Interviste

Road to Sanremo con… Will

Il nostro viaggio alla scoperta dei partecipanti al circuito Giovani prosegue con il cantautore veneto, tra i sei artisti selezionati per concorrere nella categoria dei big

Autore Billboard IT
  • Il19 Dicembre 2022
Road to Sanremo con… Will

Will

“Road to Sanremo con…” è il nostro nuovo format con cui vi presentiamo i nuovi talenti che hanno concorso a Sanremo Giovani, la cui finale si è svolta venerdì 16 dicembre. Dopo aver conosciuto meglio Mida, oggi è il turno di Will, tra i sei artisti selezionati per partecipare alla gara dei big che si terrà a febbraio. Classe 99 e nato a Vittorio Veneto, Will è senza dubbio una delle voci più apprezzate della nuova generazione. La sua penna, influenzata dal british pop e dal cantautorato italiano, nell’ultimo anno si è distinta per freschezza e immediatezza, diventando così una vera e propria icona della Gen Z.

Nella vita di Will, la musica è sempre stata una costante, fino a diventare la sua quotidianità. Oltre che – ovviamente – una passione. Tanto che nel 2020 partecipa a X Factor, arrivando fino ai live. Will però si fa notare già alle audition con Estate, brano ispirato a Someone you loved di Lewis Capaldi, che ha superato oltre 30 milioni di stream totali su Spotify e uno dei pezzi più utilizzati su TikTok. A giugno di quest’anno arriva Chi sono veramente, il suo primo EP.

Anche per Will, però, la prova più importante arriva ora. Dopo aver superato lo scoglio di Sanremo Giovani con la sua Le cose più importanti, il cantautore è tra i sei nuovi talenti selezionati per concorrere con i ventidue big già annunciati. Lo abbiamo raggiunto per sapere come sta vivendo questo momento così speciale.

Ciao Will, sei tra i sei artisti selezionati che arricchiscono la lista dei big. come ti senti?

Sto vivendo attimi e momenti davvero indescrivibili, un tripudio di emozioni e sentimenti che mi porterò sempre nel cuore. L’adrenalina in questo momento è troppo alta, cercherò di realizzare veramente nei prossimi giorni quello che mi sta succedendo. Sono felicissimo e orgoglioso di aver portato ad un pubblico così ampio la mia musica, Le cose più importanti è un brano a cui tengo in particolare e sono contento sia arrivato come desideravo.

Sono veramente grato alla commissione che ha creduto nel mio progetto e nella mia musica consentendomi di realizzare un sogno che mai avrei pensato potesse realizzarsi. Devo ringraziare anche al mio team, che mi ha supportato sin dal giorno zero in un percorso fatto di sacrifici, costanza e determinazione. Sono fiero e onorato di essere in gara con tantissimi artisti che sono dei veri e propri idoli della musica italiana, non vedo l’ora di poter vivere il vortice delle emozioni che mi porteranno a Sanremo!

Conoscevi già gli altri ragazzi che hanno partecipato con te a Sanremo Giovani?

Sì, anche se io in realtà sono “nel giro” da meno tempo di loro, arrivo un po’ da novellino, quindi quando ci siamo visti la prima volta ho fatto anche un po’ il fan! Mi piacciono davvero tutti, ognuno di noi ha un progetto diverso dall’altro e sono tutti veramente validi e interessanti. Faccio quindi un grosso in bocca a lupo a ciascuno di loro. Poi questa è un’occasione talmente bella che sarebbe un peccato viversela male per la competizione.

Il tuo brano si chiama Le cose più importanti. Al momento, quali sono per te queste cose? Oltre alla musica, ovviamente!

La musica è sempre al centro di tutto. Al momento la cosa più importante per me è la sincerità, non tanto intesa come dire la verità, quando più come essere sinceri con noi stessi. In passato ho avuto difficoltà ad esserlo, ora mi sento totalmente a mio agio con chi sono e ci tengo che questa cosa arrivi anche sul palco. Voglio portare il mio progetto nel modo più sincero possibile. La musica mi ha aiutato a capire davvero chi sono, è stata una sorta di autoanalisi che mi è servita un sacco.

E invece il tuo brano cult di Sanremo qual è?

Ce ne sono parecchi, però mi affascina parecchio la storia di chi arriva ultimo e poi diventa il primo in altri contesti. Quindi ti dico Vado al massimo di Vasco, che una leggenda metropolitana diceva essere arrivata ultima al Festival del 1982. Ultimamente sono anche abbastanza in fissa, sto scoprendo davvero un mondo!

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PAOLOOO