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Gianluca Grignani: «Non mi sento giudicato, anche quando lo fanno»

A otto anni dall’ultima partecipazione in gara, il cantautore torna a Sanremo con il brano “Quando Ti Manca il Fiato”. Si esibirà stasera per undicesimo

Autore Billboard IT
  • Il7 Febbraio 2023
Gianluca Grignani: «Non mi sento giudicato, anche quando lo fanno»

Gianluca Grignani (foto di Ste Brovetto)

A un anno dal suo ritorno sul palco dell’Ariston (dove duettò con Irama sulle note de La Mia Storia fra le Dita), ma a otto dalla precedente partecipazione in gara (2015, con Sogni Infranti), Gianluca Grignani si appresta all’inizio di Sanremo 2023. Il cantautore milanese porta al Festival il brano Quando Ti Manca il Fiato: si esibirà questa sera, martedì 7 febbraio, undicesimo in scaletta.

«Sono attento a come farò la canzone dal punto di vista del video», spiega Grignani in conferenza stampa. «Sono talmente spontaneo che mettermi io stesso dei blocchi mi aiuta. La canzone mi crea una sensazione diversa ogni volta, e questo mi stranisce. Mi mette di fronte a me stesso. E tutte le volte che ci facciamo delle domande, si crea il dubbio. Io non mi sono dato una risposta. È un modo di reagire e basta, non c’è una morale. Viaggio in una sensazione, in una bolla sensoriale».

Riguardo al brano in gara, focalizzato sul rapporto figlio-padre, spiega: «Questa non è una ballata ma un blues. Il blues non ha morale: la terza maggiore o minore, che definisce la sensazione “felice” o “triste” di un accordo, non veniva usata. Gli schiavi delle piantagioni non potevano farsi vedere né tristi né felici dai padroni. E questo brano non ha morale perché ti dà una sensazione di reazione, non una spiegazione su come farlo».

Venerdì 10 febbraio, serata dedicata alle cover, Grignani canterà con Arisa la sua storica hit Destinazione Paradiso, con cui gareggiò fra le Nuove Proposte nel 1995 e che lo lanciò verso il successo. Dice: «Arisa è una persona che ho seguito, l’ho cercata e l’ho chiamata. Scriverei per lei, mi ricorda Bowie, Dylan… non riesco a inquadrarla».

Grignani fra passato e futuro

«Non mi sento giudicato, anche quando lo fanno», dice Grignani in conferenza stampa. «Io mi definisco “cantautore elettrico”. Se questo Sanremo è fatto come è fatto Amadeus, è un Sanremo sincero. Mi aspetto sempre qualcosa da me stesso, altrimenti non sarei qua».

Gianluca, benché abbia segnato la generazione cresciuta negli anni ’90, non guarda al passato con nostalgia. «Non me ne frega una mazza del passato», dice schiettamente. «Ho amici e colleghi che si guardano indietro e dicono: “Cavolo, potevo essere un’altra persona, non ho fatto quello che potevo fare”. Io vedo il futuro in maniera immediata, l’ho sempre visto così. Ma non il futuro fra trent’anni: guardo quello fra cento».

E conclude: «Nella vita ho imparato tante lezioni, continuo a impararle. Forse la più importante è che per vivere, per andare avanti, devi metterti in condizione di difficoltà. Perché la sicurezza è giovane, l’insicurezza è vecchia».

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