Elettronica

Fra complessità e semplicità: i Simian Mobile Disco raccontano “Murmurations”

I Simian Mobile Disco (James Ford e Jas Shaw) per il nuovo album “Murmurations” hanno fatto una scelta audace: lavorare con un coro di voci femminili dentro a una struttura sonora figlia della musica techno

Autore Tommaso Toma
  • Il16 Luglio 2018
Fra complessità e semplicità: i Simian Mobile Disco raccontano “Murmurations”

Simian Mobile Disco, "Murmurations"

Da poco è in circolazione Murmurations, uno degli album di musica elettronica più audaci e meno tradizionali degli ultimi anni, soprattutto per la scelta presa dai Simian Mobile Disco – duo composto da James Ford e da Jas Shaw – di lavorare con un coro di voci femminili dentro a una struttura sonora figlia della musica techno. All’apparenza un’operazione complicatissima, ma riuscita con grande eleganza grazie all’intelligenza di questi due genietti che da più di un decennio sorprendono per le loro intuizioni. Visti i problemi di salute di Jas (a cui auguriamo il meglio) abbiamo parlato della genesi di questo album con James Ford che è conosciuto anche per il suo lavoro di produttore.

Quando ho incontrato Martin Gore dei Depeche Mode a Milano mi colpì la definizione che diede del tuo modo di produrli e della vostra musica: “vibrante, viva e quasi umana”. Direi che ora, dopo aver ascoltato Murmurations, ho davvero capito il perché!

Sono molto fortunato che i Depeche abbiano detto questo di noi! (ride, ndr) Volevamo usare la voce umana in una maniera poco tradizionale e sperimentare differenti modi di interazione con la musica dance elettronica. Per farlo dovevamo dall’inizio affrontare tutto in maniera diversa ed ecco che il caso fortunato mi ha portato ad assistere a un concerto di un coro di cui è direttrice Luisa Gerstein, una cara amica di mia moglie. Abbiamo coinvolto il Deep Throat Choir e devo dire che è stato un processo complesso, risolto per tentativi con diverse soluzioni armoniche.

La cosa più interessante era comportarsi con questo coro – che ha una timbrica molto “malleabile”, diciamo così – come se fosse un vero e proprio strumento. Con Luisa abbiamo da subito parlato a lungo, discutevamo proprio sul tipo di timbriche da esprimere. Visto che non abbiamo scelto un coro di bambini, di voci bianche o una voce altamente drammatica, è venuto fuori come primissima referenza un disco degli anni ’80, l’album de Le Mystère des Voix Bulgares, che era uscito per la 4AD. Conosci?

Sì, all’epoca comprai quell’album, era una cosa cool conoscerle. Anni dopo un gruppo pop molto “stravagante” italiano le ha utilizzate per un loro brano (cari lettori, molto probabilmente sapete che mi riferisco al Pippero di Elio e le Storie Tese, ma dubito che James lo conoscesse… ndr).

Ecco, io le avevo scoperte perché me le aveva fatte sentire Graham Massey (producer mancuniano, mente del progetto di musica elettronica 808 State, ndr) e riascoltandole ci siamo illuminati a vicenda. Ci colpiva questo andamento estremamente ondivago, fluido delle tonalità, passando dal quasi sussurrare a grida improvvise. Molto teatrale, e a proposito di teatralità poi abbiamo ascoltato Meredith Monk e le melodie più infantili create da Moondog. Ecco, tutte queste referenze ci piacevano e ci siamo divertiti a lavorare seguendo questi artisti visionari!

Mi piace il contrasto tra il coro femminile e la vostra musica, soprattutto nel singolo Caught in a Wave.

In effetti abbiamo pensato che fosse interessante il contrasto delle loro voci con la musica da noi prodotta, figlia della cultura techno che è sicuramente è più maschile, muscolare. Una dicotomia piena di fascino. Per questo brano, di cui Luisa ha anche scritto il testo, abbiamo realizzato un bell’equilibrio tra i droni, il coro, le percussioni utilizzate. Quando l’abbiamo finito ho pensato a un pezzo di Moondog.

Simian Mobile Disco, "Murmurations"
I Simian Mobile Disco: James Ford e Jas Shaw

Parlavi di fluidità: il tema è riproposto nella copertina di Murmurations? C’è un legame?

Certo, soprattutto se vi spiego il perché di questo titolo per l’album. Mi è venuto in mente mentre lavoravamo in studio: ho guardato fuori dalla finestra e ho cominciato a concentrarmi sulle mutevoli formazioni che un grande stormo di uccelli disegnava nel cielo con quel suono particolarissimo (in inglese: “starling murmurations”, ndr); sembravano onde, meravigliose e imprevedibili.

Ho pensato che delle semplici regole potevano generare un’affascinante struttura complessa e quando sono tornato in studio ho chiesto di improvvisare con le voci utilizzando un processo molto semplice di sovrapposizioni che diventavano poi sempre più complesse e i risultati sono stati davvero soddisfacenti.

Tu hai questo intenso approccio concettuale con la musica ma sono curioso di sapere il tuo rapporto con la musica commerciale: in fin dei conti hai anche lavorato come producer con il mainstream (Depeche Mode, Haim, Mark Ronson)… Che cosa senti alla radio?

Devo dirti con onestà che non mi piace ascoltare la radio: mi annoia questa massa di musica pop, R&B e hip hop. Non riesco neanche più a sentire Radio One della BBC… Ma c’è un sacco di musica musica nuova interessante che circola attraverso nuovi canali – magari sulla rete, come nel caso di NTS Radio.

NTS Radio è davvero incredibile, suonano il meglio di tutto e trasmettono da Los Angeles o Shanghai. Tutto è partito da uno studio a Hackney, Londra e da due persone: Femi Adeyemi e la sua amica Clare Urbahn. Il futuro è in queste modalità.

E infatti noi abbiamo presentato Murmurations qui dal vivo al Barbican Centre e in radio da loro. La radio è stata purtroppo surclassata da Spotify o da Apple Music. Quando ero ragazzo ancora funzionavano come luoghi di conoscenza i negozi di dischi e i programmi radiofonici in FM ma oggi tutto è cambiato. Penso che sia comunque eccitante essere protagonisti di questo periodo storico ricco di grandi cambiamenti di costume.

Mi piace la playlist per Spotify che avete creato in occasione dell’uscita dell’album. Ci sono indie band come The Fall, Broadcast, Stereolab ma anche compositori come Ennio Morricone. Curiosità: conosci Piero Umiliani?

Lo conosco e mi piace molto la music library italiana: è piena di intuizioni e sperimentazioni geniali che ci hanno ispirato.

Ascolta Murmurations dei Simian Mobile Disco in streaming

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