I “Diari Aperti” di Elisa sono il racconto sincero delle sue fragilità
Elisa lancia il suo nuovo album “Diari Aperti”: undici tracce nelle quali l’artista si mette a nudo. E parla di debolezze e amore
Forse la parola che meglio può riassumere le undici tracce di Diari Aperti – il nuovo disco di Elisa uscito oggi, venerdì 26 ottobre, per Island Records – è verità. Sì, perché non dev’essere semplice condividere (innanzitutto con se stessi e, poi, con gli altri) tutto ciò che si è. Punti di forza ma soprattutto di debolezza. Fragilità. Il desiderio di essere compresi, amati. Ma questo è quello che sta alla base di questo suo nuovo progetto (il primo con Universal Music dopo ventidue anni con Sugar): la verità del racconto di sé. E la tenerezza della condivisione intima.
«Avevo il desiderio di trovare una centralità che fosse essenziale. Dopo i concerti all’Arena, i miei quarant’anni e alcune vicende personali importanti (come la perdita di mio papà) mi sono trovata a fare i conti con tante cose», ci ha spiegato la cantautrice. «Ho capito che questo progetto era ancora più importante di tanti altri. Così sono arrivata a una fase di introspezione e ho lasciato da parte tutto quello che potesse assomigliare a un esercizio di stile».
Il risultato sono undici brani sinceri, che la spostano dall’ultimo progetto di inediti On (uscito nel marzo del 2016) e che la avvicinano ad alcuni pezzi degli inizi: «Per me è stato terapeutico dire la verità. La musica deve scuotere, inquietare. C’entra con l’introspezione. Il brano Anche Fragile mi ricorda Qualcosa Che Non C’è, un pezzo di alcuni anni fa che ha la sua stessa onestà e trasparenza», ci ha raccontato. «In questo momento storico ritengo pericoloso il nascondere le proprie fragilità (vedi quello che succede con i social, dove diamo sempre un’immagine perfetta di noi). Tutto questo porta solo alla solitudine».
«Ho messo in dubbio tantissime cose. In maniera investigativa e non negativa. Sono ripartita da quello che usciva. I testi hanno trainato tutto i resto. Le melodie sono arrivate dopo», ha confessato Elisa. Nell’album, infatti, ci sono differenti sonorità. Che però portano il disco a un’unica impronta artistica, riconoscibile dalla prima all’ultima traccia.
Elisa ha infine annunciato un suo nuovo tour nei teatri. «Teatro per me significa profondità, la possibilità di scoprire le cose in maniera più profonda. Pensavo che fosse il contenitore più adatto per questo disco, volevo tornare a mettermi alla prova. Lì è tutto essenziale». A questo link tutti gli appuntamenti live e la possibilità di acquistare i biglietti.