Interviste

Inhaler, il debutto del figlio di Bono: «Non vediamo perché la guitar music non debba far ballare!»

Il quartetto di Dublino ha appena pubblicato il primo album, It Won’t Always Be Like This: un intelligente distillato di sonorità post punk e new wave con un tocco moderno

Autore Federico Durante
  • Il11 Luglio 2021
Inhaler, il debutto del figlio di Bono: «Non vediamo perché la guitar music non debba far ballare!»

Da sinistra a destra: Josh (chitarra), Ryan (batteria), Elijah (voce, chitarra), Robert (basso)

Una delle più fresche novità di quella variegata onda di nuovo rock proveniente da oltremanica: gli irlandesi Inhaler, all’esordio full-length con l’album It Won’t Always Be Like This, con la loro pregevole rielaborazione di sonorità provenienti in gran parte dalla new wave storica convincono già al primo ascolto. Certo, non c’è dubbio che a livello di visibilità non guasti la genealogia del frontman Elijah Hewson, che è figlio di Bono Vox. Ma concentrarsi solo su questo aspetto distoglierebbe l’attenzione dalla fresca formula rock da lui costruita insieme ai sodali Josh Jenkinson (chitarra), Robert Keating (basso) e Ryan McMahon (batteria), formula perfetta per rivitalizzare – appena possibile – i locali di musica dal vivo messi a dura prova dalla pandemia. Abbiamo incontrato via Zoom il quartetto di Dublino per approfondire questo interessante debutto.

Anche al di fuori del contesto dell’omonima canzone, il titolo dell’album risuona molto bene con il periodo che stiamo attraversando. È stata una scelta intenzionale in questo senso?

Elijah: Ci è sempre sembrato un titolo forte, a prescindere dalla pandemia. Una volta scoppiata l’emergenza Covid, ha assunto ovviamente un nuovo significato. Dal punto di vista dei testi, l’album è tutto piuttosto positivo. Volevamo trasmettere alla gente questa energia e quel titolo la coglie perfettamente. Ma volendo si può anche intendere in senso negativo, del tipo: “Potrebbe andare tutto a rotoli!”. Per cui godiamoci quello che abbiamo, finché dura.

Durante il lockdown avete lavorato da remoto: un processo piuttosto comune per le produzioni pop, hip hop o dance, ma per un gruppo rock le cose sono un po’ diverse, no? Com’è stato?

Elijah: Terribile! Una band non è fatta per quello. Dovremmo poter mangiare, respirare, dormire, litigare insieme. Doverci separare per quattro mesi, appena reduci da un tour, è stato un po’ uno shock. L’aspetto più duro è il non poter suonare insieme: è quello che facciamo per vivere. Ma ne siamo usciti e abbiamo capito che ciò che abbiamo creato potrebbe lasciarci da un momento all’altro. Per cui dobbiamo dedicarci con tutto il cuore alla musica: per questo abbiamo messo così tanta energia nella realizzazione dell’album.

Nel vostro sound si può sentire una chiara influenza del post punk e della new wave. Potete citare alcuni album o brani fondamentali di quel periodo che hanno avuto un impatto sulla musica degli Inhaler?

Elijah: La risposta ovvia sarebbe Love Will Tear Us Apart dei Joy Division, come del resto tutto l’album (Unknown Pleasures, ndr). Anche gli Echo & the Bunnymen e i Killing Joke sono stati una grande influenza, e in generale la scena di Manchester degli anni ’80.

Le strofe di Who’s Your Money On, con quelle delicate parti di chitarra e quel basso molto pulsante, mi ricordano certi pezzi dei Talking Heads. Avete una passione per quella band?

Ryan: Sì, se io potessi assistere a un concerto del passato, sarebbe sicuramente Stop Making Sense (film-concerto del 1984, ndr). Quando scriviamo canzoni, probabilmente a livello subconscio lo facciamo immaginandoci che fossero state scritte dalle nostre band preferite. Who’s Your Money On è una sorta di via di mezzo fra Talking Heads e New Order, In My Sleep ricorda i Killing Joke… Tutto ciò documenta quanta musica amiamo ascoltare.

Robert: Il nostro produttore poi ci ha avvicinato molto alle produzioni Motown, soprattutto per quanto riguarda la parte di percussioni, che i Talking Heads ripresero magistralmente. Per cui in quest’album ci sono molte cose che non abbiamo mai fatto dal vivo, cose che in generale fanno venir voglia di ballare. Non vediamo perché la guitar music non debba farti muovere!

Ascolta It Won’t Always Be Like This degli Inhaler in streaming

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