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L’eredità dei Dire Straits raccolta dai Legacy in un album di inediti

L’eredità dei Dire Straits raccolta dai Legacy in un album di inediti intitolato “Three Chord Trick”. Si esibiranno alla festa di Billboard Italia al 55 di Milano

Autore Federico Durante
  • Il19 Novembre 2017
L’eredità dei Dire Straits raccolta dai Legacy in un album di inediti

I Legacy, precedentemente noti come Dire Straits Legend e Dire Straits Legacy, sono la band che raccoglie – come suggerisce il nome – l’eredità musicale e stilistica dei Dire Straits. Dopo l’uscita del singolo Jesus Street, scritto da Alan Clark, venerdì 24 novembre esce il primo album di inediti, 3 Chord Trick. Il disco sarà presentato ufficialmente durante la Milano Music Week e la band suonerà live alla festa di Billboard Italia lo stesso giorno presso il 55 di Milano.

“È la chimica che fa grande un album – racconta Phil Palmer – Con Steve Ferrone, Pino Palladino e Marco Caviglia abbiamo creato un album di nuove canzoni alla vecchia maniera. Tutti e quattro nella stessa stanza e nello stesso momento, facendo rimbalzare qua e là nuove idee, così da trovare la soluzione ottimale per il groove, la struttura, la melodia e l’atmosfera”.

3 Chord Trick è una sintesi del miglior classic rock anni ’80 in cui tastiere, chitarre acustiche, guizzi elettrici e parti vocali in pieno stile “knopfleriano” si fondono in raffinati arrangiamenti mid-tempo. Prodotto da Phil Palmer e Alan Clark, è stato registrato in parte a Los Angeles presso i Drumroll Studios di Ferrone e in parte a Roma ai Forward Studios di Grottaferrata, dove è stato completato.

Three Chord Trick

La formazione del gruppo è composta da musicisti di notevole spessore artistico: per menzionare i suoi membri principali, Phil Palmer è entrato a far parte dei Dire Straits nel 1990, ha suonato nell’album On Every Street e ha partecipato al successivo tour mondiale (è stato anche membro della band di Eric Clapton insieme ad Alan Clark e Steve Ferrone); Alan Clark si è unito ai Dire Straits come tastierista nel 1980 e ha suonato in ogni tour e registrato ogni album fino allo scioglimento della band a metà degli anni ’90; Steve Ferrone è stato membro – fra l’altro – degli Heartbreakers del grande Tom Petty negli ultimi 22 anni. Nella gruppo c’è anche un pezzo di Italia, più precisamente di Roma: oltre al già citato Marco Caviglia – che dopo essere stato scoperto da Clark e Palmer mentre provava delle chitarre in un negozio di musica a New York ha dato vita con loro ai Dire Straits Legend – collabora al progetto anche il tastierista Primiano Di Biase.

“L’album – continua Palmer – è il risultato di un anno di lavoro ma contiene circa 150 anni di esperienze musicali! Quando i dischi vengono fatti con passione, cura e con alchimie segrete e illusorie, sfuggono ad ogni spiegazione. Ascoltatelo. Entrateci dentro. Provate quello che abbiamo provato noi nel registrarlo. Vivetelo!”.

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