Guarda in anteprima il video di “It’s on Me” di Gabriele Ciampi
Il compositore italiano in giuria ai Grammy pubblicherà il 18 dicembre un album, Opera, dedicato all’universo femminile, con una particolare attenzione per i temi della violenza e della disparità di genere
Opera è il quarto album del compositore italiano in giuria ai Grammy Awards, Gabriele Ciampi. Lo ha concepito in periodo di lockdown, scrivendolo in tre mesi, da maggio a luglio 2020. DOpodiché lo ha prodotto tra Roma e Los Angeles, per la prima volta con un lavoro a distanza con i musicisti della sua CentOrchestra. Un album che parte dall’uomo per esplorare il meraviglioso universo femminile. It’s on Me è il brano che prende vita proprio da questo dialogo: oggi vi presentiamo in anteprima il videoclip ufficiale del brano.
Il brano nasce dal racconto dell’autrice Désirée Picone, che ha subito violenze fisiche, e Teura, interprete anche di She Walks in Beauty che è stata discriminata sul lavoro per non aver accettato compromessi. «Una storia che Désirée e Teura hanno condiviso con me, con coraggio», spiega Gabriele Ciampi. «Attraverso la musica ho voluto dare voce a tutte le donne che ancora oggi sono vittime di violenze fisiche o psicologiche. It’s on Me, in cui la voce di Teura è in dialogo con il violoncello e i sintetizzatori, vuole essere una mano tesa a incoraggiare ogni donna a denunciare la violenza per scrivere una nuova pagina di storia. La storia siamo noi che, seminando nuovi piccoli gesti possiamo coltivare la speranza: It’s on Me è il seme».
La disparità di genere, che si riflette anche nel mondo della musica, è da sempre al centro dell’attenzione di Ciampi. Il compositore ha formato e diretto un’orchestra di solo donne, con eccellenze provenienti da tutto il mondo, cedendo a una di loro la bacchetta.
Nel disco, per la prima volta, al pianoforte e ai sintetizzatori c’è lo stesso Ciampi. «Opera è il primo album per me veramente sperimentale. Quasi tutti i brani hanno una chiave elettronica nel rispetto della struttura classica di base. Fuga, che volutamente riprende lo schema rigido di una fuga tradizionale a quattro voci, è un pezzo per quattro sintetizzatori, batteria, chitarra e basso. Nasce una nuova scrittura polifonica, con cui gli strumenti moderni ed elettronici entrano a far parte dell’orchestra sinfonica tradizionale».