DJ Uncino racconta “Cambio Rotta pt. 1” traccia per traccia
Il producer, già collaboratore di Clementino e Luchè, ha lanciato il 25 febbraio la prima parte del suo nuovo progetto solista. I successivi due capitoli arriveranno a fine marzo e fine aprile
Già collaboratore di rapper partenopei di primo piano come Clementino e Luchè, il 25 febbraio DJ Uncino è tornato con il suo nuovo progetto solista Cambio Rotta pt. 1. Sottotitolo: Mollare gli Ormeggi. Dalla sorgente rap al funk, dal soul intimista alle parentesi dub, l’artista napoletano percorre liberamente tante sonorità con questo progetto suddiviso in tre capitoli. I prossimi due sono previsti rispettivamente per fine marzo e fine aprile.
La prima parte di Cambio Rotta contiene cinque canzoni che DJ Uncino ha scelto per riassumere le attuali intenzioni. «Questo progetto s’intitola così perché è il seguito del precedente Galleon», spiega l’artista. «La scelta di produrre tre capitoli distanti è un’idea spontanea perché lo stesso processo compositivo ha avuto più fasi di lavorazione, inclusi gli inciampi dell’uragano Covid. Il cambio di rotta indica le diverse tappe, ciascuna con una specifica traiettoria. L’idea è portare, gradualmente, ogni ascoltatore nel mio viaggio».
E ancora: «Questa prima parte sintetizza chi sono, quali sono le mie origini e qual è il mio punto di vista open attraverso le tante sonorità. Le voci partner diventano il prosieguo di un processo naturale che coinvolge artisti e persone con cui ho costruito la mia identità».
Classe 1978, originario di Acerra, dal 1995 DJ Uncino è promotore di eventi e supporter di un nucleo esteso di artisti hip hop campani. È fondatore della label Ammontone. Nel 2010 parte con un doppio tour con Clementino toccando in due anni più di 100 date live. Ad aprile 2016 esce Galleon, il suo album di debutto solista che racchiude una costellazione di ospiti, underground e mainstream. Nel 2016 è accanto a Luchè per il tour dell’album Malammore e nel 2018-19 per Potere.
Abbiamo chiesto al producer di raccontarci questa “parte 1” traccia per traccia.
Respir feat. ft. Dope One, O’ Iank & Andrea D’Alessio
La traccia che apre questo album nasce dall’esigenza di raccontare, in modo chiaro ed esplicito, una serie di eventi che hanno caratterizzato il 2020. A cominciare dall’arrivo della pandemia di Covid (“nu figlio ‘e puttana invisibile”) ma pure degli incendi in Canada quale effetto dell’inquinamento.
Infine c’è la fotografia della perdita di persone illustri come il maestro Franco Del Prete (batterista e paroliere), il cestista Kobe Bryant o lo stesso D10S Diego Armando Maradona (“a novembre è muort o rè”). Respir manifesta questa necessità di sfuggire alla depressione e all’assurdità dell’intero anno 2020.
‘Ncazzat nir feat. Lucariello, Keep It Real
In questo episodio ho sintetizzato un intenso omaggio all’esperienza musicale e culturale incarnata dai Napoli Centrale, esempio per chi in musica vuole osare realmente. Se davvero hai chiaro l’obiettivo in mente non pensare a nessuno, non badare a interferenze e vai dritto per la tua strada. Questo è il focus del brano. Lucariello, uno dei rapper più incisivi, esprime in modo limpido un concetto che – in maniera ciclica – si ripete nel tempo.
Dumbo feat. Speaker Cenzou
Vogliamo dire che è un pezzo autocelebrativo? Forse ci può stare, dai. Il sapiente bambino cattivo Cenzou (naturalmente cito il suo album del 1996) sta volando nelle strofe proprio come sapeva fare Dumbo, in questo “circo pieno di finti musicanti e giocolieri”. Dumbo vola e fa spettacolo, allegoria dell’attuale mondo musicale urban: sempre più gossipparo e di superficie e sempre meno qualitativo. Scarso di spessore!
G99 feat. ‘O Zulù
Il titolo è l’alias di Ginetto. E Ginetto era/è un amico caro dell’adolescenza che però non c’è più. Lui è andato in cielo troppo presto, a causa di un malore che è purtroppo divenuto una costante quotidiana per chi vive e resiste nella cosiddetta terra dei fuochi.
Era grande fan della 99 Posse, era un fiero attivista di quel tempo ed era grande persona. Un giorno ho scelto di scrivere una lettera a Luca “Zulù” Persico in cui raccontavo la biografia, le capacità civiche e le doti umane di Ginetto. Luca ha reagito al mio gesto componendo un poema emotivo per quell’amico lontano!
Same Direction feat. AlboDub
La musica – lo sottolineo da troppi anni ormai – non ha limiti e questo brano ne è la prova inconfutabile. Il sound hip hop si unisce alle pulsazioni dub, in un’atmosfera chiara, melodica e triste che è anche tipica del battito sonico napoletano. L’incipit della traccia è una mia intuizione. E la grande evoluzione è firmata via via da Albino D’Amato, dubmaster degli amati Almamegretta.