È in un’uggiosa domenica mattina di fine gennaio – a una manciata di giorni dall’inizio della 74esima edizione del Festival di Sanremo – che incontriamo Irama, che quest’anno torna sul palco dell’Ariston con Tu no. «Un progetto a cui lavoriamo da diverso tempo», racconta Shablo, produttore e manager di Filippo, che lo segue per il secondo Sanremo. «Irama è un artista molto stimolante, è sempre una sfida lavorare sui suoi progetti perché ha tante sfaccettature», aggiunge, rivelando che stanno anche lavorando ad un nuovo album «che rappresenta l’ennesima rivoluzione musicale di Irama, di cui Tu no è il primo tassello».

Un brano su cui Irama non ha avuto dubbi: «Tu no è stata la mia unica scelta per Sanremo. Quando partecipo al Festival presento sempre solo una canzone a cui tengo, e questa è la prima che ho scritto durante il nuovo anno. Parla della mancanza e della distanza, e racconto molto di me in modo molto schietto e sincero» E sul nuovo progetto su cui sta lavorando racconta che «il disco rappresenta un nuovo inizio, una nuova avventura. Ha molte sonorità soul, country: ho fatto tanta ricerca per questo album, c’è una produzione molto organica con un lato più orchestrale».

Irama sulla scelta di esibirsi a Sanremo con Riccardo Cocciante

Idee chiare anche sulla cover con cui si esibirà sul palco dell’Ariston, niente di meno che Quando finisce un amore, che Irama eseguirà proprio con Riccardo Cocciante a distanza di 50 anni dalla sua uscita. «Lui è un maestro dell’emotività. Per me è assolutamente un onore cantare con lui e non è per nulla scontato. Sono contento che abbia accettato di venire a fare questa performance insieme a me. Stare sul palco con un gigante della musica come lui sarà bellissimo e allo stesso tempo molto difficile, quasi una sfida di cui sono molto entusiasta. Questo è un momento che ricorderò per sempre».

La scelta della canzone da portare? «Quando finisce un amore è una canzone che mi piace da morire, è un’altalena di emozioni che condivideremo in maniera non quadrata ma molto fluida per far sì che tutto converga nel migliore dei modi e soprattutto nella maniera più rispettosa».

Il ricordo del primo Festival

Nonostante la giovane età (non ha nemmeno 30 anni), Irama è già quasi un piccolo veterano del Festival di Sanremo. La sua prima partecipazione alla kermesse, infatti, risale al 2016, quando esordì nella categoria nuove proposte con Cosa resterà., per poi tornare nel 2019 con La ragazza con il cuore di latta e nel 2022 con Ovunque sarai. Sulla sua prima volta racconta che «Ho un ricordo nitidissimo di quel Festival. Uscii contro Ermal Meta e ci rimasi molto male perché ero davvero piccolo ma allo stesso tempo ero tanto determinato. Quando dedichi completamente il tuo tempo e sacrifichi tutto per far bene qualcosa è difficile vedertelo portare via così. Però quella cosa mi è servita per fare una promessa con me stesso. Mi dissi che un giorno sarei tornato tra quei big per raccontare la mia musica».

Da quel giorno tante cose sono cambiate e altrettante ne sono successe, come il successo nazionale grazie ad Amici. «Sento spesso Maria, c’è un grande rispetto tra di noi. Le faccio sentire quello che faccio perché lei è una persona molto schietta. Le ho anche mandato Tu no e le è piaciuta molto», svela Irama.

Irama, dopo Sanremo un evento speciale

Il prossimo passo di Irama dopo Sanremo (oltre al nuovo disco)? «Un tour nei palazzetti, la prossima settimana ci saranno già i primi annunci», annuncia a sorpresa Filippo. «Il live è la forma in cui mi rivedo di più in assoluto e sono molto felice che in questo periodo storico la musica dal vivo sia così importante. Le persone hanno voglia di sentire gli artisti suonare e cantare. Prima del tour però ci sarà un evento speciale che racchiuderà un punto della mia carriera».

PAOLOOO