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Fiorella Mannoia e Paola Turci: due voci e un solo impegno per Emergency

Fiorella Mannoia e Paola Turci hanno cantato a Casa Emergency per ricordare Teresa Sarti, moglie di Gino Strada, scomparsa nel 2009

Autore Giovanni Ferrari
  • Il2 Settembre 2019
Fiorella Mannoia e Paola Turci: due voci e un solo impegno per Emergency

Eleonora Stevani

Quello che è accaduto ieri, domenica 1° settembre, a Casa Emergency a Milano, dev’essere raccontato a tutti. Fiorella Mannoia e Paola Turci sono state le protagoniste della serata Cara Tere – Voci e musica per ricordare Teresa Sarti Strada. Un appuntamento a dieci anni dalla scomparsa della moglie di Gino Strada e cofondatrice di Emergency. E allo stesso tempo un evento che ha guardato molto al passato, con tenerezza e gratitudine. Ma che ha, ancora una volta, spinto a guardare all’oggi. A tutte le ingiustizie ancora presenti. Ai soprusi violenti che non devono avere alcuna giustificazione.

La onlus ha affidato la conduzione dell’evento a Massimo Cirri di RadioDue che ha presentato al pubblico di Emergency due nomi che ormai fanno parte della loro grande famiglia. Sia Fiorella Mannoia che Paola Turci, infatti, hanno dimostrato in tutti questi anni di avere un legame fortissimo con l’onlus di Gino Strada. Quello che ha avuto un impatto emotivo e di movimento di coscienze importante, è stato anche un evento bellissimo a livello prettamente musicale.

Le due artiste si sono alternate sul palcoscenico allestito al quartier generale di Emergency, in un luogo suggestivo, proprio di fronte alla basilica di Sant’Eustorgio a Milano. Hanno cantato insieme su alcuni brani storici (Anna e Marco di Lucio Dalla, ma anche Io Che Amo Solo Te di Sergio Endrigo o Quello Che Le Donne Non Dicono) e hanno proposto, singolarmente, alcuni loro successi. E non solo.

Paola Turci, visibilmente commossa, non poteva non proporre la sua Bambini, brano che le ha portato la vittoria tra gli Emergenti di Sanremo 1989. E che – con la sua critica, seppur immersa d’amore e tenerezza – riporta alla luce una situazione di ingiustizia che, purtroppo, non ha trovato una soluzione. Poi Fatti Bella Per Te, brano della sua rivincita e testimonianza dell’accettazione della sua storia. Ma anche L’Ultimo Ostacolo, la storica Volo Così e una cover di quella che lei stessa ha definito «la più bella canzone d’amore di sempre»: Dio Come Ti Amo di Domenico Modugno. Non poteva mancare la sua emozionantissima versione di Hallelujah, «un brano che Teresa mi chiedeva sempre di fare».

Fiorella Mannoia, dal canto suo, ha portato l’intensa Il Peso del Coraggio, canzone che dimostra come sia ancora possibile (e necessario) risvegliare le coscienze di tutti. Con un’interpretazione sentita al cento per cento che ci fa mandare al diavolo chi le commenta sui social «Pensa a cantare». Come se un’artista non possa avere una propria opinione sul mondo. E come se le canzoni non possano avere (anche) un ruolo sociale. Poi Povera Patria di Franco Battiato, l’eterna Come Si Cambia, e una commovente Sempre e Per Sempre di De Gregori. L’atmosfera si fa più movimentata con Il Cielo d’Irlanda, che ci fa alzare gli occhi.

Sì, ci fa alzare gli occhi e ci fa ringraziare della presenza di artiste come Fiorella Mannoia e Paola Turci che non si tirano mai indietro quando c’è di mezzo la possibilità di ringraziare chi ha lasciato il segno. E quando c’è la possibilità di invitare tutti a non chiudere gli occhi di fronte a ciò che ci sta intorno.

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