Pop

Il freddo si fa attendere ma le nuove canzoni di Ed Sheeran sono pronte per scaldarvi

Abbiamo ascoltato in compagnia dei fan “Autumn Variations”, il nuovo album del cantautore inglese, ancora con la produzione di Aaron Dessner. Tra rimandi al folk, al country e con un timido accenno al rock, il disco funziona

Autore Tommaso Toma
  • Il29 Settembre 2023
Il freddo si fa attendere ma le nuove canzoni di Ed Sheeran sono pronte per scaldarvi

Ed Sheeran (foto di Annie Leibovitz)

A dire il vero all’inizio mi sono sentito un po’ un intruso. Ai piedi del grande palazzone Warner, mi sono ritrovato in compagnia di una ventina di fan (sì, qualche collega l’ho comunque intravisto), convocati dalla major, che si sono felicemente seduti su un tappeto. E con in mano un A4 con i testi del nuovo album di Ed Sheeran, Autumn Variations, che da oggi (venerdì 29 settembre) trovate disponibile in tutti i formati, si sono ascoltati in assoluta compostezza, tutte e quattordici le nuove canzoni.

Mi pareva un po’ un ritrovo parrocchiale di profilo alto ma ammetto che l’atmosfera mi è piaciuta, molto. In più mi piaceva anche l’idea di essere per un’oretta in comunione con questo piccolo stuolo di ragazzi che ascoltano musica insieme. Non è la quotidianità. Anche se a noi addetti ai lavori capita ogni tanto di essere radunati per l’ascolto di un disco importantissimo.

In questo frangente parliamo di un artista che solo qui nel nostro Paese si è guadagnato un disco di diamante, 77 di platino e 16 d’oro. Neanche a un’oreficeria di Valenza si può vantare una tale concentrazione di preziosità.

Ascolta il nuovo album di Ed Sheeran

Il nuovo album di Ed Sheeran, Autumn Variations (Gingerbread Man Records), esce a soli quattro mesi di distanza dal precedente Subtract, che avevamo sentito in anteprima a maggio al Fabrique, sempre in modalità only for fans.

Ormai è un rito per il cantautore britannico quello di regalare speciali emozioni a chi lo segue e lo ama. Infatti di recente Ed Sheeran ha sorpreso tutti registrando nelle case di alcuni fan una versione dal vivo del nuovo album Autumn Variations.

Il nuovo album è la diretta prosecuzione a livello di produzione di quello che era successo con il precedente Subtract, quando tra Ed e Aaron Dessner si era creata la giusta atmosfera rilassata e intima. Una dimensione che ha permesso a Sheeran di concentrarsi sul concept del nuovo disco, che prende spunto nel titolo (e non solo) da un lavoro del compositore conterraneo Edward Elgar, che aveva pubblicato nel tardo Ottocento un’opera dal titolo Enigma Variations, in cui ciascuna composizione era dedicata a uno dei suoi quattordici cari amici.

Il modus operandi per Ed Sheeran è stato lo stesso. Se i testi parlano di amore, difficoltà, di legame con il suo paese, di cieli blu e di catartici momenti di svago, il sound del disco è dolcemente acustico, con alcuni interventi orchestrali, pochi tocchi di rock e una coda country.

La recensione di Autumn Variations

Autumn Variations si apre con un accordo semplice di chitarra e una canzone d’amore. È la piacevole Magical, che ci introduce perfettamente al mood del nuovo album.

Arriva poi subito l’omaggio di Ed al suo Paese, England, un breve loop di chitarra acustica, un cenno di rock, un peana sincero che si basa sull’osservazione di alcune tipiche ritualità very British (i pub, il freddo e il grigiore) e nel contrastare alcuni cliché che abbiamo della terra d’Albione, contro il tipico grigiore, Ed esalta i cieli di un blu così brillante. Si annida però un non so che di scontato tra queste liriche.

Amazing è la canzone che ha l’attacco più alla The National e trasmette positività. Plastic Bag è tra le migliori, è forse il brano più pop. Nella strofa si accende di ritmo e ti si appiccica, come sa fare solo Ed. La successiva Blue invece parte esattamente come un brano di Bon Iver ai suoi inizi, quando lo abbiamo conosciuto e abbiamo imparato ad amarlo. Di sicuro questa passione ci accomuna a Ed e Aaron.

American Town è anche questa una delle migliori, anzi forse la gemma del disco, ovviamente un pop delicato con la giuste dose di ritmo che fa battere il piede. In That’s on Me, Ed rappa – è l’unica volta nel disco – e si basa su una struttura semplicissima, tranne del ritornello nel classico“Sheeran style”.

Meglio la successiva Page,anche questa semplice nella struttura, ma il connubio beat e chitarra acustica funziona. Midnight è un’altra composizione leggermente uptempo, mentre Spring nonostante il titolo sia super autunnale, compaiono gli archi.

Punchline è la più rock del disco. Il buono arriva anche alla fine con When Will Be Alright. Il tono country/bluegrass è piacevolissimo. Una di quelle canzoni da sentire veramente davanti a un camino acceso o sdraiati sul divano con copertina di lana sulle ginocchia. Chiudono il disco The Day I Was Born, altra canzone con un taglio quasi country e l’anonima Head˃Heels.

In definitiva, un buon album che conferma la bontà della sinergia tra Ed Sheeran e l’amico Aaron Dessner. Anche i giovani fan sembrano contenti, già cominciano a canticchiare American Town. Ed, missione compiuta.

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