Ernia: “Ferma a guardare” con Pinguini Tattici Nucleari è un nuovo passo avanti
L’incontro tra Ernia e la band nel remix uscito oggi suggerisce che il rapper voglia osare sempre di più, come illustri colleghi della rima
Il 2020 di Ernia è stato a dir poco strepitoso. Superclassico rientra di diritto tra le hit italiane più apprezzate dello scorso anno. A distanza di mesi l’album Gemelli continua a macinare ascolti su ascolti e, giudizi di valore a parte, lo ricorderemo come il disco che gli ha cambiato la carriera, fruttandogli una promozione di lega. E come ci insegnano le storie dei massimi rapper nostrani – pensiamo a Guepek – è a partire da questi snodi discografici cruciali che un rimario viene messo in condizione di essere esportato altrove – verso dimensioni musicali più lontane – con le spalle larghe abbastanza.
Una sfida stimolante, che Ernia ha raccolto al volo. La nuova versione di Ferma a guardare impreziosita dai Pinguini Tattici Nucleari uscita oggi ha quindi aggiunto un tocco inedito alle barre del rapper di QT8, che giusto pochi giorni fa abbiamo incluso fra i migliori omaggi rap dedicati a Fabrizio De André, a testimonianza di quanto sia apprezzabile e coraggiosa la sua penna.
Un coraggio che ritroviamo nella ricerca continua di contaminazioni inaspettate. Non è da tutti confrontarsi con certi giganti, ma lo stesso vale per le uscite dalla propria zona di comfort.
Una parte della fan-base storcerà il naso. Ma è il prezzo da pagare per la crescita, e questo Ernia lo sa bene, dato che non ha mai rinunciato ad una formula equilibrata tra sfumature conscious (il suo pane), entertainment e sperimentazione.
Collaborazioni senza frontiere
Il remix di Ferma a guardare segna una nuova fase per Ernia. Decidendo di includere nel suo album meglio posizionato nel mainstream una prova simile, ha condiviso con il proprio pubblico una precisa dichiarazione d’intenti.
Non si tratta certo di una virata di genere. Ernia ha ribadito più volte di amare l’etichetta di rapper. La volontà, semmai, è di arricchirla e dimostrarne la plasticità, come fanno da anni le stelle e gli ultimi padrini del genere, da Fibra con Elisa e Gianna Nannini passando per i Dogo (la scuola più cara al classe ’93) con Ramazzotti e Antonacci.
Niente muri dunque, ma soglie da attraversare a seconda dell’impulso. Una strada per il posizionamento, che porta la dimensione artistica su un altro piano. E, inutile negarlo, verso un pubblico più ampio.
Le parole dei protagonisti
I Pinguini Tattici Nucleari hanno commentato così l’incontro musicale: «Ernia ha fatto la gavetta, come noi, e ci sono molte analogie tra i nostri percorsi, per quanto facciamo generi diversi. È saltata fuori l’idea di provare a fare qualcosa insieme, di mischiare le nostre rispettive visioni musicali».
A sentir lo stesso Ernia, il mix bilanciato è stato frutto di un impegno condiviso: «I Pinguini Tattici Nucleari sono dei veri professionisti, lo sapevo, ma mi è rimasto fortemente impresso come hanno subito preso a cuore la traccia lavorandoci per poter far coesistere le nostre figure artistiche».