John Coltrane: dopo 60 anni riemerge una straordinaria registrazione di “A Love Supreme”
Per ben sei decenni è rimasta letteralmente sepolta negli archivi della collezione privata del sassofonista Joe Brazil, a Seattle. L’8 ottobre sarà finalmente disponibile su etichetta Impulse! Records / UMe
L’importanza di A Love Supreme: Live in Seattle è tanto più evidente se si pensa che John Coltrane interpretò molto di rado la suite in quattro movimenti dopo avere registrato la versione in studio alla fine del 1964. Composta e concepita come pubblica dichiarazione della sua profonda fede che prendeva forma in una spiritualità universale, l’album divenne un best seller e ricevete una nomination ai Grammy l’anno successivo. Per una sessantina d’anni, parve che l‘unica registrazione dal vivo di A Love Supreme fosse quella catturata nel luglio del 1965 al festival di Juan-les-Pins, in Francia, poi pubblicata una ventina d’anni fa.
Una registrazione eccellente
A Love Supreme: Live in Seattle, oltre ad essere una rarità, ha la fortuna di essere stata registrata in stereo. Venne difatti registrata con un set di due microfoni piazzati sul palco, collegati ad un registratore a bobine Ampex. I nastri (copia unica) furono ben conservati, il che ha garantito una buona qualità del suono, che risulta chiaro e privo di distorsione.
«È degno di nota che i nastri di quell’epoca spesso hanno avuto a soffrire a causa dell’umidità, degli sbalzi di temperatura, o anche solo per il fatto che li archiviarono con le bobine appoggiate in orizzontale», spiega il tecnico del suono Kevin Reeves, produttore della pubblicazione. «Ma questi nastri sono in condizioni eccellenti… E il risultato è fra le migliori registrazioni amatoriali di John Coltrane sulle quali abbiamo avuto il piacere di lavorare».
Questa peraltro è una versione improntata ad un approccio più libero all’improvvisazione e alla partecipazione corale del collettivo – per certi versi più assimilabile a una funzione domenicale: la formazione vedeva John Coltrane e Pharoah Sanders al sax tenore, McCoy Tyner al piano, Elvin Jones alla batteria e Jimmy Garrison e Donald (Rafael) Garrett al contrabbasso. Carlos Ward, all’epoca sassofonista contralto agli esordi, fu a sua volta della partita.
La copertina del disco
La storia della suite A Love Supreme è la storia di John Coltrane, del suo viaggio musicale, del suo sentiero spirituale. È diventata una delle incisioni più celebrate e influenti emerse dal mondo del jazz, oggetto di culto e di studio da parte di musicisti anche molto lontani dal genere specifico.
A Love Supreme: Live in Seattle – Tracklist
- A Love Supreme, Pt. 1 – Acknowledgement (Live in Seattle/1965)
- Interlude 1 (Live in Seattle/1965)
- A Love Supreme, Pt. II – Resolution (Live in Seattle/1965)
- Interlude 2 (Live in Seattle/1965)
- A Love Supreme, Pt. III – Pursuance (Live in Seattle/1965)
- Interlude 3 (Live in Seattle/1965)
- Interlude 4 (Live in Seattle/1965)
- A Love Supreme, Pt. IV – Psalm (Live in Seattle/1965)
Registrato da Joe Brazil a The Penthouse (Seattle). Restaurato e masterizzato da Kevin Reeves agli East Iris Studios (Nashville)