Bugo presenta “Cristian Bugatti”: «Ritorno in campo da titolare»
Bugo pubblica un album, composto da 9 brani, nel quale affronta le tematiche più varie: dall’amore all’amicizia, dalle speranze allo scontro con la realtà
«Che ci vuole a ricominciare, tornare in campo da titolare». Così canta Bugo, nome d’arte di Cristian Bugatti, in Che Ci Vuole, uno dei brani del suo ultimo omonimo album, in uscita il prossimo 7 febbraio per Mescal.
Bugo di voglia di “ricominciare” ne ha tanta. La parola ricominciare non è scritta tra virgolette per caso. Il cantautore, infatti, nonostante sia stato definito più volte, ironicamente, esordiente, può vantare una carriera ventennale e ben 9 album pubblicati.
Nonostante questo, con Cristian Bugatti il cantante regala al pubblico una versione 2.0 di se stesso, con brani pop che trattano le tematiche più varie, dall’amore ai sogni, dalle speranze al duro scontro con la realtà quotidiana.
Come Mi Pare, il brano che apre il disco, è secondo l’artista il suo manifesto: «Ho sempre cercato di fare come mi pare, pur cercando di rispettare alcune regole, perché l’anarchia completa non fa per me. Cerco di stare dentro al castello della musica italiana provando a fare ciò che fa parte del mio carattere e della mia sensibilità artistica». Insomma, una sorta di outsider dentro al castello. Il cantautore ci vuole stare, ma facendo come gli pare.
Bugo, proprio perché ha sempre fatto di testa sua, ha raccontato di non avere rimpianti e di amare tutto ciò che ha fatto, dal 2000 ad oggi. «Adoro tutti i miei dischi. Sono nati così in quei periodi perché dovevano nascere così. Quando suono live mi capita di rifare anche brani del primo album. Ho vissuto tutti i miei lavori con pace e grinta».
Il nuovo album di Bugo conterrà anche Sincero, il brano realizzato insieme a Morgan con cui parteciperanno alla 70esima edizione del Festival di Sanremo.
«Ha un testo che vale per tutti. Si parla dello scontro tra le ambizioni e la realtà. Ma non è necessariamente autobiografico. Mi va che i miei brani siano anche per gli altri e mi auguro che tanti si ritrovino in quello che cantiamo io e Morgan».
Cristian è nato a Rho, in provincia di Milano, ma ci ha vissuto per circa un anno. Si è poi trasferito a Cerano, dove ha vissuto fino ai 25 anni. Ecco, questo spiega bene come può essere nato un brano come Al Paese, caratterizzato da ricordi belli, legati all’adolescenza, raccontati dall’artista senza nostalgia. «Io sognavo la metropoli. Per me Milano era New York. Se fossi rimasto “al paese” non avrei mai scritto questa canzone».
Il disco continua con Che Ci Vuole, primissima canzone su cui Bugo e i suoi produttori (Simone Bertolotti e Andrea Bonomo) hanno iniziato a lavorare. Un brano che gli ha portato furtuna, visto che contiene un riferimento al Festival di Sanremo: «Quello che canto non lo penso davvero, comunque. Ho sempre dichiarato che uno dei miei obiettivi era quello di arrivare a Sanremo. Mi sembrava solo una cosa divertente da dire. La canzone racconta diverse cose che non appartengono per niente al mio modo di ragionare. Cerco di usare una modalità pop e leggera per parlare di cose che mi fanno veramente incazzare».
Parlando di Sanremo, Bugo ha commentato così la sua partecipazione: «Me lo merito. Non voglio essere presuntuoso, ma ho lavorato per arrivarci. Sono molto contento, abbiamo fatto un ottimo lavoro. Siamo stati concreti e abbiamo raggiunto un obiettivo per niente facile. Non vivo il Festival con ansia e competitività».
Bugo in questo nuovo album parla molto d’amore. Nel brano Fuori dal Mondo racconta di quando, anche se non si è più ventenni e spensierati, si può trovare nell’amore e nell’amata il proprio cosmo. Una sorta di rifugio, nel quale sentirsi protetti e felici. «L’amore è quando si è fuori dal mondo. Forse è l’argomento più banale di cui si può parlare, ma è anche il più difficile. C’è tanto Bugo in questo brano. Sto insieme a mia moglie da tanti anni. Viviamo la nostra età e cerchiamo di trasformare il nostro amore sempre in un’isola felice».
Oltre al featuring con Morgan, in Cristian Bugatti è presente una seconda collaborazione: quella con Ermal Meta. «Riascoltandola mi sono emozionato. Nel disco ci voleva un pezzo emotivo, una botta di nostalgia esagerata. Questa è la canzone che vorrebbe lacerare i cuori duri come i miei che pensano che si può andare avanti anche senza pensare mai al passato. L’intento è quello di tagliare in due le anime».
E ha continuato, parlando di Ermal Meta: «Ha preso questa canzone veramente a cuore e vocalmente in un modo fantastico. È entato davvero nel pezzo ed è un onore averlo nel mio album. Non è scontato che volesse lavorare con me, ma è nato tutto con molta facilità».
«Sono un alieno, che ci faccio su questo pianeta?» si domanda Bugo nell’undicesima traccia del disco, Un Alieno. «Me lo dicono da vent’anni che sono un extra terrestre e alla fine mi sono convinto anch’io di esserlo. Mi va anche bene in un certo senso. Cerco di vivere le situazione e la vita in modo naturale e a volte mi rendo conto di chiedermi “ma sono io che non sono normale o cosa?”. Ho sempre quella sensazione di essere fuori posto. Comunque non è un pezzo negativo, anzi».
Il disco di Bugo si conclude con Stupido Eh?, una canzone d’amore sul bisogno dell’altro nella propria vita. «Sentivamo che mancava un pezzo così. Inoltre, volevo concludere con un po’ di respiro solo musicale. I miei testi sono densi e questo lo è altrettanto, ma si chiude con una coda strumentale che dura 2 minuti circa. È un tributo ai grandi musicisti che hanno lavorato al disco, perché volevo che avessero il loro spazio e si sentisse nitido il loro grande lavoro. Mi sembrava il modo migliore per chiudere il disco».