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Lazza. Dal piano alla vetta, la storia del rapper dell’anno. Settembre/ottobre 2023

Il numero di settembre/ottobre è davvero un’edizione speciale del nostro magazine, per la prima volta ci addentriamo nel mondo della “new classic”, che affonda le sue radici nella musica classica ma che ha come suo orizzonte estetico e sonoro anche la realtà sonora contemporanea

Autore Billboard IT
  • Il15 Settembre 2023
Lazza. Dal piano alla vetta, la storia del rapper dell’anno. Settembre/ottobre 2023

Lazza è il rapper dell’anno (o forse degli ultimi due anni) per i numeri incredibili e per il primo posto in classifica con Sirio per 21 settimane (non consecutive). Lazza è anche sulla cover del nostro numero di settembre/ottobre dedicato alla new classical, il genere che parte dalla musica classica per guardare verso nuovi orizzonti estetici e sonori.

Il numero di settembre/ottobre è davvero un’edizione speciale del nostro magazine, per la prima volta ci addentriamo nel mondo della “new classical”, che affonda le sue radici nella musica classica ma che ha come suo orizzonte estetico e sonoro anche la realtà sonora contemporanea.

Lazza, il rapper dell’anno, è in questo caso una autentica punta di diamante in relazione al rapporto tra il successo e un percorso accademico. Ma anche Dardust è un altro esempio di coraggio e visionarietà, e nel nostro numero ci ha raccontato con dovizia di particolari la sua formazione e il suo modo di collegare il passato e il presente, provando a costruire un ipotetico futuro.

In questo numero omaggiamo il grande Ezio Bosso. Personaggio al contempo poetico, carismatico e accessibile, in grado di coniugare accademia, intrattenimento, classicità e contemporaneità.

Leggerete un’ampia carrellata di interviste ai nuovi protagonisti della new classical. Francesco Tristano, Davide Locatelli, Federico Albanese. E poi Alessandro Martire, Cesare Picco, la giovane e promettente Effe Effe, il direttore d’orchestra Giuseppe Califano, il trio Stellare.

Il racconto di una visita all’Archivio Storico Ricordi a Milano, luogo quasi segreto, ma non chiamatelo così perché la sua funzione è di essere una porta sempre aperta per la comprensione della storia (anche imprenditoriale) della musica italiana. Ma anche una retrospettiva su Ludovico Einaudi e tanto altro ancora.