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Davide Petrella debutta come cantautore: esce “Litigare”

Il primo album di Davide Petrella, “Litigare”, è nei negozi dall’8 giugno. Dopo tante esperienze di scrittura per altri artisti (tra gli altri Cremonini, Nannini, Emma, Fabri Fibra), ecco il suo disco

Autore Giovanni Ferrari
  • Il4 Giugno 2018
Davide Petrella debutta come cantautore: esce “Litigare”

Davide Petrella

Tante hit italiane portano la sua firma. Davide Petrella ha collaborato con tantissimi artisti italiani. Da Cesare Cremonini (Logico #1, Buon Viaggio/Share The Love, Possibili Scenari, Poetica, ecc) a J-Ax e Fedez (Vorrei Ma Non Posto). Da Elisa (Ogni Istante) a Lorenzo Jovanotti (Ragazzini per Strada e Fame) a Emma Marrone (Effetto Domino e Le Ragazze Come Me). Ora Petrella ha deciso di pubblicare il suo album di debutto come cantautore, Litigare, in uscita il prossimo 8 giugno per Warner Music.

«Questo disco ha avuto una vita strana. Ho fatto tanti anni con una band: è stata una bella scuola. Questo è il mio primo disco da solista, ma è come se fosse il secondo. Avevamo già un album pronto ma poi ho avuto qualche mese in più per lavorarci e una notte è arrivato il brano Litigare, molto diverso dai suoni del disco che avevo già», ci ha spiegato. Da lì, la volontà di cambiare i piani. Uscire con un disco più adatto a sé e al proprio percorso.



«Ho proposto di cambiare il disco. E, invece di bastonarmi, la Warner mi ha seguito in questo discorso. C’era qualcosa di onesto, di istintivo. Volevo dire delle cose e sfogarmi. Questo disco meritava di essere così coerente», ha continuato Petrella.

L’esperienza come autore ha dato molto a Petrella: «È molto diverso scrivere per altri e scrivere per me. Sono proprio due mestieri diversi. A me piace avere un rapporto con l’artista che canterà la canzone che ho scritto. Sono fan della parola “collaborare”. Quando scrivo per un altro, tendo a rispettare la storia di un artista. Quando scrivo per me, invece, tendo a rischiare di più. Rischio solo io», ci ha spiegato.

Secondo Davide Petrella «per fare canzoni bisogna essere sensibili» e «la cosa più importante è essere veri e sinceri». L’artista, poi, si è detto felice dell’esplosione dell’indie («Sta cambiando il panorama, e per fortuna! È musica per tutti») e racconta di essere un ascoltatore a trecentosessanta gradi («Mi fa piacere tenermi aggiornato. Per me la musica è un’ossessione. Da chi fa 38 visualizzazioni su YouTube a chi ne fa 10 milioni»).



Un ultimo commento sul mondo dei talent show: «La gavetta non fa mai male. Prima era impensabile arrivare su un palco importante senza aver fatto un minimo di gavetta. Ora puoi farlo e, sotto certi punti di vista, è un peccato. Io penso che non avrei mai fatto un talent. Non per essere snob: è una vetrina come tante altre. La tv non è il mio pane. Preferisco il palco e lo studio. È difficile uscire dai talent oggi. C’è saturazione». Una recente esperienza televisiva di Petrella è arrivata durante Sarà Sanremo, le selezioni di Sanremo Giovani: «Mi sono divertito a livello umano ma non è proprio il mio mondo. Non sono bravo a recitare. L’half playback non è il top».

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