Interviste

Dariush presenta il suo album “Memory Radio”, traccia per traccia

Il cantante e produttore racconta così il suo secondo album, dove ha sperimentato avvicinandosi a sonorità r&b, trap e ambient

Autore Billboard IT
  • Il10 Dicembre 2021
Dariush presenta il suo album “Memory Radio”, traccia per traccia

Dariush, foto di Camilla Vazzoler

È uscito oggi, venerdì 10 dicembre, Memory Radio, il nuovo album di Dariush per Oyez!. Il nuovo lavoro del cantante e produttore rappresenta un’immaginaria stazione radio che esiste al di fuori del tempo.

L’idea si riflette nelle sonorità dell’album, dove Dariush sperimenta prendendo ispirazione da vari generi. L’artista, infatti, va oltre il suo tipico lo-fi rap, per avvicinarsi anche al funk, alla trap, all’ambient e al r&b.

Il track by track di Memory Radio

Welcome

L’inizio del viaggio. Mi immagino un ragazzino che in soffitta trova una cassetta impolverata, schiaccia play e scopre che si tratta della registrazione di una misteriosa stazione radio. In quel momento il tempo è nelle sue mani, luminosissimo.

Non perderò lo spirito

Come altri momenti dell’album, questo pezzo mi dà nostalgia per un’epoca indefinita che non ho mai vissuto. Potrebbe essere un pezzo di quarant’anni fa come dell’anno prossimo, e questo mistero mi ha dato la libertà di raccontare un amore leggero, vellutato, funky.

Fiabe

Un beat gommoso, un flow veloce e uno stile spavaldo. Con questi tre ingredienti ho composto un pezzo che mi ha sorpreso: un tempo non avevo la fiducia per rappare a ruota libera, invece eccomi qui.

Domande

Quando mio fratello (Siavash, in arte Seawash) mi ha mandato questo beat, ho capito dopo zero secondi esatti che sarebbe diventato un pezzo del mio nuovo album. Parla di dubbi, attese e stanchezza, ma in questa nebbia si nasconde una serenità che non mi toglie nessuno.

Charlotte

Ogni volta che la ascolto dico ‘questa è la mia prefe’. Quando cambiano gli accordi (più o meno a metà pezzo), mi scende una lacrima automatica. Charlotte parla di una ragazza che non esiste. Mi ha spezzato il cuore, ha fatto un casino anche nel suo. Forse un pochino vorrei che esistesse.

Fragile

Questa canzone parla di gioia e dolore, mescolati fino a diventare indistinguibili. Un amore complicato, ma tutto sommato gentile. Nel beat c’è un po’ di hip hop, ma anche dell’elettronica elegante. Probabilmente è tra i pezzi più completi di tutto l’album.

Ti guardo

Il momento anni ’80 del disco. Anche questa parla di amore, ma alla fine tutte le canzoni sono canzoni d’amore. La sensazione principale di questo pezzo è un romanticismo esagerato, ma inizio a pensare che sia almeno in parte autobiografica.

Non torno mai

Nata per caso, una mattina in cui io e un amico stavamo ascoltando canzoni rap con ritornelli gioiosi e indimenticabili. Ho provato a farne uno anch’io, e ovviamente mi è scappato un tocco di malinconia.

Specchio

Nella prima parte, parlo con me stesso. Nella seconda strofa, il punto di vista è quello dello specchio di casa mia, che mi ha visto piangere, crescere, cambiare e in un certo senso vincere. ‘La risposta è nel mio riflesso’ rappresenta bene la premessa di tutto il disco, questa nuova fiducia che ho scoperto.

Velcro

Questo brano contiene le parole più forti e sofferte di tutto l’album. Parlo dei miei genitori: fino alla traccia precedente rimangono un po’ sullo sfondo, poi non resisto più e sfogo tutti i miei pensieri. Vorrei fare altre mille canzoni su di loro, probabilmente lo farò. Mi mancano.

Sogno

Mio fratello continua a scherzare sul fatto che le basi su cui rendo di più sono le più difficili. Questo suo loop “ambient” mi ha fatto pensare a una camminata in cimitero, una situazione in cui, nel corso della mia vita, ho sempre capito senza ombra di dubbio come mi sentissi. Ho scritto ‘Sogno’ dopo una vacanza in Portogallo, mi sentivo salvo e invincibile.

Meglio ricordare

Un inno alla memoria, vera protagonista dell’album. Nella strofa menziono diverse tracce del disco, come a voler fare un riepilogo e ringraziare uno per uno tutti i ricordi. Non so se sia sempre meglio ricordare, ma spesso sì.

Goodbye

Tornate quando volete, vi aspetto.

Ascolta Memory Radio di Dariush

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