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Cristiano Malgioglio: «Amo Carla Bruni e aspetto un invito da Almodóvar» – Intervista

Il cantante ha pubblicato il brano “Mi Sono Innamorato di Tuo Marito”. Il videoclip ha superato i 10 milioni di visualizzazioni

Autore Giovanni Ferrari
  • Il27 Dicembre 2017
Cristiano Malgioglio: «Amo Carla Bruni e aspetto un invito da Almodóvar» – Intervista

Cristiano Malgioglio

È senza dubbio il personaggio del momento. Nella sua carriera può vantare collaborazioni con numerosi artisti. Ha scritto canzoni per Mina, Giuni Russo, Ornella Vanoni, Raffaella Carrà, Roberto Carlos (solo per citarne alcuni). È cantante, opinionista, e con la sua ultima partecipazione al Grande Fratello VIP ha conquistato anche il mondo del web, diventando una vera e propria icona. Cristiano Malgioglio è un personaggio che ha tanto da raccontare.

Con la sua eccentricità (e con il suo inseparabile ciuffo bianco) ha saputo far parlare di sé, presentando sempre caratteri nuovi al suo personaggio. Al punto che il videoclip del suo ultimo brano, Mi Sono Innamorato Di Tuo Marito (O Maior Golpe Do Mundo), è arrivato a oltre 10 milioni di visualizzazioni. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per parlare di questo importante traguardo.

Il videoclip del tuo brano Mi Sono Innamorato di Tuo Marito ha superato i 10 milioni di visualizzazioni. Come ti spieghi questo successo enorme?

È stato un successo incredibile. Non me lo sarei mai aspettato. Devo ringraziare RTL 102.5 che ha messo in rotazione il mio singolo, credendo nella sua forza. A questo punto della mia carriera, arrivare di nuovo a questo enorme successo è una sorpresa. È stato sicuramente merito di quello che ho fatto in questi ultimi anni, compreso il Grande Fratello. E poi, sai, il mio è un successo che supera le generazioni.

È verissimo. Hai conquistato una parte di pubblico che forse non ti conosceva a pieno…

Piaccio a chi mi seguiva dai tempi di Mina ma anche ai bambini che, forse, mi vedono come un puffo con questo ciuffo bianco (ride, ndr). Le radio sono state fondamentali. Penso anche al mio amico Savino di Radio Deejay che mi ha sempre imitato con affetto e con rispetto. E ha sempre amato la mia musica. Comunque, il videoclip di Mi Sono Innamorato Di Tuo Marito (O Maior Golpe Do Mundo) è stato fatto veramente in un modo semplice.

Cioè?

Il ragazzo che compare nel video lo abbiamo incontrato per strada. Gli abbiamo dato una parte e con la sua scena con l’anguria ha conquistato tante donne (e non solo). Di solito per arrivare a certi numeri si spendono tantissimi soldi per video sofisticati, ma basterebbe avere un’idea e portarla avanti in modo semplice. Mi sono divertito molto a farlo.

Ma è vero che il brano è stato ispirato da Mauro Icardi?

Sì, è vero. Ho visto un po’ di foto di Icardi e ho pensato di dedicargli questo brano. A dir la verità mi aspettavo una sua chiamata, ma non è arrivata. Forse perché la moglie è troppo gelosa. Ma tanti miei amici calciatori forse si sono sentiti esclusi: avrebbero voluto loro questa dedica.



Tu hai da sempre un’attenzione particolare al mondo latino. Nel tuo ultimo disco Sonhos reinterpreti brani brasiliani. Cosa ti attrae di questo universo musicale?

Sì, perché sono brani che mi rendono felice. La musica brasiliana è così. Ti stupisce. Penso a Alcione Nazareth o Marisa Monte. Penso a Carmen Miranda e a Maria Bethânia. Il mio disco, ad esempio, uscirà a breve anche nel mercato latino. Le loro musiche stupende sono tutta un’altra cosa rispetto a quello che c’è oggi nel nostro paese.

Pensi che ci sia un’omologazione?

Sì. Più che altro non c’è possibilità di differenziare le varie voci. Per me le belle voci sono quelle della vecchia generazione: sono quelle di Mina, Giuni Russo, Mia Martini, Ornella Vanoni, Marcella Bella, Patty Pravo. Oggi mi piacciono Giusy Ferreri, Bianca Atzei, Alessandra Amoroso, Giorgia.

