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“ACCETTA E CONTINUA” dei Bachi da Pietra sarà l’ultimo vinile stampato da Garrincha Dischi

La casa discografica pubblicherà uno degli ultimi progetti immaginati da Matteo Romagnoli. Oggi il primo – provocatorio – estratto, “Mussolini”

Autore Billboard IT
  • Il8 Settembre 2023
“ACCETTA E CONTINUA” dei Bachi da Pietra sarà l’ultimo vinile stampato da Garrincha Dischi

Bachi da Pietra, foto di Igor Londero

Sono stati mesi di riflessione quelli che hanno portato Garrincha Dischi a una decisione importante. Mesi caratterizzati dal ricordo e dal dolore per la scomparsa del fondatore Matteo Romagnoli. Il nuovo album dei Bachi da Pietra, la cui data di pubblicazione è fissata per novembre, è uno dei progetti a cui stava lavorando Matteo. ACCETTA E CONTINUA sarà l’ultimo vinile stampato e distribuito nei negozi da Garrincha Dischi.

L’ottavo album della band capitanata da Giovanni Succi sarà caratterizzato da una profonda ricerca sonora. L’obiettivo rimane sempre quello di intercettare le sensazioni del presente e le sue continue mutazioni. Lo si comprende già dal titolo del nuovo lavoro di Garrincha Dischi. Chi entra nel mondo dei Bachi “ACCETTA” il confronto spietato e senza filtri con un microcosmo in metamorfosi “CONTINUA”.

Garrincha Dischi, un singolo per anticipare il nuovo progetto

ACCETTA E CONTINUA dei Bachi da Pietra sarà anticipato dal sinigolo Mussolini. Un titolo scomodo per una data d’uscita significativa: l’8 settembre. Una scelta pensata, dato che saranno 80 anni esatti da quello stesso giorno del 1943, giorno in cui l’Italia firmò l’armistizio di Cassibile.

«Il testo della canzone che porta il suo nome [Mussolini] si concentra su questi aspetti: il carisma, il miraggio, il raggiro. Il tema mi tocca (ci tocca) ancora oggi, credo vada approcciato con freddezza» spiega Giovanni Succi.

Per la voce e la penna dei Bachi da Pietra- e per Garrincha Dischi – l’anniversario è un’occasione per riflettere su un presente che sembra ricalcare gli stessi meccanismi del passato. «L’opportunismo ben confezionato, da sempre, lo si ama. Politici di grido passano da una tesi al suo esatto opposto in una stagione senza il minimo imbarazzo e sono premiati in democrazia – continua Succi – La Storia lo certifica: funziona. Ci si beve volentieri e in buona fede falsità promosse bene».

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