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Alfie Templeman, il volto indie pop della Gen Z made in UK. L’intervista

Faccia da bravo ragazzo e un sound che dà subito vibrazioni positive. Il cantante inglese, a soli 18 anni, suona più di 10 strumenti ed è tra i giovani artisti della Generazione Z da tenere d’occhio

Autore Benedetta Minoliti
  • Il22 Novembre 2021
Alfie Templeman, il volto indie pop della Gen Z made in UK. L’intervista

Alfie Templeman, foto di Lillie Eiger

Se il ragazzo della porta accanto avesse un volto, probabilmente sarebbe quello di Alfie Templeman. Nato a Carlton, piccola cittadina a Nord di Bedforshire, in Inghilterra, ha in pochissimo tempo conquistato il grande pubblico, tanto da guadagnarsi un posto nella prestigiosa lista BBC Sound of 2021.

Alfie Templeman, completamente autodidatta, suona più di dieci strumenti e, se proprio fosse costretto a scegliere, non potrebbe mai rinunciare alla batteria, come ci ha raccontato durante la nostra intervista. «Neil Peart, Phil Collins, Bonham e Buddy Rich hanno avuto una grande influenza sul mio modo di suonare la batteria». E per quanto riguarda la chitarra, altro strumento che adora, non ha dubbi: «I miei punti di riferimento sono Steve Hackett e Jimmy Page».

3D Fellings, indie pop made in UK

Se non conoscete il giovane cantante, classe 2003, e vi state chiedendo che genere faccia, Alfie Templeman ha sicuramente quelle feel-good vibes che potrebbero ricordarvi altri artisti della sua generazione, come Benee (la cantante della hit Supalonely), Remi Wolf o Gas Dapperton. Il suo lato super pop emerge soprattutto in brani come Happiness in Liquid Form, o in quelli del suo ultimo album Forever Isn’t Long Enough. «Ho scritto entrambi con altre persone e credo rispecchino perfettamente il mio lato più pop. Adoro fare musica che sia divertente e allo stesso tempo zuccherosa».

Zuccheroso, però, non è il termine che useremmo per definire il suo ultimo singolo, 3D Feelings, pubblicato lo scorso 2 novembre da Chess Club records via AWAL Recordigs. Un brano che parla di meditazione e connessioni emotive e sentimentali. Tutto ovviamente nella chiave dreamy e super catchy che contraddistingue Alfie Templeman. «La canzone racconta sensazioni molto specifiche che credo tutti noi abbiamo provato almeno una volta nella vita» ha raccontato durante l’intervista. «C’è un effetto deja-vù e ci sono quei ricordi che, quando riaffiorano, ti fanno sentire esattamente come nel momento in cui quel qualcosa accadeva».

Alfie Templeman indaga la “tridimensionalità dei sentimenti”

Il brano, inoltre, è stato prodotto da Will Blomfiled e Justin Young, frontman dei Vaccines, con cui Alfie ha già lavorato. «Questa canzone non esisterebbe senza di loro. Mi hanno aiutato a renderla magica e mi hanno insegnato tantissimo, sia sui testi che sulla produzione. Abbiamo lavorato davvero tanto insieme e questo ci ha portato ad avere un altissimo livello di fiducia quando ci riuniamo in studio per fare nuova musica».

In contemporanea con l’uscita del singolo, Alfie Templeman ha pubblicato anche il videoclip ufficiale. Un progetto in cui il giovane cantante inglese appare in tantissime versioni diverse. Perché, se da una parte 3D Feelings vuole indagare la “tridimensionalità dei sentimenti”, dall’altra racconta le diverse sfumature dell’artista, così giovane e dal volto d’angelo e allo stesso tempo determinato e super energico. «Nel video ho voluto provare a replicare una sensazione di nostalgia, quindi doveva per forza essere personale. Abbiamo anche aggiunto degli oggetti che sono significativi per me, come le magliette delle band e il lettore di vinili. Credo che questa sia una canzone che dia conforto e quindi volevo che anche il video rimandasse alla stessa sensazione».

Alfie Templeman: «Siamo la generazione più empatica e comprensiva»

Alfie Templeman appartiene ad una generazione che, forse più delle precedenti, pone grande attenzione a diverse tematiche, dai cambiamenti climatici ai diritti della comunità LGBTQ+. Una generazione sicuramente più “solidale e inclusiva”, come ci ha raccontato il cantante. «Siamo sicuramente la generazione più empatica e comprensiva. Questo perché siamo molto concentrati e soprattutto determinati ad essere parte del cambiamento». La sua generazione, quindi, non sta di certo con le mani in mano e questo, difficile ribattere, è sotto gli occhi di tutti.

Durante la nostra chiacchierata Alfie Templeman ci ha parlato anche del suo nuovo album. Senza sbilanciarsi troppo, l’artista ci ha raccontato: «Ci ho lavorato molto di recente e penso che sia a buon punto. Ho scritto tanto e le canzoni sono tutte diverse, il che lo renderà un album davvero per tutti».

Infine, se conoscevate già Alfie o siete curiosi di ascoltarlo dal vivo, per il momento abbiamo una brutta notizia per voi: durante il suo tuor europeo non sono previste date Italiane. Ma il cantante ci ha rassicurato: «Voglio assolutamente venire in Italia. Non l’abbiamo tralasciata, semplicemente ci sono ancora tantissime cose da annunciare, in futuro».

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