“Kombat Rap”, Kento racconta il nuovo album traccia per traccia
Il primo vero e proprio album solista del rapper dopo ben 14 anni: un lavoro ricco di sound diversi e di ospiti, compresi featuring inaspettati come Johnson Righeira e Lucy Lawless (la mitica Xena dell’omonima serie TV)
Kombat Rap è il nuovo album di Kento, disponibile da oggi (venerdì 31 marzo) sulle piattaforme digitali via 2 Rap / Believe. Escludendo Barre Mixtape del 2021 e i due album con The Voodoo Brothers, questo disco di fatto è il primo album solista dello storico rapper dopo 14 anni.
Kombat Rap ha visto una lunga gestazione, inframezzata da numerose attività che l’artista ha condotto come la pubblicazione di libri, laboratori educativi nelle carceri minorili, concerti, TV, podcast e svariate altre iniziative che rientrano nella sua visione artistica e culturale.
Adesso Kento torna a mettere in primo piano la musica. Frutto del lavoro di dodici diversi produttori, le tracce contemplano un boombap originale affiancato agli esperimenti rock e fino alla techno e alla trap. Dal punto di vista delle collaborazioni, si va da combo classicamente hip hop come Lucariello e Claver Gold a featuring inaspettati come Johnson Righeira e Lucy Lawless, nota per aver interpretato la principessa guerriera Xena nell’omonima serie TV (e qui impegnata in uno struggente omaggio a Fabrizio De André).
«Volevo un disco che avesse la libertà e la forza della musica indipendente ma con un livello di sound e collaborazioni degno di una major. Sono molto, molto contento del risultato», dichiara Kento. «Non credo che in molti si aspettassero da me un lavoro del genere, che ribalta tante scelte musicali del passato e forse scontenterà qualcuno tra i miei storici ascoltatori. Ma non sono mai riuscito nella vita a scegliere la strada facile. Preferirei smettere di fare musica piuttosto che ridurmi ad essere la cover band di me stesso».
Abbiamo chiesto a Kento di raccontarci il Kombat Rap in un esclusivo track by track.
Il track by track di Kombat Rap
Pietre
Kombat Rap non ha nessuna intro ma questa prima traccia che in un certo senso raccoglie e racconta le ispirazioni più forti che mi sono arrivate in tanti anni di musica. Dai Public Enemy a Guccini, da Kendrick Lamar a De André passando per Lou X. 64 barre filate senza ritornello, oltre 160 titoli, momenti, idee. E non dico di più perché voglio lasciare all’ascoltatore il gioco della scoperta.
Non Siete Fascisti Ma
Il singolo che ha anticipato l’album e che mi ha portato molta fortuna. Antifascismo e ironia su un beat techno martellante. Quando la sento suonata alle manifestazioni la gente si mette a saltare, ma funziona ancora meglio quando la facciamo dal vivo. Un quotidiano di destra ha detto che è “agghiacciante” e che “fa paura”, il che per me è un grandissimo complimento.
Che Succede (feat. YDFWÑ)
La trappata autoriale di cui non sapevo di aver bisogno. Atmosfere rarefatte e addirittura un tocco di autotune sul ritornello: probabilmente la traccia che scontenterà di più alcuni dei miei storici ascoltatori. Ma a che serve fare musica se non puoi scontentare nessuno, se non puoi metterti in discussione?
Nuovo Classico
Nell’ultimo periodo mi ritrovo tra l’incudine e il martello di chi mi dice che “sono troppo” e chi mi dice che sono “troppo poco”. Troppo underground o troppo commerciale, troppo militante o ormai svenduto alle logiche di mercato. Nuovo Classico è un sentito vaffanculo alle chiacchiere da social, alle stupidaggini, a chi sta seduto comodo e sa solo criticare. Io sicuramente ho sbagliato delle cose e continuo a sbagliare, ma gli unici che non sbagliano sono quelli che non fanno niente.
La Mia Strada, La Mia Vita (feat. Lucariello)
Dopo tante avventure vissute insieme a Lucariello che, come me, tiene dei laboratori di scrittura nelle carceri minorili, è arrivato il momento di fare una traccia insieme. Street, pesante e carica di orgoglio, forse una delle canzoni più classicamente hip hop del disco.
