Interviste

Gazosa, nuova musica e il ritorno live: «Faremo “www.mipiacitu” in versione Rob Zombie»

Dopo due decenni dal successo raggiunto in giovanissima età, la band romana quest’anno è tornata con nuova musica e si appresta a calcare ancora i palchi, questa volta con un progetto marcatamente rock. Qui in anteprima il video del nuovo singolo “Gentleman”

Autore Federico Durante
  • Il12 Ottobre 2022
Gazosa, nuova musica e il ritorno live: «Faremo “www.mipiacitu” in versione Rob Zombie»

Gazosa (fonte: ufficio stampa)

Siamo sicuri che se vi diciamo “www.mipiacitu”, automaticamente vi partono in testa le note del ritornello di quella hit della lontanissima estate 2001. Sarà per la particolarità della band (l’età media era 14 anni), per gli hater che attirarono già in un’epoca pre-social oppure per lo spot pubblicitario in cui comparivano insieme alla mitologica Megan Gale in tutto il suo splendore, ma la prova del tempo ha dimostrato che i Gazosa sono rimasti come un fenomeno rilevante nell’immaginario collettivo della “pop culture” italica post-millennio.

Tuttavia dopo la vittoria a Sanremo Giovani nel 2001 e la partecipazione fra i Big l’anno successivo la loro parabola subì una battuta d’arresto improvvisa, con lo scioglimento nel 2003. Comunque non hanno mai abbandonato la musica: per esempio il chitarrista Federico Paciotti si è dedicato con successo a un progetto crossover fra rock e lirica.

Poi l’anno scorso il passo quasi ovvio: una reunion in occasione del ventennale sanremese. A modo loro: con la riduzione a trio (non partecipa Jessica Morlacchi, che era cantante e bassista della band) e proponendo nuova musica, stavolta decisamente virata verso il rock. Genere che comunque già agli esordi dimostravano di saper maneggiare con disinvoltura (con buona pace degli hater di ieri e di oggi).

In occasione del lancio del videoclip dell’ultimo singolo Gentleman, che vi presentiamo qui in anteprima, abbiamo intercettato i fratelli Federico e Valentina per parlare di questo particolare “secondo tempo” del progetto Gazosa. Un po’ come se gli ultimi vent’anni non fossero mai passati.

Nonostante siano passati vent’anni, tutti si ricordano dei Gazosa. Non credo si possa dire lo stesso di altri artisti che hanno avuto un periodo di successo in quel periodo. Che rapporto avete con quella storia?

Federico: È stato un periodo importantissimo della nostra vita. A 13 anni essere sul palco dell’Ariston è qualcosa di inimmaginabile, sono emozioni che ti porti dietro per tutta la vita. Ci ha fatto crescere a livello sia professionale che umano. Poi c’è stato un lato più difficile: conciliare la vita di un preadolescente con gli impegni professionali ci ha fatto avere una vita un po’ sottosopra.

Come avete messo insieme questa seconda fase del progetto Gazosa?

Valentina: L’idea era un po’ nell’aria da diverso tempo. In tanti ce lo chiedevano sui social, magari quando postavamo una foto insieme. Nel 2021, per il ventennale della vittoria di Sanremo Giovani, abbiamo deciso di farlo davvero. Ci siamo chiusi in sala prove, ci siamo messi a scrivere e da lì sono nati i primi brani. Ne stiamo componendo altri per l’uscita del disco.

Non avete paura degli hater?

Federico: Siamo felicissimi degli hater, perché scrivono cose divertentissime. A volte rispondiamo noi personalmente…

Valetina: Ce li abbiamo sempre avuti, sin dal 2001. Quindi siamo abituati. Ci divertiamo, quando abbiamo tempo da perdere ci mettiamo lì a leggerli e ci facciamo un sacco di risate. Poi per carità, le critiche costruttive le prendiamo in considerazione seriamente.

Federico: Ci fanno sorridere quando ci dicono “Siete tornati al rock perché ora va di moda”. A parte il fatto che a Sanremo io avevo la maglietta dei Rhapsody… Poi il nostro primo album era tutto di cover rock in inglese. Caterina Caselli (che lanciò la band, ndr) ci prese per pazzi quando le proponemmo l’idea. Ma lei è sempre stata prima un’artista e poi una discografica, quindi ha capito perché volevamo farlo e ce l’ha fatto fare. Quindi siamo solo tornati ai nostri inizi.

Rifareste Sanremo oggi?

