Interviste

DJ Snake, una carriera da record: «Deve esserci della magia per dar vita alla mia musica»

Il pluripremiato DJ francese è uno dei producer più ricercati della scena globale. E lo è anche nella moda, vista la nuova collaborazione con Puma per cui oggi è ambassador di una nuova linea di scarpe

Autore Cristiana Lapresa
  • Il5 Agosto 2021
DJ Snake, una carriera da record: «Deve esserci della magia per dar vita alla mia musica»

DJ Snake, ambassador delle nuove Mirage Sport Remix di Puma. Foto ufficio stampa

Qual è la prima cosa che vi viene in mente quando si parla di DJ Snake? Probabilmente una delle sue hit da record, come la campionessa di stream Lean On con MØ e i Major Lazer, o ancora le collaborazioni con Justin Bieber, Lil Jon, Lady Gaga, J Balvin, Cardi B, Sean Paul… L’elenco potrebbe continuare all’infinito: per ognuno di questi nomi c’è un brano da miliardi di stream, che ha portato Snake – al secolo William Sami Étienne Grigahcine, nato a Parigi nell‘86 – alla conquista di un meritatissimo posto nell’Olimpo degli artisti più streammati del secolo. 

Il suo “tocco francese”, erede di quel French touch che ha dato lustro a DJ di fama internazionale come David Guetta, Bob Sinclar o i Daft Punkha dato modo a DJ Snake di guadagnarsi il rispetto di tutta la comunità dance (e non solo), producendo singoli indimenticabili che esplorano tutte le sonorità, dalla latin all’urban, dall’house alle sperimentazioni più audaci. 

Segno della sua grande versatilità e spirito di avventura è anche la recente collaborazione con Puma, in qualità di ambassador del brand tedesco. Perché si sa: musica e moda vanno di pari passo (insieme a lui, anche Dua Lipa è uno dei volti del brand), e il mondo dei DJ proprio come Snake ha conquistato anche il design di una linea di scarpe. Le nuove Mirage Sport Remix sono ispirate alla scena clubbing per i colori primari che ricordano i giochi di luce delle discoteche di tutto il mondo.

Abbiamo fatto una chiacchierata con DJ Snake per farci raccontare di questa nuova esperienza. E perché no, per fare un passo indietro e ripercorrere il suo sfavillante percorso musicale. Trovate l’intervista completa nel numero di settembre di Billboard Italia.

Penso di essere sempre stato DJ Snake! Sono al lavoro sui giradischi praticamente da sempre. Il mio primo impiego è stato in un negozio di dischi. Vendevo cassettine per le strade di Parigi, e poi mi piaceva sfogliare la collezione di vinili di mia madre. Sono cresciuto in una zona di Parigi dove tante culture convivevano in uno spazio ristretto, perciò tutti i generi musicali a cui sono stato esposto da giovanissimo mi hanno poi portato ad amare la musica più di ogni altra cosa. Traggo ancora molta ispirazione da lì e dai miei viaggi. È stato un ottimo modo per non rimanere incagliato su un unico sound. 

DJ Snake, ambassador delle Mirage Sport Remix di Puma

In realtà non sono tutte collaborazioni che nascono con lo scopo di fare delle hit. Ne ho all’attivo diverse, molte sono guidate da quello che l’artista di quel genere o quella scena mi ispira. Mi piace vedere come il nostro approccio a quel tipo di sound o di genere si scontra o si abbina. Ho fatto brani e album che di certo sono davvero importanti a livello di collaborazioni. Ma ho anche fatto alcuni brani che sono dei classici ora, solo che nessuno conosceva me o il cantante quando li abbiamo realizzati. Deve esserci della magia nel modo in cui ci si unisce nel lavoro. Entrambi mettiamo qualcosa sul tavolo per renderlo unico. 

Non lo so davvero! E se proprio devo essere onesto, non mi interessa in realtà. Quello che c’è in streaming al momento non è quello che ascolti alla radio, così come quello che vedi nei festival su ognuno dei palchi è sempre diverso. Sembra esserci moltissimo spazio per gli artisti, no? Quindi, dalla coesistenza di così tanti suoni non credo che la musica stia andando in una direzione piuttosto che un’altra. Anzi, l’importante è che tutti siano di nuovo in forma per rimettersi in carreggiata e far ascoltare la musica che hanno scritto durante il lockdown alle folle che li aspettano.

Avevo già lavorato con Puma ed è stata una bellissima esperienza. Il brand rispetta il modo in cui noi artisti vogliamo lavorare e questo l’ho apprezzato molto. Il fatto di diventare ambassador l’ho sentito come uno step molto naturale e insieme ci siamo trovati davvero bene. Tutto ha acquisito un senso quando sono diventato il volto delle Mirage, perché il loro nuovo design è ispirato alla DJ culture e all’EDM, con dei colori primari che richiamano il concept delle serate dance e tutto ciò che c’è dietro. 

Il design delle Mirage Sport Remix di Puma, ispirate alla scena dei DJ

Farò uscire tantissimi singoli quest’anno. Non sono sicuro se poi alla fine diventeranno un album. Durante il lockdown non ho fatto molto, perché vorrei pubblicare la mia musica mentre sono in tour, anche perché è da questo che prendo molta ispirazione! Perciò, è come se avessi una scatola piena di musica e la volessi pubblicare quando e come voglio. E quest’estate farò proprio così. Gli ultimi due anni sono stati folli per tutti, io volevo solo lasciarmi andare e sfogarmi: zero regole, solo buona musica!

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