Non Mi Parli (feat. Claver Gold)
Avevo questo beat storto, poetico e bellissimo di Gian Flores, e Claver l’ha interpretato alla grande con tutta la sua malinconia e poesia. Per quanto mi riguarda, il tema dell’incomunicabilità mi è molto caro, e quindi ho scritto per immagini, facendomi guidare solo dalle emozioni senza pensare ad altro. Un viaggione dalla prima all’ultima nota.
Collutorio
Con un beat rockettaro del genere cos’altro dovevo fare se non scrivere una traccia da battaglia? Grazie di cuore a DJ Fastcut che mi ha consegnato questa mina. Sinceramente non ho resistito a tenerla nel cassetto fino all’uscita del disco. È un po’ di tempo che la faccio anche dal vivo e il riscontro è sempre pazzesco.
Pasionaria
Nonostante la lotta, nonostante tutto il resto, io adoro scrivere canzoni d’amore, e chi ha seguito i miei dischi lo sa bene. Pasionaria celebra una donna appassionata, inquieta e forte, che sa mettermi in crisi e risolvere le crisi allo stesso tempo. L’altro giorno leggevo una frase di Sartre che mi sembra appropriata: “La mia testa è un sabba, e tu ne sei tutte le streghe”.
Kento Banton (feat. Burru Banton)
Quando si ha la possibilità di collaborare con una leggenda della dancehall giamaicana come Burru Banton cosa si deve fare? Picchiare forte sia col concetto che con la metrica! Una delle tracce che mi sono più divertito a scrivere e sono curioso di vedere come verrà accolta dal pubblico. Da parte mia è pazzesco trovare il mio nome scritto accanto a uno dei miei idoli di quand’ero ragazzino.
Combat
Beat e rap. Zero cazzate, zero fronzoli, zero stupidaggini. Una traccia costruita “all’antica” dal punto di vista della struttura, su un beat elettronico, quadrato e granitico. Non posso ascoltarla in macchina perché mi viene da premere troppo il piede sull’acceleratore.
Amore Che Vieni, Amore Che Vai (feat. Lucy Lawless)
Come misurarsi con una leggenda come De André? Con amore, rispetto e un pizzico di follia. Erano i giorni in cui Lucy – che tutti conoscono come attrice ma è anche una bravissima cantante – si trovava a Roma, e quindi siamo entrati in studio e mi ha regalato questo blues in sei ottavi. Sicuramente non la cover che siete abituati a sentire tutti i giorni.
Come Ginobili (2023 remaster)
Una celebrazione degli anni d’oro del basket a Reggio Calabria e del periodo in cui lo sport e la musica hanno tirato fuori tanti ragazzi da giri pericolosi e difficili. Un abbraccio a Manu Ginobili e un saluto commosso a Kobe Bryant, con cui tutti abbiamo giocato da bimbi, visto che suo padre era la stella della nostra squadra, la Viola RC.
Io Sono Libero? (feat. Johnson Righeira)
Una traccia dance che farà storcere il naso ai puristi, pescata direttamente dagli anni ’80 dal punto di vista del sound, ma con un testo decisamente d’attualità. Righeira ha ovviamente i ritornelli killer nel suo DNA, ma anche una consapevolezza che trovo si sposi perfettamente con la mia. Inaspettata, se la ascoltate non ve ne pentirete.
Niente Cambia (Non per Sempre) (feat. Cassandra Raffaele)
La voce e lo stile di Cassandra sono incredibilmente espressivi, si tratta di un’artista unica nel suo genere. Da parte mia ho giocato con metriche e parole per costruire un racconto per immagini che parla dell’esigenza di cambiare noi stessi e la nostra percezione del mondo. Alle serate di poesia mi capita molto spesso di fare questo testo dal vivo, non sempre viene percepito come un testo rap, e questo mi fa molto piacere.
Bonus track: Tutto e Subito (2023 remaster)
La mia traccia portafortuna, di qualche anno fa, che ho deciso di mettere nell’album in una nuova versione rimasterizzata, visto che non aveva mai avuto un’uscita ufficiale. Beat dubstep del mio storico socio Peight, e strofe che, invece di invecchiare, sono purtroppo diventate sempre più d’attualità nel corso degli anni.