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Random: «Odio perdere, per questo non vivo Sanremo come gara»

Random parteciperà alla 71esima edizione del Festival con il brano “Torno a te”, una ballad romantica. Abbiamo parlato con lui del suo brano, del rapporto con i social e dell’anno che si è appena concluso

Autore Benedetta Minoliti
  • Il22 Febbraio 2021
Random: «Odio perdere, per questo non vivo Sanremo come gara»

Foto Antonio Ragni

Se un anno fa ci avessero detto che TikTok sarebbe diventata la piattaforma dalla quale sarebbero emersi e avrebbero brillato alcuni artisti italiani, forse non ci avremmo creduto. Tra i primi ad essere lanciati proprio da questa piattaforma, Emanuele Caso, in arte Random. Il cantante, nato nel 2001, è passato in poco più di un anno dal macinare milioni di streaming con Chiasso ad essere tra i 26 big in gara al 71esimo Festival di Sanremo.

Genuino e spontaneo, Random è il perfetto portabandiera della sua generazione, ma piace anche agli adulti. E il 2020 è stato un anno di grande importanza per lui, chiuso con la pubblicazione del suo ultimo singolo Sono Luce, prodotto da Zenit e Shablo. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente e abbiamo fatto due chiacchiere con lui, che ci ha raccontato la genesi del brano sanremese, l’esperienza ad Amici Speciali e com’è andato l’anno che si è da poco concluso.

Torno a te è una ballad molto sanremese. Com’è nato questo brano?

Questo è un pezzo che non è nato per Sanremo. Quando l’ho scritto non mi passava neanche per l’anticamera del cervello. È una canzone che ho scritto grazie al fatto che la vecchia pianola di mio nonno, con cui ho scritto la maggior parte dei miei brani, si era rotta. Appena comprata quella nuova ho deciso di inaugurarla con questa canzone. Ero a casa mia, con la mia famiglia. L’ho scritto mentre suonavo praticamente.

E di cosa parla?

È un brano d’amore, una canzone che narra un primo amore ed è anche un invito a chi la ascolterà a tornare alle sensazioni che si provano quando ci si innamora per la prima volta. Parla anche di tornare a vivere con spensieratezza, soprattutto in un momento del genere, dove non riusciamo più a goderci le piccole cose, come un abbraccio. Siamo tutti un po’ in paranoia, però penso che quando finirà questa situazione apprezzeremo tutti di più le piccole cose della vita, i rapporti umani e le cose che ci sono state tolte.

Oltre ad essere un brano che parla d’amore, Torno a te sembra quasi un pezzo generazionale, dove tu ti rivolgi direttamente ai ragazzi della tua generazione.

Assolutamente sì. Io in realtà quando scrivo non lo faccio per un pubblico specifico, lo faccio e basta. Sicuramente in questo brano i ragazzi della mia generazione si possono ritrovare, ma penso che possa piacere anche ai più grandi. È una canzone semplice, italiana e spero potrà piacere davvero a tutti.

Rispetto ai tuoi lavori precedenti si sente che hai intrapreso un vero e proprio processo di maturazione. Quale Random vedremo sul palco di Sanremo? Un artista più consapevole?

Sul palco di Sanremo sale un Random che è consapevole di quello che può fare e che vuole dare un messaggio a tutti. In particolare a tutti coloro che pensano di avere un sogno, ma non pensano di essere abbastanza per realizzarlo. Salgo sul palco del Festival dopo tanti mesi di preparazione, in cui ho studiato tanto. Soprattutto, salirà sul palco di Sanremo una versione di Random inedita. Nessuno mi ha ancora mai visto nei panni del cantautore italiano, anche se si è intuito un po’ nei miei pezzi.

Random si racconta: da Amici Speciali al rapporto con i social

A Sanremo ritroverai Irama e Gaia, due artisti con cui tu hai partecipato ad Amici Speciali. Com’è stata quell’esperienza?

È stata un’esperienza incredibile, quasi un training a Sanremo, perché mi sono ritrovato per la prima volta in televisione, davanti alle telecamere e a milioni di spettatori. Ho anche studiato canto per la prima volta nella mia vita. Mi ha fatto maturare tantissimo, soprattutto dal punto di vista caratteriale.

