Interviste

CLARA a Sanremo con “Diamanti grezzi”: «Meglio essere se stessi che ambire alla perfezione»

La vincitrice di Sanremo Giovani ci ha raccontato i suoi inizi e cosa si cela dietro il brano che porterà in gara. Il suo album di debutto “Primo” uscirà il 16 febbraio, poi un tour nei club

Autore Billboard IT
  • Il29 Gennaio 2024
CLARA a Sanremo con “Diamanti grezzi”: «Meglio essere se stessi che ambire alla perfezione»

La sala del Cinemino di Milano sembra davvero il posto ideale per conoscere CLARA: un luogo ristretto, suggestivo e «di classe». Un’espressione che ritorna spesso durante l’incontro con la stampa, un modo di dire che le ripete sempre sua madre. Ma non bisogna travisarne il significato, non è uno stile di vita e non ha nulla a che fare con l’apparenza. È più una filosofia del cavarsela nel modo migliore, dando il meglio di sè. CLARA, reduce dalla vittoria di Sanremo Giovani e del Premio Lunezia con BOULEVARD, porterà al Festival Diamanti grezzi, pezzo che sarà incluso anche nel suo album di debutto Primo.

Gli inizi

Il Festival di Sanremo rappresenta il coronamento di un anno di svolta per la giovane artista. CLARA arriva all’Ariston con un grande bagaglio di esperienze, su tutte quella della serie Mare Fuori dove interpreta la trapper Crazy J. Tutto è cominciato però da Travedona Monate, un paese di 4mila abitanti in provincia di Varese. Proprio lì c’è un piccolo cinema – probabilmente la sala del Cinemino glielo avrà ricordato – dove, prima o poi, spera verrà proiettato un suo film. Uno dei suoi desideri è essere diretta da Paolo Sorrentino. Tuttavia, il suo sogno primario è sempre stata la musica.

«La mia passione nasce grazie a mio nonno che mi ha regalato una pianola quando facevo le elementari. Ero una bambina irrequieta e spesso fuggivo dalle lezioni di pianoforte. Il mio insegnante chiamava mia madre dicendo che ero sparita. Alla fine della scuola primaria chiesi a mio nonno di poter cantare anziché suonare il pianoforte e mi ha subito appoggiato. La mia maestra di canto è stata Beatrice Binda e mi ha cambiato la vita» racconta CLARA trattenendo a stento le lacrime. La troppa sensibilità è una delle imperfezioni che la giovane artista ha in comune con suo nonno e ne va orgogliosa. «Sono una persona che non riesce a nascondere le proprie emozioni. Questo in alcuni casi costituisce un problema, altre volte invece mi permette di conoscere meglio le persone e di essere empatica».

Dopo essersi trasferita a Milano a 16 anni, una breve parentesi come modella, grazie a un fotografo che le chiede di cantare prende coraggio e pubblica la prima cover su Instagram, Clown di Emeli Sandé. «Durante la quarantena sono tornata a casa da mamma e ho pubblicato i video delle canzoni che avevo scritto. Poi però le cose non sono andate bene, avevo l’ansia e ambivo alla perfezione in tutto. Pubblicavo comunque canzoni ma non avevo neppure voglia di uscire di casa, preferivo stare con me stessa. L’ho superata grazie al mio manager».

Diamanti grezzi è un elogio delle fragilità

Dalle difficoltà post-pandemia CLARA ha imparato a superare le proprie barriere mentali, quelle che spesso ci costruiamo da soli. «Ho capito che la perfezione è un’utopia. Bisogna buttarsi e meno male che l’ho fatto quando mi hanno chiamata per recitare in Mare Fuori. Dovevo anche scrivere due canzoni e questa era la cosa che mi rendeva più felice» spiega CLARA.

Diamanti Grezzi con cui parteciperà al Festival di Sanremo, è una canzone che racchiude tutta la personalità dell’artista. «Sono partita dal titolo, cosa che non faccio mai. Avevo la necessità di raccontare che è sbagliato farsi ossessionare dalla perfezione. I difetti e le insicurezze sono la cosa più figa. Penso che i diamanti grezzi siano molto più belli perché possono sempre migliorare».

