenia, Gevorg Dabaghyan, considerato uno dei massimi suonatori di duduk, strumento nazionale armeno. L’artista farà rivivere la voce del suo popolo attraverso le note di Padre Komitas, compositore ed eroe nazionale che trascrisse, salvandole, le musiche tradizionali.

Da Toronto arriverà per la prima volta a Roma l’Arc Ensemble, specializzato nella ricerca e nel recupero delle opere di compositori ebrei fuggiti dalla Germania nazista. In quest’occasione eseguirà brani sinfonici di Walter Kaufman e Julius Chajes. Ma non solo. Porterà sul palco anche The Last Letter di Csnayi Wills, una canzone composta sul testo della lettera-testamento che sua nonna scrisse per incoraggiare figli e nipoti a lasciare l’Ungheria.

Ad aprire il concerto il Coro delle Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Diretto da Piero Monti, il Concerto della Memoria inizierà con Va Pensiero, brano paradigma di tutti gli esili.

Le parole dell’ideatrice del concerto

«Si può a lungo discutere su che cosa sia l’esilio. Essere deportati, tratti in schiavitù? Scappare dalla guerra e dalla persecuzione? Lasciarsi famiglia e casa alle spalle per cercare di sfuggire a un destino di miseria e sradicarsi lontano? Nella mia visione, quello che conta è che la condizione di esiliato è comunque simile per tutti» ha spiegato Viviana Kasam, ideatrice del concerto.

E ha continuato: «Lo testimoniano sia le canzoni sia i testi che ho raccolto, con la preziosa collaborazione dello scrittore Edmund De Waal, che ha recentemente creato la “Biblioteca dell’esilio – Psalm”. Sono parole di scrittori e di poeti di origini diversissime, da Dante e Foscolo, a Neruda e Nabokov, a Jabès e Hanna Arendt, da Myriam Makeba al poeta armeno Yeghishe Charents, uniti dall’esperienza di sradicamento e perdita di identità».

I testi selezionati saranno letti da Manuela Kustermann e da Alessandro Haber.

Come l’anno scorso, anche quest’anno il Concerto andrà in onda in differita su Rai5.

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