Karin Ann canta la sincerità delle relazioni in “favorite star”
La cantante slovacca, ormai un’icona queer della Generazione Z in Europa e nel resto del mondo, è tornata con una nuova canzone e un videoclip diretto dal duo americano TUSK. Guarda il video
Karin Ann è ormai una delle figure simbolo della Gen Z, soprattutto dopo aver esibito la bandiera arcobaleno a sostegno della comunità LGBTQIA+ sulla tv statale polacca TVP: oggi esce il nuovo singolo favorite star. Una canzone folk-pop, accompagnata dal videoclip in stile anni ’40 del duo americano TUSK.
Karin Ann ha scritto favorite star con l’intenzione di lasciarla aperta a diverse interpretazioni. Il tema centrale è legato alle relazioni che ognuno di noi è costretto a tessere fin dalla propria nascita, con tutte le pressioni sociali connesse. «Per me la canzone parla di come non ci si renda pienamente conto degli effetti che i traumi di qualcuno e di quello che ha passato si possano ripercuotere su di te. Io sono una che tende a conciliare e cerco sempre di “aggiustare” le persone, facendomi carico dei loro problemi» ha spiegato la cantante.
«Si tratta anche del fatto che a volte le persone si comportano in modo diverso a seconda di chi hanno davanti: con la famiglia, con gli amici, e poi ancora come una persona diversa quando sono da sole con te» dichiara l’artista. In favorite star Karin Ann abbandona il sound pop rock del suo primo EP side effects of being human e si lascia andare a uno stile più intimista. Proprio il successo dei singoli estratti dal suo debutto, su tutti looking at porn, avevano portato Karin Ann ad aprire i concerti di YUNGBLUD, LP, Imagine Dragons e My Chemical Romance.
Il videoclip di favorite star di Karin Ann
Il video di favorite star rappresenta la seconda parte di un cortometraggio iniziato col precedente singolo a stranger with my face. Diretto dai TUSK e girato a Praga, racconta le tensioni di una scelta, ripendendo la narrazione dal cliffhanger con cui si concludeva il primo atto. Lune – interpretata dalla stessa Karin Ann – può decidere di svoltare a destra o a sinistra, proteggere Solana (Ashley Moore) che si fida di lei, o tradirsi per compiacere una figura patriarcale oppressiva come Lenny (Gus Kenworthy).
«Molti giovani LGBTQ+, soprattutto nei paesi dell’Europa dell’Est, non sono in grado di superare la fase di clandestinità e di esplorare in prima persona la propria identità queer» racconta Karin Ann. «Il ritorno alla “vecchia” Hollywood anni ’40 nel video e il riferimento ai luoghi clandestini dove le persone queer potevano essere al sicuro, non è solo nostalgico, ma rappresentativo del modo in cui molti della mia comunità vivono privatamente il mondo».
Un’artista in prima linea per i diritti
Fin dagli inizi della sua carriera Karin Ann si è spesso distinta per il sostegno alla comunità LGBTQIA+ e la difesa dei diritti delle minoranze. Il suo primo concerto da solista, alla fine del 2021, si è tenuto a Praga ed è stato sostenuto da Amnesty International, a cui la cantante ha devoluto tutti i guadagni per la sua iniziativa a sostegno del lavoro sui diritti umani. Nei testi delle proprie canzoni, come in favorite star, Karin Ann tratta non solo i temi dell’uguaglianza di genere, della salute mentale e dei diritti umani, ma anche i conflitti interiori che spesso affliggono i ventenni.
Per il proprio attivismo Karin Ann nel 2021 è stata scelta come volto della campagna EQUAL di Spotify, che l’ha vista diventare la prima artista slovacca a comparire su un gigantesco cartellone pubblicitario in Times Square a New York. Inoltre, l’artista ha anche ricevuto il sostegno del programma GLOW di Spotify, che mette in luce gli artisti della comunità LGBTQIA+.