E non ti piacerebbe scrivere qualcosa per loro?

Con Bianca Atzei c’è già qualcosa in ballo. Poi, avrei voluto scrivere per Giorgia. Ma a dir la verità non voglio essere l’artista che propone canzoni ad altri cantanti: se sono interessati, verranno loro da me. Mi dispiace solo perché avevo un pezzo bellissimo per l’ultimo disco di Mina e Celentano, ma non l’hanno voluto. Hanno fatto un disco diverso, più “pop”. Non mi esprimo.

Dopo il successo ritrovato non ti piacerebbe andare a Sanremo?

Ma per carità. Non ci penso nemmeno. Sanremo è pura promozione. Io ho già partecipato. Ho visto i nomi di chi parteciperà al Festival. Guarderò sicuramente la prima puntata per sentire le canzoni e poi non so nemmeno se continuerò a guardarlo.  Per me in questo momento le cose che contano sono altre.

Ad esempio?

Pochi giorni fa ho incontrato in treno il pianista Giovanni Allevi. Gli ho regalato il mio ultimo disco. Poco dopo, mi ha scritto un messaggio dicendomi che lui non si commuove molto facilmente ma, ascoltando il brano Sonhos, gli sono venuti i brividi. Per me questo è eccezionale.

Sì, una bella soddisfazione.

Un altro esempio è dato da Tony Bennett, un artista che amo profondamente. L’ho incontrato dietro le quinte di un suo concerto con Lady Gaga. È stato di una gentilezza immensa. È proprio vero che ci sono tanti grandi nomi nella musica che sono allo stesso tempo persone davvero semplici e genuine.

Un altro mondo musicale che ami molto è quello francese. Hai scritto cose bellissime su Carla Bruni…

Sì, stimo molto Carla Bruni e amo le sue canzoni. Posso confermarti che molto probabilmente lavoreremo insieme. Ne vado molto fiero: è divina. Ma a dir la verità mi piacerebbe cantare anche in un’altra lingua…

Ovvero?

Amo il mondo arabo. Mi piacerebbe fare un disco in lingua araba. Ho già collaborato con alcuni artisti di quella tradizione, ma dovrei trasferirmi in qualche paese in Africa per qualche mese per imparare bene la pronuncia. Non voglio cantare in una lingua che non conosco alla perfezione. È per questo che non mi piace cantare in inglese: non amo la mia pronuncia.

Il regalo più bello che hai ricevuto per Natale?

Non amo particolarmente i regali. Il regalo più bello sono stati questi 10 milioni di visualizzazioni. Sono numeri che tante popstar di oggi si sognano.

Alcune voci ti vedono presente nel cast della quarta serie di Narcos. Puoi dirci qualcosa a riguardo?

Sì, confermo tutto. Inizialmente pensavo fosse uno scherzo, ma in realtà mi è già arrivato un copione in lingua inglese che ora mi devo studiare. Sarebbe un ruolo molto piccolo, penso cinque o sei scene al massimo. Ci siamo dati un appuntamento a Los Angeles per gennaio. Ora valuterò  con il mio agente se andare fino negli States per fare il provino o se magari farlo da qui. In ogni caso è una sorpresa grande. Vediamo se si concretizzerà.

Tu ami molto il cinema…

Sì, tanto. E a dir la verità il mio sogno è sempre stato quello di lavorare con Almodóvar. I suoi film sono pazzeschi e penso che potrei vestire i panni di alcuni personaggi perfetti per lui. Sai, io cerco sempre di fare qualcosa di adatto a me. Una volta Pieraccioni mi voleva coinvolgere per un suo film, ma voleva farmi fare un camionista dell’est. Ho rifiutato: mi ci vedi in versione macho stile camionista?

In effetti sarebbe stato un po’ azzardato…

Sì, decisamente (ride, ndr). Anche se io ho sempre amato fare cose nuove. Ad esempio, se mi chiedi con chi mi piacerebbe collaborare, ti dico Fabri Fibra. Mi ha anche citato nel suo brano Fenomeno. Chissà se accetterà questo mio invito.

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