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GionnyScandal pubblica “Emo”: «Così entro nel mondo dei ricordi»

GionnyScandal lancia il suo nuovo album “Emo”, in uscita venerdì 4 maggio per Universal Music. Undici brani inediti che raccontano le sonorità del suo “essere Emo”

Autore Giovanni Ferrari
  • Il3 Maggio 2018
GionnyScandal pubblica “Emo”: «Così entro nel mondo dei ricordi»

GionnyScandal

È pieno zeppo di tatuaggi e parla sempre con grande schiettezza. GionnyScandal non vuole farsi chiamare “rapper” («Non mi offendo se mi definite così, ma è un’omologazione: a me non piace etichettarmi») e, a dir la verità, non ha più voglia di apparire per ciò che non è. I suoi 26 anni gli chiedono di saper unire la leggerezza di questa età ma anche il peso di esperienze di vita che sono difficili da digerire. Questa continuo bisogno di unità – di non sentirsi diviso tra le tante parti di sé – emerge anche nel suo nuovo album, Emo, in uscita domani 4 maggio su etichetta Universal Music.

«Lo scopo del genere emo è quello di far entrare la gente nel mondo dei ricordi. Belli e non», ha iniziato a raccontare. «Per Sempre (brano che ha anticipato l’uscita del disco, in duetto con Giulia Jean, ndr) ad esempio mi ha fatto venire in mente la mia ex ragazza che mi aveva promesso che sarebbe stato per sempre». Nel disco (prodotto con Sam Lover) si alternano brani pop, rap, trap e reggaeton: «Ho sentito il bisogno di far capire alla gente che il GionnyScandal che rappava “in modo cattivo” c’è ancora. O meglio: non è che non sono più capace ma non la sento più come roba mia. Ho pensato che questo fosse il momento giusto per dimostrare che lo so ancora fare».

Insomma: in Emo sono comprese tutte le parti che bene si vestono con l’impostazione musicale di GionnyScandal: «Il mercato della musica di oggi non comprende l’emotional core. Ho dovuto scendere a compromessi: il mood di oggi deve essere più “pop”», ha spiegato.



In questi ultimi tempi il cantante ha voluto raccontare la sua storia personale: «Due anni fa ho iniziato a mettere un appello su Facebook dedicato ai miei genitori biologici che mi hanno abbandonato quando ero piccolo. I miei genitori adottivi sono morti e mi ha cresciuto la mia nonna materna. Ora, più che sofferenza, è curiosità. Mi piacerebbe conoscere i miei genitori biologici, ma al momento nessuno ha risposto al mio appello», ha confessato. «Quando ho perso mia nonna, ho sofferto davvero. Scusate se uso questa brutta parola, ma ho sofferto di depressione, ed è stato terribile».

Mentre racconta queste parti di sé (e del proprio passato) GionnyScandal non perde la voglia di scherzare e, lo si vede, la musica in un certo senso l’ha davvero salvato: «Scrivo tutti i giorni. Per fare questo disco ho dovuto selezionare la tracklist da più di cento canzoni». L’artista non ha paura di mostrarsi senza filtri e ha svelato anche alcune fragilità: «Sono un ragazzo molto sensibile. Il film Ghost, ad esempio, mi fa piangere. Io sono una persona che se sta bene, sta bene cento volte più del normale. E viceversa».



Tra una battuta e l’altra, GionnyScandal ci ha parlato di tatuaggi («Ho iniziato a tatuarmi nel 2008. Ora non ne sto facendo altri, anche perché c’è sempre meno spazio», ha scherzato), di dipendenze («Fumo solo sigarette. E basta. Sono un bravo ragazzo, io»), del concetto di perfezione («Andare alla ricerca della perfezione è un paradosso, che ti fa perdere la cognizione della realtà. Quando stai con una persona che è piena di difetti, è bello cercare il “non-difetto” e, quando lo trovi, ti piace ancora di più»).

Da domani prenderà il via l’Emo Instore Tour nelle principali città italiane. E gli altri progetti? «Quest’estate sarò in giro per DJ set in discoteca. Poi inizierò un tour, partendo dall’Alcatraz di Milano il 6 settembre». Sul palco dell’importante club milanese, GionnyScandal sarà accompagnato da una band: «Trasformeremo il disco in sonorità più emo core».

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