Dantedì: da Tedua a Clementino, la musica omaggia il Sommo Poeta
Per la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, vi segnaliamo due eventi e quattro lavori musicali celebrativi del poeta fiorentino
Nella giornata dedicata al più grande poeta della nostra storia, non potevano certo mancare gli eventi-ponte tra Dante e la musica. Oggi, 25 marzo, infatti è la data che i dantisti riconoscono come l’inizio del viaggio nell’aldilà descritto nella Divina Commedia. Quest’anno ancora più importante perché si contano 700 anni dalla morte del poeta.
Da Clementino a Tedua, passando per Murubutu e Claver Gold, abbiamo raccolto alcuni degli appuntamenti più attesi che ci attendono nelle prossime ore. Nel frattempo, potete ascoltare i progetti musicali più significativi degli ultimi anni ispirati al Sommo Poeta. Com’è giusto che sia, è la rima la grande protagonista.
Tedua
Partiamo con Tedua, artista ligure che ha fatto del legame con Dante un vero e proprio trademark, rappresentato dal soprannome Dantedua. Oggi, alle 18.40, il rapper si troverà al Belvedere Jannacci, al 31esimo piano di Palazzo Pirelli, per l’evento Dante e i Giovani: la musica rap parla di Dante, dove sarà anche trasmessa la clip Vita vera Mixtape: Aspettando la Divina Commedia. L’appuntamento si potrà seguire sulla pagina Facebook del Consiglio regionale della Lombardia e sulla home page del sito www.consiglio.regione.lombardia.it. Nell’attesa, godetevi il suo ultimo progetto, che prepara il terreno al suo atteso album rimandato causa Covid-19.
Claver Gold, Murubutu
Impossibile non citare uno dei più ambiziosi progetti musicali a tema Dante usciti negli ultimi anni. Parliamo ovviamente di Infernum, il joint album costruito sull’inferno dantesco da Claver Gold e Murubutu. Quest’ultimo, proprio questa mattina, ha incontrato virtualmente 700 studenti di Bari in occasione di un’iniziativa promossa dall’assessorato alle Culture del Comune di Bari con il Teatro pubblico pugliese. Il numero di ragazzi coinvolti non è casuale. Quest’anno ricorre infatti l’anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante, avvenuta tra il 13 e il 14 settembre del 1321.
Il talk Dante Alighieri a tempo di rap: conversazioni dantesche con Murubutu «unisce la musica, il teatro e la letteratura e riesce ad avvicinare Dante e il Medioevo ai giorni nostri», ha commentato a Repubblica l’assessora comunale alle Politiche educative e giovanili Paola Romano. «Anche se sono passati 700 anni dalla morte del sommo Poeta, la sua opera è più attuale che mai e rappresenta la base della nostra cultura e della nostra lingua».
I due rapper saranno anche coinvolti dall’Università di Napoli Federico II per il Dantedì federiciano. Prenderanno infatti parte a Re-doneDante – Nella selva dei nuovi media, un evento attraverso la musica, il fumetto, il videogioco, l’illustrazione e l’installazione ambientale, «alcuni dei moderni canali mediali attraverso cui Dante continua a parlare al pubblico dei contemporanei». L’appuntamento è in diretta streaming sui portali dell’Università e del Comune di Salerno alle 20.30.
Jovanotti
Non poteva mancare all’appello Serenata rap, successo di Jovanotti che conoscono anche i sassi. La canzone rientra di diritto tra le quotes musicali italiane a Dante più note. Il motivo? Fate un salto alla quarta strofa, e troverete il verso 103 del Canto V dell’Inferno: «Amor, ch’a nullo amato amar perdona».
Clementino
Vi segnaliamo infine un ultimo appuntamento, previsto per oggi pomeriggio alle 17. A quell’ora, si terrà un dialogo virtuale tra il rapper Clementino e il Sommo Poeta sulla pagina Facebook dell’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo. Per l’occasione l’artista campano reinterpreterà alcuni dei versi più celebri di Dante. Ad accompagnarlo, le musiche del maestro Maurizio Filardo. La performance sarà preceduto da un incontro con il professor Pietro Cataldi, Rettore dell’Università per stranieri di Siena, e Paola Cioni, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo. Il rapper ha commentato così l’iniziativa: «Questo spettacolo è il frutto di un lungo viaggio mentale. È come se fossi stato per davvero in inferno, purgatorio e paradiso. Quando mi hanno chiesto come adattare la poetica di Dante al rap, ho risposto semplicemente che non c’è nulla da sistemare, perché Dante ha già messo tutto in rima».