Ligabue: «Con “77+7” offro conforto alle nostre anime»
Venerdì 4 dicembre escono il disco di inediti 7 e la raccolta 77+7, una doppia release per celebrare i 30 anni di carriera di Luciano Ligabue
Stamane Ligabue in total black look e ciuffo leggermente lungo, ha presentato nelle oramai consuete conferenze stampa via Zoom (una cosa bella di questa modalità è vedere i giornalisti disciplinati e non i “soliti” che prevaricano sul resto della truppa, come accade in presenza fisica), il suo progetto discografico 77+7, una voluminosa raccolta che racchiude i 77 singoli pubblicati in 30 anni di carriera fatta di ben 22 album e 800 concerti.
Un autentico stakanovista. E se volessimo attaccarci a questa definizione verrebbe da ipotizzare che Luciano Ligabue ha saputo esorcizzare quella brevissima ma intensa esperienza di lavoratore metalmeccanico – dove ha provato la fatica del lavoro ripetitivo e solo muscolare – trasferendo la sua energia fisica e mentale nella musica, ammette a un giornalista che gli dà del lei:
«Fare lo stesso gesto per ore senza pensare era un incubo, eppure davanti di fronte a me, c’era un operaio che lavorava fischiettando. Quindi non siamo tutti simili».
Le missioni di Ligabue
L’autentica dimensione per Luciano sarebbe stata diventare il Liga, la rockstar che ha saputo, con le sue canzoni, unire milioni di italiani. Una “missione” che Ligabue ha seguito a testa bassa in tutti questi anni.
«E pensare che per un attimo nel nel 1999 avevo anche meditato di lasciare. Ma la necessità di esibirmi mi ha fermato dalla intenzione», ricorda in conferenza Luciano. Ma 77+7 è spinto anche da un’altra necessità. Quella di condividere con il suo pubblico un momento di pausa e di riflessione e soprattutto di conforto:
«Tutti stiamo vivendo un particolare, tragico per alcuni, periodo storico dove si oscilla emotivamente dalla paura alla speranza e io ho sempre cercato di trasferire un senso di speranza, non a caso tra le inedite trovate Mi ci pulisco il cuore. Ho sempre pensato che le mie canzoni possono portare conforto, metaforicamente essere una mano sulla spalla».
A proposito degli inediti, ricordiamo che 7 è stato prodotto da Fabrizio Barbacci e dallo stesso Ligabue (nelle tracce Si dice che ed Essere umano c’è in aggiunta nella produzione, Luca Pernici), la produzione esecutiva è di Claudio Maioli ed è stato registrato da Paolo Alberta allo ZOO Studio di Correggio.
Il duetto con Elisa
E c’è peraltro una novità assoluta per Ligabue, un duetto che molti di voi hanno già cominciato ad apprezzare, quello con l’amica Elisa nel singolo Volente o nolente. Questi inediti parlano da vicino del presente come Essere umano.
«Forse pensare di credere in un nuovo umanesimo è troppo ottimistico ma la tragedia che stiamo vivendo porta nella sua negatività una possibilità. Di provare a ripensarci, di rivedere i nostri parametri di benessere e di aspettative, cerchiamo di trovare un nuovo equilibrio».
E nella sempre inedita La ragazza dei tuoi sogni, solleva un po’ di ironia sul vizio contemporaneo di commentare troppo in rete, sui social.
Adesso non ci tocca che aspettare di rivederlo dal vivo, il palco, il luogo par excellence di Ligabue, attendendo il 19 giugno dove (forse, speriamo) centomila persone sono pronte per accoglierlo e cantare assieme a lui. Chiosa alla fine l’artista: «sarà una notte di liberazione, forse sarà quasi insostenibile per me, ma poi vincerà l’ebbrezza di cantare e suonare di nuovo su un palco, davanti alla folla».