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Elena Faggi: «Il mio brano tra innamoramenti e Beppe Vessicchio»

Elena Faggi si esibirà questa sera tra le Nuove Propste di Sanremo. Il suo brano parla di una fase dell’amore che conosciamo bene

Autore Benedetta Minoliti
  • Il2 Marzo 2021
Elena Faggi: «Il mio brano tra innamoramenti e Beppe Vessicchio»

Foto di Marco Trastu

Salire sul palco di Sanremo, a 19 anni, con tuo fratello che suona il piano non troppo distante da te e Bebbe Vessicchio che dirige l’orchestra. Sembra un sogno, e invece è ciò che accade questa sera, sul palco della kermesse, a Elena Faggi. La giovane cantautrice, nata nel 2002, sarà in gara tra le Nuove Proposte con il brano Che ne so.

Durante la conferenza stampa, Elena Faggi fa trasparire tutto, tranne che ansia e tensione per questa sera. Ha raccontato, infatti, di sentirsi tranquilla, anche grazie alla presenza di suo fratello, Francesco, e del maestro Vessicchio. «Le prove sono andate bene. La mia canzone dura troppo poco, resterei per un’ora intera a cantare. Sono sicura che andrà bene anche stasera, mi sento tranquilla e darò il massimo».

Vessicchio fonte di ispirazione e il brano sanremese nato prima del lockdown

E sul maestro Vessicchio, tornato a Sanremo per accompagnarla durante le sue esibizioni, la cantante ha detto: «Quest’anno il maestro è qui per me. Sono molto grata di questa cosa, perché mi ha scelto. Mi fa sentire sicura del mio lavoro. È una persona straordinaria, che mi fa imparare cose nuove ogni giorno. Davvero una grande fonte di ispirazione, spero di essere all’altezza».

Elena Faggi ha raccontato che il suo brano, Che ne so, è nato a fine febbraio 2020, poco prima del lockdown: «Ancora non si capiva nulla, ero in pausa da scuola e avevo tanto tempo per pensare e scrivere. Mi sono lasciata ispirare da una storia personale, ho iniziato con quattro accordi ed è la prima canzone che scrivo in italiano».

Il brano, fresco e decisamente sanremese, racconta della fase dell’innamoramento in cui non si sa se si è ricambiati e ci si va un saggio di viaggi mentali. «Secondo me è un argomento non scontato, perché è una fase che attraversiamo tutti almeno una volta nella vita. Ci piace qualcuno, ma non sappiamo se ricambia, e quindi ci facciamo un sacco di film, spesso ci illudiamo e non riusciamo a elaborare nulla. Analizziamo ogni gesto, sguardo e messaggio come se ci fosse chissà cosa dietro» ha raccontato Elena Faggi.

La cantante, che come detto è giovanissima, ha raccontato di sentirsi «un’artista a 360°, una performer». Soprattutto, di aver sempre sognato di far l’attrice e di aver scoperto poi la passione per la musica e per la scrittura. «Mi sento cantautrice e attrice allo stesso tempo».

Elena Faggi e il rapporto con il fratello Francesco

Che ne so, oltre a raccontare una fase dell’innamoramento che tutti conosciamo, è un brano che entra subito in testa. Proprio per questo motivo sarà strano vedere Elena Faggi esibirsi davanti ad un teatro Ariston vuoto. «L’assenza del pubblico va prese con una certa mentalità, voglio guardare a tutto questo in modo positivo. La vedo come un’ulteriore sfida, perché non la possibilità di vedere per chi sto cantando. Ma ci saranno milioni di persone e questo mi darà la forza per fare bene. Spero di poter cantare presto davanti ad un pubblico dal vivo per poter percepire tutto il suo calore».

Quello che emerge, ascoltando Elena Faggi, è anche il grande rapporto e l’intesa con suo fratello maggiore. Nonostante tutto, forse lei ha davvero trovato “l’elisir di lunga vita”, la chiave per convivere in serenità con i propri fratelli e sorelle.

«Io e Francesco siamo andati a scuola di musica insieme. Io ho studiato violino, lui pianoforte. Da lì è iniziato tutto. Siamo sempre stati legati, siamo amici e credo sia questo il segreto per andare davvero d’accordo. Senza mio fratello e mia sorella non saprei davvero come fare».

Infine, Elena Faggi con il suo brano in gara vuole lanciare un messaggio a tutti i suoi coetanei che non credono abbastanza nelle loro passioni e capacità: «Dovreste buttarvi. Bisogna crederci, perché la musica, l’arte, tutto, ci aiutano a rinnovarci e a trovare strade nuove».

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