Facendo ancora un passo indietro, il tuo successo arriva da TikTok. Piattaforma che, tra l’altro, ha avuto un boom di utilizzo anche grazie al periodo che abbiamo vissuto e che ha permesso anche ai meno giovani di avvinarcisi. Qual è il tuo rapporto con TikTok?

Con TikTok ho un rapporto strano. Sicuramente devo tanto a questa piattaforma perché il mio primo pezzo è andato fortissimo proprio lì. Io lo uso solo per lavoro, per promuovere la mia musica. A dirtela tutta, quando uno dei miei manager mi proponeva di utilizzarla ero molto contrario, non lo vedovo al caso mio. Comunque ha portato ottimi risultati.

E invece con i social in generale che rapporto hai?

Bello, perché è l’unico strumento che ho per parlare con chi mi ascolta. Instagram ad esempio lo uso tantissimo, anche se non posto tutti i giorni. Molti miei fan mi scrivono per chiedermi dei consigli o per farmi delle domande. Credo che i social ci permettano di essere in un posto senza esserci davvero. Per dirti, io da Riccione, dov’è sempre andata la techno, non sarei mai potuto arrivare in tutta Italia senza i social.

Tornando a parlare di Sanremo: calcherai il palco dell’Ariston per la prima volta. Aspettative? Paure?

Non mi piace farmi aspettative perché sono uno a cui non piace perdere. Odio perdere e sentirmi inferiore a qualcuno. Quindi, come unico obiettivo mi sono posto quello di divertirmi, godermi il momento e soprattutto lanciare un grande messaggio ai ragazzi come me e a tutte le persone che hanno un sogno ma non ci credono abbastanza. Questa è l’occasione più grande per parlare di questo sogno. Non ho paura, un po’ di “ansietta” e tanta tanta emozione che si trasformerà in adrenalina. Voglio vivermela come una possibilità, non come una gara. Per me non avrebbe senso.

Quello appena passato è stato un anno complesso. Come l’hai vissuto?

È stato un anno particolare, ma nel mio caso è stato un anno che, anche se con tante limitazioni, mi ha dato tanto. Ho fatto uscire il mio EP; ho partecipato ad Amici Speciali e ho avuto la possibilità di partecipare ad una challenge lanciata dal mio rapper preferito, Emis Killa. Sono successe parecchie cose che a livello artistico mi hanno dato tanto. Dal lato personale, io sono uno che ama la caciara, stare in mezzo alle persone. Mi piace parlare con la gente, quindi l’ho sofferta. Mi manca vivere davvero.

E per quanto riguarda la scrittura?

Mi ha dato un’ispirazione diversa, più malinconica. Io scrivo sempre di quello che vivo, senza vivere niente devi provare a ricordare le emozioni che ti mancano, quello che ti manca nella vita. Tutto sommato non è andata malissimo (ride, ndr)

Su internet è girata una foto in stile schermata di Wikipedia con i vostri duetti per la serata delle cover di Sanremo.

Sì, l’ho vista e no, ti posso dire che non duetterò con i Finley. Mi ha scritto tantissima gente per chiedermelo.

Se potessi scegliere un cantante del passato con cui duettare, chi sarebbe?

Pavarotti. Sarebbe davvero un sogno.

Un po’ di tempo fa ci hai raccontato che la tua sorellina è molto fiera di te. Cos’ha detto quando ha saputo che andrai a Sanremo?

Io ho due sorelle e un fratello, sono il primogenito. La più grande, che ha 14 anni, sta vivendo in pieno TIkTok. Lei è super soddisfatta e fiera di me. Quando va a scuola tutte le dicono “è la sorella di Random” e lei se la tira un casino (ride, ndr.). È davvero contenta di me e canta sempre le mie canzoni. Tra l’altro, ho scoperto che ha una bellissima voce, e anche mio fratello. Infatti vorrei cercare di coinvolgerli nella mia musica. Chi lo sa…

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