Nella serata delle cover a Sanremo CLARA si esibirà con Ivana Spagna con il brano tratto da Il Re Leone, Il cerchio della vita. «Sono molto legata a lei e a quella canzone perché racchiude tutte i temi di cui parlo nei miei brani. Mi ricorda me da piccola che cantavo con il biberon in mano, senza realmente comprenderne il significato. La cosa bella dell’arte è che si matura con essa. Ho scelto di esibirmi con Il coro di voci bianche poiché ritengo che rappresenti l’altra faccia della medaglia: da un lato l’infanzia, dall’altro Ivana Spagna, ovvero quello che vorrei diventare».

Quando racconta dell’incontro con Ivana Spagna, gli occhi di CLARA si illuminano di ammirazione e gratitudine: «Sono rimasta esterrefatta dalla sua umiltà, è una donna semplice, diretta e mi ha dato molti consigli. Tra questi c’è quello che più mi è rimasto impresso: “una carriera non si basa su un paio di singoli”. E questa è la risposta che do a chi mi chiede per quale motivo abbia scelto di partecipare a Sanremo Giovani, nonostante il successo di ORIGAMI ALL’ALBA e CICATRICE».

Primo, il debutto discografico di CLARA arriva dopo Sanremo

Il 16 febbraio, una settimana dopo la fine del Festival di Sanremo, CLARA pubblicherà il suo album di debutto Primo. Una scelta che ha preso dopo molte riflessioni. «Penso che in ogni lavoro e in ogni passione bisogna meritarsi i traguardi. Dopo il 2023 ho capito che era arrivato il momento giusto e che ero pronta per questo passo. Il disco farà ballare e vi terrà compagnia quando piangerete. In fin dei conti ci sono io dentro, la me stessa che ride e piange nello stesso giorno».

La sanremese Diamanti grezzi è per certi versi uno dei manifesti del prossimo disco. I temi del pezzo del Festival di Sanremo tornano spesso anche in alcune delle canzoni di Primo, come Aquiloni. «È la prima traccia da interprete, di solito partecipo all’intero processo in studio, ed è stata scritta da Leo Einaudi. Posso definirla come una lettera dedicata un amico che non è più al tuo fianco». Il pezzo, un misto di piano, voce e cassa dritta, fa riferimento alle esperienze adolescenziali dell’artista che, considerando il periodo di nascita della canzone, sembra una una sorta di metafora autobiografica per parlare in modo indiretto del momento complicato che ha vissuto.

Alessandro La Cava, coautore di Diamanti grezzi, è presente anche in un’altra traccia di Primo, Storie di rose appassite. «Lui è una persona eclettica che si sa adattare a qualsiasi artista e in quella canzone mi ha aiutato a creare uno scenario in cui c’è CLARA che parla allo specchio con CLARA». Riferimenti autobiografici e cassa dritta, sono queste le due caratteristiche principali di alcuni brani dell’album di debutto della giovane artista. In Primo sarà contenuta anche la ballad generazionale Ragazzi fuori, parte della colonna sonora della quarta stagione di Mare Fuori. La canzone verrà presentata in concomitanza con l’uscita della serie il prossimo primo febbraio.

Clara Live 2024, il tour nei club dopo Sanremo

Primo sarà accompagnato anche dal “primo” tour nei club. Per CLARA si tratta di una tappa fondamentale, oltre che di un modo per farsi conoscere anche da chi ancora la considera solo come la Crazy J di Mare Fuori. «Dopo le “ospitate” estive si realizza un altro mio sogno. Non so che aspettarmi. La cosa a cui punto molto è godermi il momento, senza avere fretta. Oggi si tende ad archiviare tutto subito, invece io da quest’anno voglio concentrarmi su ogni singolo attimo, senza pensare allo step successivo».

E a chi le chiede dell’utilizzo frequente dell’auto-tune nei suoi pezzi, risponde senza troppi giri di parole: «Mi piace sfruttarlo in studio e lo vedo come uno strumento utile. Dal vivo, però, la mia voce sarà “pulita”». Il tour di CLARA nei club partirà da Padova il 17 marzo. Passerà in varie città d’Italia, tra cui Roma e Napoli, prima di chiudersi ai Magazzini Generali di Milano il 26 marzo. Di seguito le date della tournée.

  • Domenica 17 marzo 2024 – Padova @ Hall
  • Mercoledì 20 marzo 2024 – Firenze @ Viper Theatre
  • Giovedì 21 marzo 2024 – Roma @ Largo Venue
  • Venerdì 22 marzo 2024 – Bardi @ Demodè Club
  • Domenica 24 marzo 2024 – Napoli @ Duel Club
  • Martedì 26 marzo – Milano @ Magazzini Generali
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