Kanye West vuole legalmente cambiare il proprio nome in “Ye”
Dai listening party di “Donda” al dissing con Drake, il rapper di Chicago sa davvero come far parlare di sé in questa estate di trepidante attesa per il suo decimo album in studio
Fatevene una ragione: Kanye West, adesso, vuole solo essere Ye. E i documenti depositati in tribunale proprio ieri, 24 agosto, sembrano confermare la volontà del rapper di Chicago di dare una svolta alla propria identità anagrafica, facendo finalmente un match ufficiale con il nome che ha sempre utilizzato sui suoi profili social.
Non solo: la Corte Superiore di Los Angeles afferma che l’artista 44enne vorrebbe sbarazzarsi del suo nome completo – Kanye Omari West – in favore del suo soprannome di sole due lettere, senza utilizzare nessun secondo nome o cognome.
Una scelta bizzarra, giustificata da “motivi personali”, come si evince dai file datati 11 agosto, ma non pervenuti al sistema giudiziario prima di ieri. Comunque, non è stata ancora ricevuta risposta a una mail di chiarimenti inviata all’avvocato che ha presentato la richiesta in tribunale. Occorrerà comunque l’approvazione di un giudice, prima che la modifica diventi ufficiale.
Kanye West, una continua sorpresa
Kanye, che come spiegavamo prima, si fa chiamare da tempo “Ye” su tutti i suoi social media, aveva già twittato nel 2018 di voler essere riconosciuto come YE e di essere solo formalmente conosciuto come Kanye West. Questo moniker è stato adottato anche come titolo dell’album pubblicato quell’anno dall’artista, un’abbreviazione del suo nome che non solo gli piace moltissimo, che è una parola presente in tutta la Bibbia.
Al momento, Kanye si trova nel bel mezzo del divorzio dalla ex moglie Kim Kardashian West, che comunque non ha richiesto alcuna modifica per tornare al suo cognome d’origine. Anche i quattro figli della coppia hanno il cognome dell’artista.
Non ci resta che restare a guardare quante altre mirabolanti storie ruoteranno alla figura di questo eccentrico personaggio, che in attesa di Donda continua a far parlare di sé in modi che noi umani non potremmo nemmeno immaginare. Tra un dissing con Drake e un album che non è ancora realtà, ci aspettiamo davvero di tutto. Anche il ricostruire la casa in cui è cresciuto dentro lo stadio di Chicago Soldier Field, dove proprio domani è previsto il terzo della serie di listening party di Donda.