Liede firma il brano sanremese di Giorgia e pubblica “Testacoda”. Il track by track
Il cantautore torinese, già autore con Samuel, ci ha raccontato traccia per traccia il suo nuovo album uscito il 10 gennaio
Dopo aver scritto con artisti del calibro di Samuel, Liede è pronto per un’altra importantissima prova d’autore. Ha infatti preso parte al roster di scrittura di Parole dette male, il brano che Giorgia porterà sul palco del Festival di Sanremo. Recentemente, più precisamente il 10 gennaio, il cantautore torinese ha pubblicato Testacoda, il suo secondo album che segna l’inizio di un nuovo percorso artistico dopo l’esordio con Stare bravi, datato 2016. In Testacoda, Liede unisce le atmosfere clubbing alla forma classica della canzone italiana. Celebra la notte, l’alba e il ballo come gli antidoti alle difficoltà della vita quotidiana. L’album è stato prodotto da Ale Bavo e vede come collaborazione di spicco quella proprio di Samuel.
Di seguito, il track by track di Testacoda raccontato proprio da Liede.
E ancora, e ancora, e ancora
Manifesto un po’ lapidario dei concetti di amore e serate, stravizi notturni e vita dissoluta. Vèstiti bene, che andiamo a farci male. C’è una sola verità: non si smette mai. Di giorno in giorno, di settimana in settimana, e ancora, e ancora, e ancora. Il look ha un non so che di Moderat.
Metti che
C’è profumo di Torino, Murazzi, e giovanile godimento di momenti nonsense. Ma anche drastica maturità nel riconoscere che il patto col divertimento è un brindisi al fallimento. Fa male, ma è così. Gira tutto attorno a un piano elettrico nelle sue movenze tipiche della house music, ma 30 bpm in meno. Aleggia lo spirito di Paul Johnson, Get Get Down, mancato proprio nei giorni di arrangiamento di questo pezzo (4.8.21).
Sogni randagi (feat. Samuel)
Gli animi più sensibili patiscono il futuro, faticano a trovare un senso all’esistenza e si dannano per la caducità della bellezza. Vivere sopra le righe o sopravvivere? Nel cercare una risposta rimaniamo vicini, nell’abbraccio protettivo della notte, come sogni randagi che solo l’alba può catturare. Ballad pop con diagonalismi elettronici, il ritornello sembra fatto apposta per la voce di Samuel (Subsonica), e infatti…
Origami
Estetismo onirico, dove affiora il tema evergreen della morte, in questo caso violenta. C’è amore, come sempre, e realizzazione dei limiti della comunicazione e del linguaggio. Vorrei essere tante cose, e invece sono qui ad arrotolarmi su dei discorsi, dei quali riesco a ricordare solo il gusto. Un pezzo quasi unico nel suo genere, drum ‘n’ ballad cantautorale.
Chance
Assenza di qualcosa di mostruosamente necessario, dalla quale il protagonista deve disintossicarsi, e far pace col fatto che, sì, può farne a meno. Forse. Ritmica breakbeat nella strofa, contrapposta alla cassa in 4/4 nel ritornello, sulla quale viaggiano elementi riconducibili sia alla musica techno che a quella pop.
Brutta storia
Triste e autobiografica canzone d’amore. Quando si è il quarto desiderio dei tre messi a disposizione dal genio della lampada, però, c’è ben poco da fare.Il basso elettrico vero, fatto di corde, convive col Moog, e la chitarra acustica accompagna e regge tutto il brano, intrecciandosi con trame di synth molto esili.
Credici
Siamo al funerale del fanciullino di Pascoli, e ubriacarsi al ballo degli abbandonati sembra l’unica via per godere di qualche momento di pace. Approccio il più possibile “less is more”, pochi strumenti e utilizzo del vuoto, del silenzio. Cassa, rullante e basso Moog a tessere una trama quasi hip-hop, e chitarra elettrica dal sapore Arctic Monkeys ad amalgamare il tutto.
Quando si mette male
Quel momento in cui si ha più bisogno della musica, di un beat al quale aggrapparsi per qualche ora, di una calda grotta buia piena di decibel perché inizi la catarsi. La composizione nasce da un loop di basso del mondo rave anni 90, al quale vengono accostati elementi ritmici e armonici che richiamano la house tedesca sempre 90s dei Whirpool Productions (From disco to: Disco).
Non morire domani
Un atto di fede. La vita è un gioco crudele nelle mani del diavolo, una coreografia di rimpianti. Ma c’è salvezza nelle piccole meraviglie, come rincasare all’alba, se si è così bravi e fiduciosi da riconoscerne e apprezzarne il gusto. 86 bpm, drums claudicanti, un brevissimo trip lisergico e nessun ritornello.
Liede sarà in tour per presentare Testacoda. Dopo aver fatto tappa a Torino, gli appuntamenti sono al Locmotiv di Bologna (18 febbraio), a Mosso a Milano (4 marzo) e al Glue di Firenze (18 marzo).