“Chromatica” di Lady Gaga è la fuga estiva di cui avevamo bisogno
La superstar ha pubblicato oggi il nuovo disco Chromatica, il ritorno ufficiale all’estetica dance-pop con la quale si è fatta conoscere in tutto il mondo
«Preferirei essere asciutta, ma almeno sono viva», canta Lady Gaga nel suo nuovo duetto con Ariana Grande, Rain On Me, contenuto in Chromatica. È un sentimento che arriva al momento giusto: quest’anno molti di noi vorrebbero vivere circostanze diverse ma almeno siamo stati obbligati a riconoscere che stiamo comunque respirando. E, soprattutto, siamo in grado di riflettere su un nuovo senso di gratitudine.
Rain On Me e il resto del nuovo album di Gaga, Chromatica, erano probabilmente pronti già prima che la pandemia da Coronavirus portasse il mondo a un arresto inatteso. Dopo tutto, il suo primo singolo, Stupid Love, è stato pubblicato alla fine di febbraio. Prima che le parole “distanziamento sociale” e “lockdown” entrassero nei nostri discorsi di tutti i giorni. Eppure i tempi di Chromatica sembrano ancora inquietanti. Il tanto atteso ritorno di Gaga all’estetica dance-pop (grazie alla quale si è fatta conoscere da tutti ormai un decennio fa) si è verificato solo quando avevamo disperatamente bisogno di quel rifornimento.
Come suggerisce l’effervescente Stupid Love (ma anche la stessa Rain On Me), Chromatica è un ritorno a casa per Gaga. Il tutto dopo che Stefani ha intrapreso nuove vie. Con il cappello da cowboy in Joanne nel 2016. E con i momenti di fama cinematografica nella colonna sonora di A Star Is Born del 2018. Quando Gaga è diventata una superstar all’inizio degli anni 2010, lo ha fatto sfidando le convenzioni della presentazione tradizionale. Abbattendo le influenze intellettuali con forti ganci elettro-pop.
Dopo la conquista di diversi palchi (basta pensare allo show del Super Bowl ma anche agli Academy Awards), Gaga presenta un suono che si basa su cori importanti e “succosi” e rimane selvaggiamente gratificante. Anche grazie a nomi di produttori come BloodPop, Burns e Axwell. Ci sono intermezzi strumentali carichi di allusioni letterarie e collaborazioni audaci.
Vale anche la pena notare che, sebbene Chromatica sia un album universale, non è impersonale. Invece di riempirlo con inni pieni di amore, dolore o resilienza, Gaga racchiude quasi tutte le canzoni con sottili sfumature delle sue vulnerabilità. Fun Tonight riflette una crescente disconnessione tra il suo potere professionale e la tristezza personale. Una canzone come 911 si presenta come un elegante groove robo-funk. Ma uno sguardo più attento rivela un inno alla lotta incessante di Gaga per la gestione delle sostanze stupefacenti.
I tamburi che suonano a metà del coro di Enigma, ma anche il ritornello di Sour Candy con il gruppo K-pop delle Blackpink o le note di apertura del trionfo post-rave Alice. Tutti questi brani sono scintille di energia, preparate per la colonna sonora di una festa nella tua camera da letto ogni volta che lo vorrai.
I Little Monsters hanno desiderato ardentemente questo momento. Il tutto perché i primi singoli di Gaga, da Just Dance a Bad Romance e Poker Face hanno spesso catturato un sentimento di felicità irrefrenabile. Con Chromatica, Gaga ha offerto di nuovo quell’elisir – una fuga dance-pop estiva di altissima qualità – in un momento in cui ne abbiamo veramente bisogno.