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I Maroon 5 in live streaming spaccano, ma i concerti sono un’altra cosa

Ecco com’è andato il live streaming dei Maroon 5, dei veri e propri animali da palcoscenico che ci fanno mancare ancora di più i veri concerti

Autore Benedetta Minoliti
  • Il31 Marzo 2021
I Maroon 5 in live streaming spaccano, ma i concerti sono un’altra cosa

Maroon 5, foto di Travis Schneider

Ve la ricordate la sensazione che provavate quando, dopo ore di coda in mezzo a tantissime persone, finalmente si aprivano le porte di locali e palazzetti? Quando l’attesa del concerto sembrava interminabile, stemperata solo dalle birre un po’ annacquate e dal vociare delle persone? Adesso sembra un ricordo lontanissimo. Ogni volta che lo si scrive sembra ripetitivo, ma è doveroso ricordare ogni giorno che la musica live si è fermata da più di un anno e nessuno sa quando effettivamente gli ingranaggi di questa grande macchina ricominceranno a muoversi.

Così, mentre i nostri “vicini”, come Olanda e Spagna, organizzando concerti “covid free”, tra tamponi e procedure scrupolose, in Italia i lavoratori del settore attendono ristori che sembrano non arrivare mai. Con il mondo dei live fermo, un concerto in streaming sembra la cosa più vicina ad un momento di svago che possiamo permetterci.

I Maroon 5 sono sicuramente tra le band internazionali più amate e conosciute sulla faccia della terra. Ieri sera, martedì 30 marzo, si sono esibiti in occasione dell’American Express Unstage su LIVENow. Dal loro primo album, Songs about Jane, pubblicato nel 2002, ad oggi, di strada ne hanno fatta. La band ha firmato successi planetari come Memories, Payphone e Animals, per citarne alcuni, che vantano milioni di streaming. Inoltre, hanno collaborato con grandi star della musica, come Rihanna, Cardi B e Meghan Tee Stalion, con cui hanno pubblicato il loro ultimo singolo, Beautiful Mistakes.

Oltre allo schermo c’è di più

Ieri sera i Maroon 5 si sono appunto esibiti su LIVENow. Con soli 21,50 euro, un prezzo incredibile se si pensa che i biglietti per un concerto dei Maroon 5 può arrivare a costare anche 80 euro, i fan hanno potuto godere di una ora di musica “live”.

Le virgolette non sono casuali. Perché sì, la band suona e Adam Levine canta dal vivo, ma il concerto è registrato e montato. Motivo per cui, in un certo senso, viene ancora meno l’esperienza del live in “presa diretta”.

La performance dura un’ora, ma è intervallata da due momenti di Q & A dedicati alle domande di fan. Insomma, se ad un vero concerto i Maroon 5 avrebbero probabilmente intrattenuto i fan estasiati con battute e momenti “per riprendere fiato”, qui ascoltiamo Adam Levine e James Valentine, chitarrista della band, rispondere alle domande dei fan da tutto il mondo.

Quello che sicuramente un evento del genere, goduto dal divano di casa, magari in compagnia, ci offre è la possibilità di prestare più attenzione ai dettagli. Oltre ai visuals, realizzati da Sophie Muller, sono i particolari che fanno la differenza in un contesto del genere. Le ambientazioni continuano a cambiare, trasportandoci da una spiaggia tropicale ad un bosco incantato ricoperto di fiori. Ma non solo. Perché forse, dal fondo di un palazzetto, con davanti qualcuno molto più alto di noi, non avremmo notato la collana di perle che indossa il frontman della band. Un accessorio che forse a molti non dirà nulla, ma che è diventato di tendenza durante quest’anno, soprattutto grazie ad Harry Styles.

Tornando a parlare di musica, Adam Levine farebbe rimpiangere a chiunque i concerti. Questo perché ha una voce incredibile, potente ma allo stesso tempo calda e avvolgente, che ascoltata in cuffia perde almeno metà della sua intensità.

I Maroon 5 hanno condensato in meno di un’ora quasi 20 anni di carriera

Soprattutto, questo è probabilmente il live dei sogni per qualunque fan dei Maroon 5. Perché la band, in un’ora scarsa di concerto, condensa tutti i suoi grandi successi. Da What Lovers Do a Girls like you, da One More Night a Sunday Morning, la band ripercorre tutta la sua storia, dagli esordi ad oggi.

Durante il live streaming non sono mancante anche due versioni acustiche di due dei loro brani più celebri: Moves Like Jagger e Sugar. Questi due momenti sono stati, probabilmente, i più intensi del concerto.

È inutile girarci intorno: i Maroon 5 si mangiano il palco, anche se davanti non hanno nessuno ad ascoltarli. Sanno come portare al pubblico uno show indimenticabile. Peccato che, il pubblico in questione, una volta concluso il concerto sia probabilmente passato dal divano al letto.

I punti di debolezza del live streaming

Perché sì, con un concerto in live streaming forse non c’è la strada da fare in auto o sui mezzi, non ci sono le persone che ti spintonano e le quelle che cantano a squarciagola sopra al cantante. Non ci sono, insomma, tutte quelle piccole cose che ci spingono ad andare ai concerti. Perché anche se siamo dei campioni nell’arte di lamentarsi, la riuscita di un live non riguarda solo la performance del cantante o della band.

La riuscita del concerto riguarda odori, suoni, sensazioni. Riguarda tutti coloro che incontriamo, con cui scambiamo opinioni e battute pre e post evento. E quando tutto questo viene meno, ci si sente come quando si è visto un bel film di cui ad un certo punto ci dimenticheremo, troppo occupati a vivere la nostra nuova normalità.

A chiudere il concerto, e a far stringere il cuore a chi lavora in questo settore, ci pensano i titoli di coda. Proprio come in un film, sullo schermo compaiono i nomi di tutti coloro che hanno lavorato a questo evento. Sono tantissimi ed è quasi impossibile contarli. Un altro modo, come se ce ne fosse bisogno, di ricordarci quante persone lavorano insieme agli artisti e fanno sì che tutto questo sia possibile.

Alla fine i Maroon 5 hanno portato a casa uno show che sarà difficile da dimenticare, per chi dopo un anno sogna di tornare ad un concerto vero, in mezzo alle persone, senza distanze e mascherine. Un’utopia? Probabilmente no, ma bisognerà portare ancora tanta pazienza. Intanto, bisogna provare a godere della musica anche così.

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