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Ricchi e Poveri, stasera la reunion: «Siamo partiti in 4, dovevamo arrivare in 4»

A 50 anni da “La Prima Cosa Bella”, parte dal Teatro Ariston la reunion di tutti e quattro i Ricchi e Poveri, anticipazione di un nuovo album e di uno speciale live

Autore Billboard IT
  • Il5 Febbraio 2020
Ricchi e Poveri, stasera la reunion: «Siamo partiti in 4, dovevamo arrivare in 4»

© Fabio Leidi

Una “vecchia gloria” della musica italiana che nell’arco di oltre cinquant’anni di carriera è riuscita ad appassionare tante generazioni con le sue canzoni diventate classici, sia in Italia che all’estero. I Ricchi e Poveri proprio quest’anno festeggiano i 50 anni de La Prima Cosa Bella, con cui si presentarono al Festival di Sanremo nel 1970 arrivando secondi dietro a Chi Non Lavora Non Fa l’Amore di Adriano Celentano e Claudia Mori. Per celebrare l’importante ricorrenza, è proprio dall’Ariston e da Sanremo 2020 che il gruppo ha deciso di ripartire con la reunion che vede il quartetto al completo dopo diverse riduzioni di lineup nel corso dei decenni.

La reunion dei Ricchi e Poveri

L’esibizione sanremese è l’esordio del progetto più ampio ideato dal manager del gruppo Danilo Mancuso che ha lavorato un anno alla reunion di Angela Brambati, Franco Gatti, Marina Occhiena e Angelo Sotgiu. Il progetto proseguirà con l’uscita di un doppio album e di uno speciale live celebrativo che verrà annunciato prossimamente.

«Nel 1967 eravamo quattro ragazzotti un po’ sgangherati», ha detto Franco Gatti in conferenza stampa. «Ci univa la musica, ma soprattutto una grande amicizia. Poi negli anni c’è stato qualche inciampo, ma dato che siamo degli inguaribili romantici idealisti, ho sempre pensato che siamo partiti in quattro e dobbiamo arrivare in quattro». Gli fa eco Angelo Sotgiu, precisando: «Volevamo riunirci, stare insieme, registrare un disco. Solo dopo è nata l’idea di venire a Sanremo».

La performance di questa sera, mercoledì 5 febbraio

Questa sera, mercoledì 5 febbraio, i Ricchi e Poveri proporranno alcuni dei più grandi classici del loro repertorio. Sul palco dell’Ariston canteranno Sarà Perché Ti Amo, La Prima Cosa Bella, Che Sarà, Mamma Maria. Sarà anche presentato il semi-inedito L’Ultimo Amore, nuova versione della loro Everlasting Love del 1968 riarrangiata da Matteo Cantaluppi.

Il singolo anticipa l’uscita del doppio album il 27 marzo (DM / Artist First). L’album racchiude in 21 tracce tutti i successi del gruppo dagli anni ’60 agli anni ’90, in una nuova versione realizzata sotto la direzione musicale del maestro Lucio Fabbri.

Le reazioni social e l’affetto all’estero

La reunion dei Ricchi e Poveri, sin dal suo annuncio, ha suscitato forti entusiasmi, anche sui social network. «Siamo sempre andati avanti per la nostra strada», ha detto Sotgiu. «Quello che ci dà stupore è vedere l’entusiasmo che sta causando questa nostra reunion. Ci dà ancora più forza». Aggiunge Gatti: «I tempi cambiano. Ma anche nei social, forse, c’è un po’ di voglia di famiglia, di amicizia. Le nostre canzoni fanno parte della tradizione».

Quella dei Ricchi e Poveri è una delle storie di successo internazionale della musica italiana, soprattutto nell’est Europa. A tal proposito il gruppo ha raccontato due aneddoti in conferenza stampa. «Ci trovavamo nell’86 a Mosca al Palazzo dello Sport», racconta Sotgiu. «Una sera troviamo nel pubblico Mario Luzzatto Fegiz, a cui non piacevamo moltissimo. Ma quando siamo scesi dal palco era commosso». E Franco Gatti chiude con un’altra annotazione russa: «A San Pietroburgo c’è una discoteca molto carina. A mezzanotte si ferma tutto. Fanno l’inno russo e dopo parte Mamma Maria. Vuol dire che qualcosa c’è in queste canzoni».

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