Da Ernia a Matteo Romano: le canzoni d’amore più amate dalla Generazione Z
Quando si parla di canzoni d’amore la generazione Z sembra tra le più ricettive, tra playlist e TikTok: ecco i brani preferiti
La giornata di San Valentino è probabilmente tra le più amate e, allo stesso tempo, più odiate. Tra fiori e cioccolatini, c’è chi si gode la sua dolce metà e chi si strugge, per un amore finito o mai iniziato.
Così, il mondo si divide tra chi a San Valentino vuole ascoltare solo canzoni sdolcinate, piene di frasi da dedicare alla persona di cui si è innamorati, e chi invece vorrebbe solo urlare e svegliarsi il 15 febbraio senza ritrovarsi Instagram intasato di canzoni d’amore.
Proprio quando si parla di canzoni d’amore, la Generazione Z, che comprende tutti quelli nati tra il 1996 e il 2010, è sicuramente tra le più ricettive. E questo non perché i millennials o gli adulti non ne vogliano sapere dell’amore, anzi.
La Gen Z, però, tra trend su TikTok e playlist d’amore sulle piattaforme di streaming, è tra coloro che forse, anche in questo preciso momento storico, stanno vivendo l’amore in un modo diverso, dove è la distanza a farla da padrone e la musica, come avviene molto spesso, è uno di punti di contatto (quasi) eterni con chi si ama.
Le canzoni d’amore possono avere significati sfumati, non comprensibili al primo ascolto. Possono essere dirette, sincere e anche spietate, a volte. Allo stesso modo possono essere malinconiche, portatrici di nostalgia per un amore passato.
Ecco quindi quali sono le canzoni dei giovani innamorati, ovvero i brani amati dalla Generazione Z che parlano, in tanti modi diversi, di amore.
Superclassico – Ernia
“Però mi si ferma il battito / Quando ti incontro per strada sembra un derby di coppa / Noi siamo un superclassico” è probabilmente una delle strofe d’amore più ricorrenti degli ultimi mesi. Superclassico di Ernia, infatti, non è solo una hit del suo ultimo album, Gemelli, ma è anche una canzone d’amore che racconta perfettamente quella che è la parabola di molte relazioni: nascita, evoluzione e fine, condita da un po’ di gelosia. Con un riferimento calcistico alla rivalità tra Boca Juniors e River Plate, storiche rivali del campionato argentino e metafora della “rivalità” tra il cantante e i nuovi amori della sua ex ragazza.
Destri – Gazzelle
Gazzelle è forse, tra tutti i cantautori indie italiani, quello che racconta l’amore dal punto di vista più struggente e malinconico. Destri, brano scritto dal cantante post quarantena, racconta di una storia finita male e di un rapporto ormai irrecuperabile. E l’amore è anche questo: rottura e delusione, condite con una bella dose di lacrime. Di tutto questo Gazzelle è chiaramente un esperto.
Concedimi – Matteo Romano
Matteo Romano, cantautore italiano nato nel 2002, probabilmente non avrebbe immaginato che il suo brano Concedimi sarebbe diventato un successo su TikTok e sulle piattaforme di streaming. Questa volta non parliamo di storie finite e irrecuperabili, ma di un amore immaginario e dell’illusione di poter essere ricambiati per poi perdere irrimediabilmente le speranze. Anche in questo caso, il cantante, che fa proprio parte delle Gen Z, ci mostra un altro lato dell’amore che avrà riguardato, riguarda e riguarderà tutti, senza distinzione d’età.
Questa nostra stupida canzone d’amore – TheGiornalisti
“Sei la Nazionale del 2006, ma dentro casa col vestito da sposa / Sei il finale migliore di tutti i film che possiamo guardare / Prima di andare a dormire” è sicuramente una delle frasi d’amore più celebri degli ultimi anni. In Questa nostra stupida canzone d’amore il riferimento calcistico alla vittoria dell’Italia ai mondiali 2006, utilizzato dai TheGiornalisti, diventa un modo per dire a chi si ama che è la cosa migliore che ci possa essere capitata nella vita. E c’è forse dichiarazione d’amore più bella di questa?
Adore You – Harry Styles
I fan sono riusciti a superare la fine degli One Direction anche grazie al promettente lavoro di Harry Styles. Amato dalla Generazione Z, il cantante inglese va oltre le distinzioni di genere e i canoni che vorrebbero il maschio macho che non piange mai. E Adore You, brano contenuto nel suo ultimo album Fine Line, è un ode verso la persona che si ama e per la quale si farebbe davvero qualunque cosa. Perché l’amore, oltre che struggimento e malinconia, è anche, ovviamente, desiderio di essere felici con chi amiamo.
Loving Someone – The 1975
L’amore non guarda in faccia nessuno. Non fa distinzioni di genere e di provenienza geografica. Un sentimento che riguarda tutti e che va celebrato in qualunque sua forma, come fanno i 1975 con il brano Loving Someone dedicato alla comunità LGBTQ+. “We are all human, we’re just like you, man” canta la band di Matty Healy. Un vero e proprio inno all’amore in tutte le sue sfumature di colore e forma. Una canzone sicuramente cara alla Generazione Z, che ha da sempre a cuore le tematiche dell’inclusività e dell’amore incondizionato.
I love you – Billie Eilish
Billie Eilish è tra le voci simbolo della Generazion Z. Nata nel 2001, la cantante americana ha portato una ventata d’aria fresca nel panorama musicale mondiale, portando all’attenzione del pubblico mainstream tematiche anche molto delicate, tra cui quella della salute mentale. Nel suo debut album, When We All Fall Asleep, Where Do We Go?, è incluso anche i love you, un brano incentrato sulla difficoltà di dire proprio “Ti Amo” e su quanto possa essere difficile accettare la risposta che ci torna indietro. Oltre ad essere una delle preferite di Billie, come lei stessa ha ammesso a Radio Energy, è anche una delle canzoni maggiormente legate all’amore della cantante. E i ragazzi della Generazione Z, ma tutti più in generale, sanno quanto è complicato dire quelle due parole che possono cambiare davvero tutto.