Valentina: Sanremo è la nostra nascita, e comunque anche prima di vincere fra i Giovani l’avevamo sempre guardato. Poi siamo stati lanciati lì: ovviamente per noi Sanremo è un punto molto importante. Quindi perché no?

Parlando del singolo L’italiano avete detto: “Generi come il punk, lo stoner e il grunge sono diventate le nostre coordinate sonore che abbiamo fuso alla migliore tradizione del pop italiano”. Parlatemi allora di queste coordinate.

Federico: A noi piace sempre lavorare in sala prove. Sperimentiamo coi synth, con Logic, con gli effetti per chitarra e basso… Volevamo trovare un sound che fosse nostro.

Valentina: Ognuno di noi poi ha i suoi gusti musicali, che di base sono il rock. Quello che è uscito da L’italiano si può accostare al pop punk, mentre Gentleman lo vedo come una cosa più seria, più sul rock, e credo ci rappresenti al 100%.

Come si passa da gruppo di “enfant prodige” a band matura ma con vent’anni di pausa in mezzo? Anche perché allora eravate sinonimo di pop radio-friendly, oggi siete un gruppo prettamente rock.

Federico: La vita raccoglie esperienze, emozioni, suoni. Sicuramente in quel periodo anche www.mipiacitu ci rappresentava, non la rinneghiamo: avevamo 13 anni, era un linguaggio giusto per quel nostro periodo di vita. Oggi siamo trentenni e la nostra musica rappresenta un percorso anche a livello umano.

Come si fa a non perdere la testa in seguito a un successo così dirompente raggiunto così da giovani?

Valentina: Quello che ci ha aiutato tantissimo sono stati i nostri genitori. Ci hanno fatto tenere i piedi per terra. Ci sono sempre stati dietro, ci hanno spiegato tante cose e per fortuna siamo rimasti sereni.

Federico: Poi siamo sempre rimasti legati alla parte musicale: io e Vincenzo ci siamo laureati al Conservatorio di Musica Santa Cecilia, Valentina mi ha sempre seguito nelle cose più classiche… Il successo è qualcosa che oggi c’è e domani può non esserci. Ma la musica è infinita, noi siamo eterni allievi. La musica è la nostra vita, anche quella ci ha salvato.

Federico, la tua esperienza con la lirica entra nei nuovi brani in qualche modo?

Federico: Sicuramente entra, nei brani che andranno nell’album abbiamo messo una parte di vocalità che senz’altro ne risente. Anche l’heavy metal ha sfumature che passano per il classico. Quando ci siamo messi a comporre l’album abbiamo cercato di fare qualcosa che rappresentasse tutti e tre, quindi la mia esperienza della lirica è entrata dentro, sia come armonia che come sonorità.

I vecchi pezzi troveranno spazio nei prossimi live, magari riarrangiati?

Valentina: Assolutamente sì. Abbiamo scelto i tre singoli più rappresentativi: Ogni Giorno di Più, Stai con Me (Forever) e www.mipiacitu, ovviamente riarrangiati in chiave più moderna. Quella più stravolta sarà www.mipiacitu

Cioè come diventa?

Federico: Un po’ alla Rob Zombie… Sembra una follia ma è così! Abbiamo ascoltato molto lui, i Rammstein… Volevamo farla tipo dance rock, anche i remix che ci fecero all’epoca erano interessanti. Quindi abbiamo ascoltato un po’ di gruppi che ci piacciono e abbiamo fatto una cosa molto particolare. Mentre Stai con Me (Forever), in cui già all’epoca facevamo una citazione di Kashmir, l’abbiamo spinta ancora di più in modalità Led Zeppelin, con suoni molto acidi.

Cosa vi aspettate dai live? È una nuova avventura anche per voi.

Valentina: Assolutamente. Faremo diversi brani nuovi, poi delle cover e quei tre brani vecchi rivisitati. Ci sarà qualcosa di dance, ma anche momenti più acustici. Noi saremo emozionatissimi! Speriamo che piaccia questo nuovo progetto, su cui abbiamo lavorato tantissimo. Non vediamo l’ora di arrivare alla fine del concerto del 15 ottobre a Foligno per fare un resoconto di quell’ora e mezza!

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Gazosa (fonte: ufficio stampa)

Il tour dei Gazosa

15 ottobre – Foligno, Auditorium San Domenico

20 ottobre – Ancona, Teatro Panettone

29 ottobre – Teramo, Teatro Comunale

14 novembre – Campobasso, Teatro Savona

24 novembre – Orvieto, Teatro Mancinelli

Date in aggiornamento

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