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Il nuovo pop di Dua Lipa tra ricordi, empowerment e disco music

Esce oggi Future Nostalgia, il secondo attesissimo album di Dua Lipa. Ecco come l’artista ne ha raccontato la genesi e la struttura

Autore Billboard IT
  • Il27 Marzo 2020
Il nuovo pop di Dua Lipa tra ricordi, empowerment e disco music

Oggi, venerdì 27 marzo, è uscito in tutto il mondo il nuovo disco di Dua Lipa, Future Nostalgia. Questa release è stata anticipata di una settimana e ci aiuta a tuffarci nelle nuove sonorità dell’artista che è partita proprio da quanto aveva scoperto con il suo disco di debutto.

«Sapevo in cosa mi stavo lanciando quando siamo entrati in studio e sapevo esattamente cosa (e come) volevo dire tutto ciò che avevo in testa. Non avevo paura di entrare in studio e sperimentare cose nuove. Si è sbloccato qualcosa in me che ora amo, mi sono divertita così tanto!», ha raccontato.

In effetti tutte le undici tracce di questo disco hanno un’impostazione chiara, che parte dai ricordi d’infanzia di Dua, poi rielaborati in maniera moderna. Come è nata questa idea a Dua Lipa? «Stavo facendo un programma radiofonico a Las Vegas e sono andata a farmi una passeggiata, per chiarirmi le idee. Mentre camminavo, ascoltavo OutKast e No Doubt e mi dicevo: “Che cosa c’è in questi dischi che amo ancora al punto che mi sembra che mi riguardino così tanto? Perché mi sento come se non fossero invecchiati? E come potrei incorporare quella sensazione nostalgica di tutti i miei ricordi e ispirazioni d’infanzia preferiti in qualcosa di nuovo e moderno?”».

Detto, fatto. Con questo interrogativo Dua Lipa si è chiusa in studio e ha lavorato sui nuovi pezzi. In maniera ben differente rispetto al suo primo disco (che, ricordiamo, le ha permesso di vendere 4 milioni di copie nel mondo e che è diventato poi l’album più ascoltato su Spotify per un’artista femminile). «Sono stata molto presente nello scegliere la produzione dei pezzi. Questa cosa non l’ho fatta sul primo disco: non sapevo che potessi mettere mano anche lì. Stavolta ho sentito un’energia molto più collaborativa».

Il risultato? «È una specie di suono nuovo, più influenzato dalla musica disco e dagli anni ’80 in generale. Ho sperimentato molti suoni diversi: volevo andare negli ’80, che è ciò che è “Physical”, ma anche in sonorità disco come Don’t Start Now o Break My Heart, che è molto anni ’90. Ricordo la mia infanzia, ma la porto in una nuova luce».

E, riguardo al team fidato di collaboratori, ha spiegato: «Volevo fare questo disco con i miei amici. Avevo già creato relazioni così forti con le persone con cui avevo lavorato, sapevano già così tanto di me. Non mi sono mai sentita come se dovessi avere un filtro in studio. Non avevo paura di parlare delle mie esperienze o di ciò che stavo vivendo. Mi sentivo libera di entrare ed essere creativa. Non c’era giudizio in studio».

Questa libertà si è poi spostata anche nelle tematiche e nei testi dei brani. Tanto che, rispetto al suo album precedente, ha notato anch’essa una positività maggiore: «Io non sono una di quelle che partecipa a una session con lo scopo di provare a ricreare il successo di un’altra canzone. Sapevo che volevo cambiare un po’ ed esplorare nuovi temi. La maggior parte del primo disco è molto triste e io parlo con il cuore spezzato. Sebbene ci sia un cuore spezzato anche in questo album, sta uscendo anche una nuova parte. Questo disco ha più speranza ed è più divertente».

La vincitrice di due Grammy Awards (Best New Artist e Best Dance Recording per Electricity) attraversa più tematiche, compresa quella del mondo femminile in Boys Will Be Boys, la traccia di chiusura di Future Nostalgia. «I testi possono far capire alle ragazze che non siamo sole e che stiamo facendo tutte le stesse cose. Non dovremmo sentirci così minacciate nella nostra vita quotidiana».

Intanto, Dua Lipa continua a usare la sua enorme popolarità per portare a casa progetti benefici. In particolar modo in Kosovo, paese nativo della sua famiglia, dove ha creato un festival annuale, il Sunny Hill Festival. «I miei genitori mi hanno insegnato a non dimenticare mai le mie radici. Il primo anno abbiamo dato i soldi a molte ONG e organizzazioni benefiche, per sostenere i campi creativi in ​​Kosovo. Ora stiamo lavorando all’apertura di un centro per l’arte e per l’innovazione, per offrire ai bambini l’opportunità di allontanarsi dalle strade e di essere in grado di scrivere, esprimersi ed essere creativi».

Ascolta qui Future Nostalgia di Dua Lipa

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