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Ornella Vanoni: ora in vinile le sue raffinate cover in salsa jazzy

Uscita la ristampa Ornella & (Duetti, Trii, Quartetti) che nel 1986 suggellò la collaborazione tra la Vanoni e i più importanti jazzisti

Autore Tommaso Toma
  • Il26 Settembre 2020
Ornella Vanoni: ora in vinile le sue raffinate cover in salsa jazzy

Ornella Vanoni

È davvero un disco prezioso questo di Ornella Vanoni, voluto e prodotto dal grandissimo Sergio Bardotti, uomo di raffinata cultura musicale e grande amico di Ornella.

Proprio lui, sin dagli esordi ad inizio anni ’60, come paroliere di Datemi un martello cantata da Rita Pavone (la versione italica di If I Had A Hammer di Pete Seeger), dimostrò una sensibilità artistica incredibile. Da rivalutare.

In questo album registrato nel New Jersey, Ornella Vanoni si sente completamente a suo agio con la sua band americana (un quintetto di tournisti, tra questi spiccava il bassista Tom Barney).

Ma soprattutto con i maestri del jazz, che a turno suonavano per la cantante una selezione studiatissima di canzoni popolari italiane.

Recenti e del passato, un saliscendi temporale ardito. Si va da Ma l’amore no, che esordì nell’ultimo natale fascista del nostro Paese, il 1942, a La donna cannone del 1983 di De Gregori.

Ogni canzone scelta dalla coppia Bardotti/Vanoni è intrisa di storie importanti ma quella leggerezza bourgeois, tipica di Ornella viene qui ancor di più sublimata, raffinata dai ceselli sonori dei grandi ospiti presenti in ogni brano.

Eccoli riassunti qui: George Benson, Michael Brecker, Randy Brecker, Ron Carter, Eliane Elias, Gil Evans, Steve Gadd, Herbie Hancock, Chris Hunter, Lee Konitz e Herbie Mann.

Herbie Hancock trasforma in una vaporosa nuvola la già bella melodia che Riccardo Cocciante scrisse per Poesia, già resa immortale dalla voce di Patty Pravo nell’album Pazza Idea del 1973.

Il Mondo di Jimmy Fontana, sotto le note del sax di Michael Brecker e i picchi vocali di Ornella, è meno retorica e diventa velluto pregiato.

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Pochi i punti deboli nel doppio album che viene ristampato con i vinili bianchi e blu, riprendendo i toni scelti all’epoca dallo Studio Convertino che erano – per l’Italia degli anni ’80 – il top in fatto di grafica.

Forse Sì viaggiare sembra un poco pasticciata in fase produttiva. Ma per il resto parliamo di un vero e proprio gioiello da riascoltare e scoprire per le nuove generazioni.

Ultima nota: è disponibile in questi giorni anche il cofanetto Oggi Le Canto Così – Vol. 1,2,3,4, la raccolta completa delle quattro omonime compilation, inizialmente pubblicate nel 1979, 1980 e 1982, e ora per la prima volta raccolte in un unico box formato CD da collezione, con una grafica del tutto inedita.

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