Ci sono stelle che brillano solo una notte per spegnersi con le prime luci. Altre il cui bagliore è talmente accecante da essere destinato a splendere per sempre. Tupac Shakur fa certamente parte del secondo gruppo. Era il 13 settembre 1996 quando, a soli 25 anni e dopo un colpo di pistola, Tupac lasciava questa terra per diventare leggenda. E non solo per la torbida vicenda – tuttora irrisolta – in cui la sua morte si inserisce (la faida tra West Coast e East Coast). Ma soprattutto perché quella di Tupac non era soltanto musica. Come tutti i grandi considerati tali, Shakur – a metà tra un thug e una divinità – si è elevato a voce di un’intera comunità che ha trovato nel rap e nell’hip hop la propria Bibbia, e in Tupac il suo profeta in carne ed ossa.

Lo status di leggenda, del resto, è un po’ come quello di classico. “Un classico”, diceva Italo Calvino, “è qualcosa che non ha mai finito di dire ciò che ha da dire”. Lo stesso vale per artisti come Tupac, portatori di un messaggio universale e di un’eredità inesauribile e sempre viva nel tempo. Talmente viva che anche a distanza di ventisette anni, il mito di Tupac (che recentemente è stato inserito anche nella Hollywood Walk of Fame) viene ancora celebrato e onorato, e a farlo con un libro fotografico è stato Michel Haddi. Nel giorno della scomparsa del rapper, il fotografo franco-algerino pubblica Tupac The Legend, una raccolta in edizione limitata a 500 copie (ordinabile qui) di scatti inediti realizzati a Los Angeles nel 1993.

Michel Haddi sul libro “Tupac The Legend”

Nato nel 1956 a Parigi, Michel Haddi è uno di quelli il cui obbiettivo ha visto passare alcune delle star più importanti del mondo. David Bowie, Clint Eastwood, Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, sono solo alcuni dei nomi che Haddi ha ritratto nella sua lunghissima carriera. Eppure, come racconta in un’intervista a Vanity Fair, “nessuno avrà mai l’aura mistica di Tupac”. E ora, grazie a Tupac The Legend e a queste quaranta pagine di ritratti mai pubblicati fino ad ora, tutti potranno vedere Tupac secondo lo sguardo di Michel Haddi. Per semicitare uno dei suoi album iconici, All eyez on him.

«Sono così felice di presentare questo libro in edizione limitata», ha detto Michel Haddi su Tupac The Legend. «La cosa triste è che purtroppo molti archivi nel mio laboratori di New York sono stati rubati. Dunque ciò che è rimasto sono delle immagini esclusive e uniche che sono fiero di condividere e che mostrano l’icona immortale e senza tempo che è stato Tupac. La sua fiamma è ancora calda, corre veloce e sarà ricordata per sempre», continua Haddi.

Michel Haddi: «In Tupac ho rivisto Martin Luther King»

Michel Haddi ha ricordato anche il giorno in cui le foto presenti in Tupac The Legend sono state scattate. «Stavamo facendo uno shooting per un magazine, e Tupac era lì, stiloso come sempre. Era con John Singleton, avevano appena finito di girare Poetic Justice. Io ero ancora stordito e allucinato dal quasi incidente stradale che avevo fatto mentre mi recavo sul luogo dello shooting, e quando ho guardato Tupac improvvisamente ho visto Martin Luther King. Gli ho detto che avrei voluto ritrarlo in completo, come un vero gentiluomo, e lui mi ha assecondato. Ed eccolo, una versione moderna di Martin».

PAOLOOO