Hip Hop

Gang: la storia di XXXTentacion diventa graphic novel

Esce domani “Gang”, la graphic novel dedicata alla trap scritta da Salvatore Vivenzio e disegnata da Matteo Galardini. Un capitolo dedicato anche al trapper americano. In anteprima alcune tavole

Autore Tommaso Toma
  • Il17 Giugno 2021
Gang: la storia di XXXTentacion diventa  graphic novel

Immagine tratta da Gang, graphic novel scritta da Salvatore Vivenzio e disegnata da Matteo Galardini

Esce domani Gang, la graphic novel che racconta la nascita del fenomeno sociale della musica trap, scritta da Salvatore Vivenzio e disegnata da Matteo Galardini. In anteprima vi facciamo vedere alcune tavole della storia che viene dedicata a XXXTentacion, il trapper americano ucciso in un agguato.

Gang cerca di raccontare, secondo l’estetica di un certo tipo di graphic novel, una realtà che ha mille sfumature. Ed è spesso complessa, fatta di incubi e brutalità, di successi ed eccessi e in cui ogni cosa, compresa la morte, è spettacolo. Quindi è adattissima a una elaborazione di questo tipo. E infatti a capofitto ci si sono buttati Salvatore Vivenzio – scrittore, sceneggiatore e giornalista, classe ’97 – e Matteo Galardini, illustratore e disegnatore nato nel 1991. Insieme hanno realizzato tre storie.

La prima è un classico racconto di ribellione, rivalsa, di quelle che piacevano tanto alle gang di Atlanta e a chi le ha copiate in Italia. La seconda affonda le radici nelle difficoltà derivate dal successo. Molti membri di gang/bande/gruppi americani o italiani hanno vissuto durante il loro percorso verso la fama. La terza storia s’ispira all’incredibile figura di XXXTentacion, forse il più importante esponente della scena americana.

Gang, di Salvatore Vivenzio e Matteo Galardini. 2021

Salvatore Vivenzio racconta: «Gang nasce con l’idea di raccontare la nascita e l’esplosione del fenomeno della trap. Un sottogenere musicale dell’hip hop che, prima in America e poi qui in Europa, è diventato un vero e proprio movimento culturale. L’obiettivo, con storie molto brevi e dai colori accesi, era mostrare alcuni temi, elementi e idee dietro la nascita del genere».

Gang, di Salvatore Vivenzio e Matteo Galardini. 2021

Tre episodi

«Dalla rivalsa del primo episodio, la voglia di prendere tutto con veemenza senza dover più chiedere nulla, alla necessità di de-costruire la musica facendola diventare un mero contenitore. E non più un mezzo comunicativo. Dal disagio esistenziale e la solitudine del secondo episodio. Fino alla tragica morte di una trap-star nel terzo», prosegue Salvatore Vivenzio. «Le storie si legano molto all’esplosione del fenomeno, quindi al biennio 2016/2017, e le abbiamo scritte proprio durante quel periodo. Tranne l’ultima, scritta dopo la morte del rapper XXXTentacion a giugno 2018, e la cui narrazione vuole essere un omaggio a un artista controverso ma simbolo di una generazione».

Galardini: «Lavorare a Gang mi ha permesso, prima di tutto, di entrare in contatto con un lato della trap che non conoscevo, quello più intimo e oscuro che si delinea sin dalle prime pagine del fumetto»

Gang, di Salvatore Vivenzio e Matteo Galardini. 2021

Matteo Galardini aggiunge: «Ho conosciuto Salvatore in seguito a un contest ideato da Marco Rincione. Sin da subito mi ha travolto l’energia positiva che solo un autore così giovane e appassionato può avere e ne sono stato subito contagiato. Ho disegnato e colorato qualche storia con il collettivo artistico di cui era fondatore, finché non mi ha proposto di lavorare su Gang. Il genere musicale e tutto il movimento mi affascinano molto. Ho accettato anche spinto anche dall’appoggio di mia sorella, mia prima sostenitrice e ascoltatrice assidua di Capo Plaza e Sfera Ebbasta».

«Lavorare a Gang mi ha permesso, prima di tutto, di entrare in contatto con un lato della trap che non conoscevo, quello più intimo e oscuro che si delinea sin dalle prime pagine del fumetto», precisa il disegnatore. «In più, mi ha concesso di mettermi alla prova come disegnatore in una realtà editoriale. È stato divertente e soddisfacente riempire le mie giornate di tinte accese e di estetica vaporwave, perdermi nei dettagli dei lineamenti dei componenti della Gang e soprattutto sentire di lavorare a qualcosa che un giorno avrebbe preso vita, che già di per sé è qualcosa di impagabile».

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