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BILLBOARD ITALIA X SOUL IN VINYL

Michael Jackson: storia di un debutto stellare, “Got to Be There”

Con un misto di assoluta innocenza e dosi massicce di talento, il grande Michael stupì tutti a soli 13 anni. E fu solo l’inizio di una grande avventura

Autore Tommaso Toma
  • Il28 Novembre 2022
Michael Jackson: storia di un debutto stellare, “Got to Be There”

Il vinile di "Got to Be There" di Michael Jackson per la collana Soul in Vinyl di DeAgostini

Il boss della Motown, Berry Gordy, lo sapeva benissimo: se all’alba degli anni ’70 la label sigillava il suo appeal sul pubblico bianco con l’enorme successo dei Jackson 5, il passo successivo sarebbe stato creare ad hoc un album da solista per i singoli fratelli dall’Indiana.

Ma Mr. Gordy pensava soprattutto a quel golden boy della soul music che già dominava la scena durante gli show dei J5. Non si poteva aspettare un solo istante in più, nonostante Michael Joseph (quel secondo nome che sembra suggellare quel doloroso legame con il padre…) Jackson avesse solo 13 anni.

Il 24 gennaio del 1972, con l’album Got to Be There,iniziò la grande avventura discografica di Michael Jackson, anche se per milioni di ascoltatori, amanti della musica di Jacko, l’inizio del suo successo come solista è rappresentato da Off the Wall del 1979 o addirittura da Thriller.

Grazie alla collana Soul in Vinyl di DeAgostini possiamo riascoltare e apprezzare un album incredibilmente ricco, che inizia con Ain’t No Sunshine di Bill Withers (peraltro primo singolo da solista) e si chiude con You’ve Got a Friend di Carole King. Solo un artista con la piena consapevolezza delle proprie capacità poteva permettersi tali perimetri estetici per un debutto discografico da solista.

Ma Michael Jackson non ebbe alcun problema, come ebbe a scrivere Vince Aletti per Rolling Stone anni fa, grazie alla sua assoluta innocenza e al suo talento spropositato. E aggiungiamoci assolutamente la precisa produzione del team Motown dei The Corporation e di Hal Davis, che conferirono al disco quel giusto grado di brillantezza ai suoni, grazie un lavoro certosino nella parte orchestrale e con un’attenzione speciale ai cori.

La celebre duttilità di Michael Jackson è già tutta qui

Colpisce sin dal primo ascolto di questo bel vinile la capacità di un 13enne di destreggiarsi nei meandri e nelle diverse sfumature che i brani gli offrono. Non è solo un risultato dalla fascinazione di essere di fronte a essere un ragazzo estremamente giovane con una voce dolcemente toccante: Michael Jackson non è assolutamente e soltanto un “adorabile ragazzino sforna jukebox hits”.

A volte quell’indiscutibile innocenza gioca a suo favore, come nella fortunatissima cover di Rockin’ Robin, una vecchia hit rock’n’roll degli anni ’50 che viene rivitalizzata anche dall’arrangiamento coraggiosissimo dei The Corporation. In Got to Be There, la voce di Michael sussurra e grida con questa purezza incredibile parole come: “Oh che sensazione ci sarà / nel momento in cui mi dice che mi ama”. C’è qualcosa di affascinante e alla fine irresistibile.

Benché la cover di Ain’t No Sunshine perda tutto quel fascino della versione più scarna che possedeva l’originale versione di Bill Whiters, Michael Jackson rimane sempre leggero, in piedi senza mai scivolare – come un esperto equilibrista – su quel ritmo sincopato. I Wanna Be Where You Are è figlia di una produzione eccelsa tra l’orchestra e quelle percussioni. Michael alza il suo falsetto di un’ottava nel finale e si rimane ancora oggi estasiati.

La tracklist di Got to Be There

Side A

Ain’t No Sunshine

Brano scritto da Bill Whiters pochissimo tempo prima, è la classica canzone di un amore perduto che non tornerà, piena di speranza e disperazione.

I Wanna Be Where You Are

Scritta da Arthur Ross, fratello minore di Diana Ross, questa volta insieme a Leon Ware, autore Motown per la stessa Diana, ma anche per Tina Turner.

Girl Don’t Take Your Love from Me

L’introduzione è una scena da Christmas Tale, alla Bing Crosby e Perry Como, proprio come accadeva nelle hit natalizie di un decennio prima. Canzone scritta da Willie Hutch. Curiosità: lustri dopo, i Chemical Brothers “ruberanno” il titolo di una composizione di Hutch per una loro compilation, Brothers Gonna Work It Out. Peraltro l’avevano anche campionata in un loro brano degli esordi, Leave Home.

In Our Small Way

Composta da Beatrice Verdi (compositrice o organista assoldata dal team di Berry Gordy) e da Christine Yarlan, è una ballata da voce femminile che però si adattò perfettamente al falsetto di Michael.

Got to Be There

Brano firmato dal debuttante songwriter Elliot Willensky (ma alla fine rimase questo il suo capolavoro). Fu il brano perfetto per mettere alla prova la grande estensione vocale di Michael Jackson.

Side B

Rockin’ Robin

A produrre questo brano di rock’n’roll del 1958 ci sono le menti del team The Corporation: Berry Gordy, Deke Richards, Freddie Perren e Fonce Mizell. Costoro avevano già lavorato sulla produzione dei Jackson 5. Lo stesso Fonce con il fratello Larry ha sottolineato la sensibilità di Michael durante la fase di lavorazione in studio, facendo sempre domande pertinenti e addirittura proponendo soluzioni alternative alle idee dei The Corporation.

Wings of My Love

Un’altra canzone firmata da The Corporation. Interessante il tocco country e l’arrangiamento del grande compositore e direttore d’orchestra Gene Page. Curiosità: lo stesso anno Page pubblicò un disco diventato di super culto: Blacula, la colonna sonora del primo e unico esempio di horror appartenente al genere blaxploitation.

Maria (You Were the Only One)

Composizione che sembra ispirata alle musiche per spettacoli teatrali ma intrisa di Motown style.

Love Is Here and Now You’re Gone

Il leggendario trio di compositori Holland-Dozier-Holland firma questa magnifica canzone già portata al  successo dalle Supremes un lustro prima.

You’ve Got a Friend

Il classicissimo brano firmato dall’immensa Carole King suggella questo album di debutto. Il gospel s’aggira leggero tra i solchi, uno dei generi amatissimi dal grande Michael.

Live at the Apollo di James Brown

Soul in Vinyl

Gli LP in vinile a 33 giri di Soul in Vinyl sono autentici oggetti da collezione, unici ed esclusivi. La collana (disponibile solo online a questo link) propone una vasta scelta dei più grandi capolavori della musica soul riprodotti in edizioni fedeli a quelle originali dell’epoca, ma qui per la prima volta con una qualità e un prezzo imbattibili. La collezione è composta da 80 dischi, tutti in vinile da 180gr e con gli artwork originali. Li accompagna un prezioso magazine ricco di informazioni e di fotografie dell’epoca.

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Ecco i primi titoli della collana:

  1. James Brown, Live at the Apollo
  2. Michael Jackson, Got to Be There
  3. Marvin Gaye, What’s Going On
  4. Ike & Tina Turner, Workin’ Together
  5. Diana Ross, Diana Ross
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