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“The Witches Seed”, arriva l’opera rock con Irene Grandi e musiche di Stewart Copeland dei Police

Quello della caccia alle streghe è un tema storico con tanti parallelismi col presente: crisi economica, epidemie, condizione della donna nella società. Il 22 e 23 luglio l’ambizioso progetto sarà presentato nella splendida location di Tones Teatro Natura, ex cava di granito in Val d’Ossola

Autore Billboard IT
  • Il23 Maggio 2022
“The Witches Seed”, arriva l’opera rock con Irene Grandi e musiche di Stewart Copeland dei Police

Irene Grandi con Maddalena Calderoni e Veronica Granatiero (foto di Lorenza Daverio)

Una reinterpretazione in chiave moderna di quella caccia alle streghe che tristemente caratterizzò anche il nostro Medioevo, in particolare nell’arco alpino. Una storia di streghe, persecuzioni, piani diabolici ambientata nel passato per raccontare anche pezzi del presente. The Witches Seed è l’opera rock che verrà presentata in prima mondiale il 22 e 23 luglio nella suggestiva location di Tones Teatro Natura, ex cava di granito in Val d’Ossola.

L’opera coinvolge artisti di primo piano. Tanto per cominciare, la composizione delle musiche originali è stata affidata a Stewart Copeland, storico batterista dei Police. Protagonista d’eccezione dello spettacolo sarà Irene Grandi. Col suo piglio rock, la cantante farà da contraltare alle cantanti liriche Veronica Granatiero e Maddalena Calderoni (ideatrice del progetto e direttrice artistica del festival Tones on the Stones).

«Il progetto è nato diversi anni fa», spiega Calderoni in conferenza stampa. «Volevo raccontare la storia di queste donne che nelle valli dell’Ossola hanno subito un’autentica caccia alle streghe, fra processi sommari e atti di violenza. E volevo farlo attraverso un evento immersivo, utilizzando uno stile fantasy che ancora non avevamo esplorato. Tutto è partito da una mail inviata a Stewart Copeland in cui gli chiedevo se avesse piacere a scrivere le musiche».

Stewart Copeland - The Witches Seed - foto di Kai B Joachim
Stewart Copeland (foto di Kai B. Joachim)

Il contributo di Stewart Copeland e Irene Grandi

«Molti anni fa ero un batterista punk che sognava di essere un vero musicista. Essere qui in Italia a fare opera è un vero sogno», ha detto Stewart Copeland in conferenza stampa. «Ho scritto sei o sette album. Ma fare questo progetto è il vero traguardo per me. Sono onorato che Irene si sia unita alla missione».

Commenta invece Irene Grandi: «I Police sono stati un faro nella mia giovinezza. E naturalmente anche Chrissie Hynde (dei Pretenders, ha scritto alcuni brani dello spettacolo, ndr). Fare qualcosa con loro è per me un grande passo verso una musica che non ha confini. Quest’idea di fare una cosa corale e di mettermi alla prova, dopo un periodo difficile di pandemia, è un grande stimolo per ripartire. È uno show che parla di donne, della loro voglia di combattere e rispondere alle offese. Sono pronta a mettermi nelle mani di grandi professionisti e poter crescere».

Sulla modalità di composizione delle musiche originali, Copeland ha spiegato: «La musica viene dal libretto. Lo leggo e il linguaggio mi suggerisce la melodia. A volte la musica è anche in contrasto con ciò che viene detto. Magari suggerisce un senso di pericolo anche se il dialogo parla di una bella giornata. E il pubblico “crede” alla musica prima che al resto. La musica è un fondamentale “storyteller”, e il divertimento è creare contrasti con le parole».

Infine Irene Grandi ha raccontato il tipo di “sfida” che The Witches Seed per lei rappresenta: «I cantanti lirici studiano in un altro modo rispetto ai cantanti rock. Già le prove sono una sfida, perché dobbiamo mettere insieme due mondi diversi. Comunque nella musica c’è la commistione fra qualcosa di rock, anche un po’ folk, e qualcosa di orchestrale, operistico. Siamo molto curiosi di vedere cosa succederà quando questi mondi si incontreranno sul palco».

Gli altri professionisti coinvolti in The Witches Seed

Autore del libretto di The Witches Seed è il drammaturgo britannico/irlandese Jonathan Moore, che fra le altre cose vanta collaborazioni con compositori come Michael Nyman, Ludovico Einaudi e lo stesso Copeland.

A dirigere l’orchestra sarà l’irlandese Eimear Noone, prima donna nella storia a salire sul podio dell’orchestra nel corso della 92° premiazione degli Oscar e compositrice di alcune colonne sonore di videogiochi di successo mondiale come World of Warcraft. Mentre la regia è firmata da Manfred Schweigklofer.

Le video-scenografie immersive che andranno sulle pareti rocciose della cava le ha firmate la visual artist Edvige Faini, che da anni collabora con i più prestigiosi studi di produzione hollywoodiani (ha lavorato su film come Il pianeta delle scimmie, Pirati dei Caraibi, 300 e Sin City) e con le più rinomate game house mondiali (da concept artist ha sviluppato video giochi cult Assassin’s Creed Unity e Final Fantasy XV).

The Witches Seed è prodotto dalla Fondazione Tones on the Stones, che per 15 anni ha realizzato l’omonimo festival in Val d’Ossola dedicato all’opera contemporanea a carattere immersivo e alle sperimentazioni elettroniche. Dopo l’edizione speciale Before and After del 2020, Tones on the Stones nel 2021 si è definitivamente stabilito nella Cava Roncino di Oira Crevoladossola e ha dato il via a Tones Teatro Natura, uno spazio performativo realizzato in un’ex cava di granito e sviluppato secondo principi di modularità, trasparenza e flessibilità.

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