Hip Hop

Se vi siete persi “GarbAge” di Nitro è il momento di recuperarlo. L’intervista

Prima che iniziasse il lockdown, Nitro ha pubblicato il suo quinto lavoro: eccellente rap (ma non solo) che vi stupirà. Ne abbiamo parlato con lui

Autore Silvia Danielli
  • Il29 Marzo 2020
Se vi siete persi “GarbAge” di Nitro è il momento di recuperarlo. L’intervista

Nitro credito di Roberto Graziano Moro

Un album che non ti vuole distrarre con ritornelli allegri, frasi facili, spiagge e mojiti. No, GarbAge di Nitro, uscito a inizio marzo, poco prima che iniziasse il lockdown italiano, ti sbatte la realtà in faccia proprio come è tipico per il rapper di Vicenza, classe 1993. E che poi lui sia solito anche stupire i propri fan con suoni inediti, è un altro dato di fatto. In GarbAge è stato fondamentale l’apporto di Stabber, produttore hip hop ma da sempre aperto anche a rock ed elettronica, che è stato anche direttore artistico insieme a DJ Slait di Machete. La crew di Salmo e di Nitro stesso.

Nicola Albera, questo il nome di Nitro, è diventato famoso a soli 19 anni quando vinse MTV Spit nel 2013 e divenne anche “il rapper più cercato su Google”. Oggi all’attivo di album ne ha già 5. Chiacchieriamo con lui, al telefono, per fare il punto della situazione.

Come pensi sia stato recepito GarbAge dai tuoi fan? Pensi di averli spiazzati?

Io vorrei che la gente capisse soprattutto quanto sforzo ci ho messo. Non è facile studiare una vita per qualcosa e poi rovesciare tutto. Anche se non tutti hanno capito quello che ho fatto, in moltissimi hanno recepito il fatto che io abbia provato a dare il mio contributo in maniera originale.

Secondo te quali canzoni sono più difficili da recepire?

Io credo Avvoltoi, il brano con Fabri Fibra, perché magari non ti aspetti un ritornello del genere. E poi sicuramente Gostoso: completamente diversa da tutto quello che ho fatto in passato. È il pezzo più genuino del disco. È nato l’estate scorsa quando ero a un concerto al festival LatinoAmericano di Anitta, la cantante brasiliana, e mi sono ritrovato per caso di fianco a Giaime e Andry The Hitmaker (infatti ha la produzione di quest’ultimo e il feat del primo, ndr).  Il giorno dopo ci siamo sentiti al telefono e ci siamo chiesti: “Oh, ma ti piace sta roba?”. La risposta era sì. Abbiamo anche scoperto che tutti e 3 siamo fidanzati con ragazze brasiliane. Quindi due giorni dopo ci siamo ritrovati in studio e abbiamo deciso di scrivere una canzone per loro. Con il loro stile, però. In Italia questo è inconcepibile perché stiamo sempre lì ad analizzare il testo e in Gostoso di parla solo di scopare.

La donna non ne esce neanche benissimo, diciamo.

Penso che in Brasile siano molto più liberali su tante cose, certo ora hanno il presidente Bolsonaro, quindi non so neanche quanto questo corrisponda a verità, ormai. Però le donne dal punto di vista sessuale non si fanno problemi. Se a loro dici troia non ci rimangono male, anzi. Dicono: “Se io voglio esserlo, lo sono e basta”. Soprattutto nel funk brasiliano le donne, poi, sono quelle che vendono di più.

Senti, Nitro, a me pare, che tu ti sia guadagnato un’ottima reputazione nell’ambiente: tu ti senti rispettato?

Non particolarmente. Ci sono parecchie persone a cui non vado a genio ma a me non interessa. Io mi chiudo in camera mia, anche prima della quarantena, e faccio musica e nessuno me la può togliere. Chiunque voglia fare un featuring con me può (o poteva… ndr) venire in studio da me e farlo, anche se non andiamo d’accordo, perché una volta in studio si è diversi. E se uno non vuol venire, che non venga.

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Perché qualcuno non è voluto venire?

Certo! Più di uno!

Hai Fibra Fibra, Tha Supreme, Gemitaiz, Lazza, chi manca?

Non te lo dirò. Di sicuro la questione del tempo c’entra ma a volte dipende di più dalla voglia. Comunque io mi ricordo di tutto e non dimentico. È bello sapere di avere delle persone su cui puoi contare sempre. Comunque io questa percezione di me come mega rispettato non ce l’ho.

I feat sono nati in modo spontaneo?

Era il mio desiderio principale. Per esempio, una volta con Tha Supreme eravamo in due studi vicini a registrare a Roma. Lui ha sentito Rap Shit, gli è piaciuto un sacco e abbiamo deciso di fare il featuring. Noi abbiamo lavorato spesso insieme anche in passato e ci siamo sempre trovati benissimo.

Ma non sarà mica Salmo che non è voluto venire?

Noo, ma figurati! Non abbiamo collaborato per questo album ma GarbAge è nato sotto la sua ala protettrice. Il suo pezzo preferito non a caso è Cicatrici. Io ho lavorato molto da solo, comunque, avevo bisogno di tornare alla modalità con cui producevo album all’inizio della mia carriera, dove magari stavo in una cameretta che era anche il mio studio. Del resto, io sono felice così.

Libellule sembra scritto apposta per questi tempi, soprattutto quando parli di aguzzini del clickbait.

Eppure l’ho scritto mesi fa ed è sempre valido.

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PAOLOOO